Tematismo: Pericolosità

Le conoidi alluvionali attive in Calabria

Le conoidi alluvionali sono aree ad elevata attività geomorfologica, dove colate di detrito e inondazioni improvvise causate da piogge intense e prolungate rappresentano un pericolo. In Calabria, le conoidi alluvionali sono numerose. La loro età non è quasi mai nota, ma la maggior parte delle conoidi sono ritenute recenti (Oloceniche). A causa dell’aumento dell’urbanizzazione, in particolare negli ultimi due secoli, molte delle conoidi ...

Dove non dobbiamo aspettarci frane?

La suscettibilità da frana è la propensione di un territorio a franare. Sono molti i metodi disponibili per determinare le aree suscettibili a franare, mentre sono pochi i tentativi di determinare le aree non suscettibili, ossia le aree dove non dobbiamo attenderci frane. Ciò è sorprendente, perché per la pianificazione territoriale è altrettanto (se non più) importante sapere dove non ci si aspettano frane che sapere dove le frane ...

Modelli e carte di suscettibilità da frana

La suscettibilità da frana è la probabilità che una frana avvenga in un territorio, sulla base delle condizioni locali. E’ una misura del grado in cui un territorio potrà essere interessato da frane, ossia una stima di “dove” le frane potranno accadere. La suscettibilità non considera la ricorrenza temporale, né la dimensione delle frane. In termini matematici, la suscettibilità da frana è comunemente espressa come la ...

Metodologie integrate multi-scala per la zonazione della pericolosità da frana sismoindotta in Italia

La ricerca ha l’obiettivo di definire un quadro metodologico univoco e coerente per la valutazione e la zonazione della pericolosità da frane sismo-indotte, a differenti scale geografiche, temporali e organizzative. Per raggiungere l’obiettivo, il progetto opera alla scala temporale del pre-evento, tipica della pianificazione territoriale e della difesa del suolo e misurabile in anni e decenni, e alla scala del tempo reale di protezione ...

Ruolo dei cambiamenti climatici nella morfogenesi dell’ambiente glaciale-periglaciale e analisi dei rischi associati

L’ambiente alpino di alta quota sta rispondendo rapidamente ai cambiamenti climatici, soprattutto per la presenza di neve, ghiacciai e permafrost (criosfera), con conseguenze rilevanti sulla stabilità dei versanti. La degradazione della criosfera, il cambiamento dei regimi idrologici e termo-pluviometrici stagionali, sono alcuni dei principali indicatori terrestri del cambiamento in atto. Nel contempo, il crescente numero di turisti e di ...

Towards geohazards resilient infrastructure under changing climates

In questi anni si assiste ad un aumento nella frequenza di fenomeni meteorologici intensi che causano ogni anno uni numero rilevante di frane e alluvioni che interessano aree urbane e infrastrutture quali strade e ferrovie. In questo contesto la rete infrastrutturale europea ha mostrato recentemente i segni di una progressiva vulnerabilità le cui ragioni sono ancora poco investigate. Per mitigare questa condizione è necessario uno sforzo ...

Documentare ed analizzare le piene improvvise

Le piene improvvise (in inglese flash flood) interessano bacini idrografici di estensione limitata, e si caratterizzano per il loro rapido sviluppo temporale. A causa della loro intensità e dei brevi tempi di preannuncio le piene improvvise sono spesso responsabili, oltre che di gravi danni economici, della perdita di vite umane. Le scale spaziali e temporali di accadimento delle piene improvvise fanno sì che le normali reti di ...

Monitoriamo il ghiacciaio di Planpincieux, lungo il versante italiano delle Grandes Jorasses, in Valle d’Aosta

I ghiacciai sono tipici del paesaggio alpino, e rappresentano un’importante risorsa idrica. Indubbiamente affascinanti, i ghiacciai sono molto complessi e sorprendentemente ancora poco noti. Nelle Alpi, molti studi si concentrano sulle variazioni volumetriche dei ghiacciai, constatandone una quasi sistematica riduzione nell’attuale fase climatica. Poco si sa del comportamento giornaliero dei ghiacciai alpini. Ciò anche a causa ...

Grandi Frane: Monitoraggio, Modellazione, Mitigazione

Lo studio della dinamica di grandi frane è un processo euristico che si basa sull’integrazione di diverse metodologie di indagine: analisi geologiche/geomorfologiche, monitoraggi (tradizionali e innovativi) e modelli numerici. La mitigazione del rischio può richiedere la realizzazione di interventi particolarmente onerosi che necessitano studi approfonditi e specifici per il singolo fenomeno ...

Previsione delle onde di piena e valutazione del rischio idraulico

Il progetto è finalizzato allo studio della previsione delle onde di piena ed alla valutazione degli effetti dovuti ai processi di esondazione ed allagamento delle aree peri-fluviali (valutazione del rischio idraulico), anche in presenza di opere idrauliche di sbarramento fluviale di cui si considera anche la potenziale vulnerabilità. Gli effetti degli eventi alluvionali non vengono eliminati completamente dalle misure strutturali ...

Pericolosità delle Conoidi Alluvionali

Le conoidi alluvionali sono forme molto diffuse in Calabria, sia in valli intermontane allo sbocco dei corsi d’acqua nei fondi valle, sia lungo i fronti montani. In particolare, la maggior parte delle conoidi attuali risultano correlate al trasporto ed al deposito di materiale detritico derivante dall’innesco di un singolo o di più movimenti franosi ricorrenti nel tempo all’interno del bacino idrografico ad esse associato. Come in varie ...

Metodologie per lo studio dei conoidi alluvionali

Le zone di attenzione presenti nei Piani di Assetto Idrogeologico dei fiumi Piave, Brenta-Bacchiglione e Livenza richiedono studi specifici finalizzati all’assegnazione del grado di pericolosità. Tra le zone di attenzione, numerosi sono conoidi alluvionali. La Sezione Difesa del Suolo della Regione Veneto, responsabile dell’istruttoria, ha ravvisato la necessità di individuare una metodologia oggettiva per la valutazione della ...

Mappatura, Modellazione e Previsione Multiscala dei RIschi GEo-idroLogici

L’Italia ha una tradizione di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico sui fenomeni naturali calamitosi in generale, e sul dissesto e la protezione geo-idrologica in particolare. Nel CNR, i Progetti Finalizzati Conservazione del Suolo e Geodinamica (negli anni ’70 e ’80), e il GNDCI – Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (anni ’80 e ’90), hanno contribuito all’avanzamento delle conoscenze sui fenomeni ...

Multi Scale and Multi Hazard MApping Space Solutions

L’uso di metodologie innovative per il trattamento di dati SAR e ottici, combinato a dati ancillari, è in grado di fornire prodotti avanzati utili nell’ambito della valutazione della pericolosità da frana e pericolosità ...

Scenari dinamici di rischio alluvionale

Le attività di progetto sono state sviluppate in due fasi: identificazione di “scenari dinamici di rischio alluvionale" mediante modellistica idrologica-idraulica finalizzata alle attività di protezione civile (2009-2011); implementazione operativa degli scenari dinamici sviluppati e loro diffusione con tecnologie web-GIS, anche nel contesto della direttiva sulle alluvioni 2007/60 / CE (2012-203); implementazione di modelli di ...

Redazione mappe di pericolosità idraulica

Le attività del progetto sono state sviluppate in due fasi: delimitazione delle aree soggette ad inondazioni per numerosi tratti fluviali del reticolo secondario del bacino del Fiume Tevere (2009-2011); Analisi e ricostruzione dell’evento di piena che ha colpito il bacino del Fiume Paglia nel Novembre ...

Redazione delle mappe di allagabilità finalizzata all’individuazione del rischio idraulico del reticolo idrografico minore del fiume Tevere

L’attività del progetto concerne la redazione di mappe di pericolosità idraulica per tempi di ritorno pari a 50, 100, 200 e 500 anni, con successiva valutazione delle fasce di pertinenza fluviale lungo numerosi tratti di interesse individuati nel reticolo secondario del Fiume ...

Studio idrologico del bacino del fiume Paglia

L’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, congiuntamente alla Regione Umbria, alla luce dell’accertata sottostima da parte del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) delle piene del Fiume Paglia, a seguito della revisione delle scale di deflusso, ha ritenuto necessario ridefinire una nuova idrologia rispetto a quella utilizzata per il P.A.I. e procedere, quindi, all’aggiornamento delle fasce di pericolosità idraulica del tratto di fiume ...

Land cover change detection and monitoring methodologies based on the combined use of S1 and S2 for natural resources and hazard management

Le missioni Sentinel di ESA forniranno nuove capacità in termini di tempo di rivisitazione e copertura. Il loro migliore utilizzo consiste nella loro combinazione per migliorare ulteriormente il tempo di rivisita e l’uso di differenti lunghezze d’onda. Questo si riflette nella capacità di identificare cambiamenti indotti da diversi fattori, inclusi disastri naturali e pratiche ...

Soglie pluviometriche per il possibile innesco di frane indotte dalle piogge in Puglia

DPCPuglia_soil_slips In Italia le piogge sono tra le principali cause d’innesco di frane superficiali, che ogni anno provocano vittime, danni, e gravi perdite economiche. La determinazione del quantitativo di pioggia necessario all’innesco e la previsione di frane pluvio-indotte è di interesse non solo per la comunità scientifica ma per l’intera ...

Fenomeni di dissesto geomorfologico connessi a cavità sotterranee nel comune di Ginosa

Ginosa_crollo- Il territorio di Ginosa è stato severamente interessato da fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico nell’ottobre e dicembre 2013, come molti altri comuni al confine tra Basilicata e Puglia. In particolare, l’evento del 7 ottobre 2013 ha determinato a Ginosa 4 vittime e ingenti danni. A seguito di tali eventi, si sono verificate numerose situazioni di dissesto, incluso il crollo di un tratto di Via Matrice il 21 gennaio ...

Analisi dei dissesti statici nel centro storico di Mesagne

Mesagne_edificio I dissesti statici che hanno interessato il centro storico di Mesagne (provincia di Brindisi) a partire dallo scorso 21 gennaio hanno indotto il Sindaco ad emettere ordinanze di sgombero per 18 nuclei familiari, per un totale di 26 abitanti. Il CNR IRPI è stato coinvolto al fine di fornire supporto scientifico per la identificazione dei processi all’origine dei ...

La frana di Montescaglioso (MT) del 3 dicembre 2013

Montescaglioso_auto- Il 3 dicembre 2013 un esteso fenomeno franoso si è attivato sul versante SW di Montescaglioso (MT), interessando un pendio con evidenze morfologiche di fenomeni pregressi. Il dissesto ha coinvolto circa 500 metri della strada a scorrimento veloce che collega il centro abitato alla SP 175, tranciandola in più punti, e coinvolgendo alcuni capannoni, un ipermercato, e abitazioni ...

Analisi di stabilità nelle cave di Fantiano

Grottaglie_monolite Le cave di Fantiano, a Grottaglie (provincia di Taranto), sono un’antica zona di estrazione della locale roccia calcarenitica, attualmente adibita a luogo di spettacoli e concerti. L’evidenza di instabilità nell’area ha indotto l’amministrazione comunale di Grottaglie a richiedere analisi di stabilità al ...

Franosità nel Comune di Castelfranci

Castelfranci_chianiello- Castelfranci (Avellino, Campania) sorge nel bacino idrografico del Fiume Calore, in corrispondenza di un tratto del fiume ad andamento N-S. Il territorio comunale è intensamente interessato da sviluppo di franosità, che più volte in passato è stata all’origine di severi danni alla locale comunità, con elevati ...

Pericolosità geo-idrologica del bacino del Torrente Pogliaschina

Le piene improvvise nei bacini montani si accompagnano spesso a importanti effetti geomorfologici, sia lungo la rete idrografica (variazione morfologiche negli alvei e trasporto di legname), sia sui versanti (frane ed erosioni). Il contestuale verificarsi di piene improvvise e fenomeni di instabilità geomorfologica accentua pericolosità e rischi legati ai singoli ...

Sprofondamenti nell’area di Marina di Lesina

Lesina_gabbionate- Gli sprofondamenti sono in Puglia tra le maggiori cause di dissesto idrogeologico, con notevoli interazioni con l’ambiente antropizzato, danni ingenti alla società, e elevata pericolosità. Da diversi anni il territorio di Marina di Lesina è diffusamente interessato da sprofondamenti (a seguito dei quali è stato dichiarato lo stato di emergenza), prevalentemente concentrati nei pressi del Canale di Acquarotta, che collega la laguna di ...

Lo sprofondamento di via Firenze nel Comune di Gallipoli

Tra gli eventi di sprofondamento verificatisi negli ultimi anni in Puglia, quello di Via Firenze a Gallipoli (29 marzo 2007) è certamente tra i più noti, avendo interessato (per fortuna senza provocare vittime) l’area abitata di uno tra i maggiori centri del Salento. L’evento ha evidenziato la necessità di procedere ad attenti studi sugli sprofondamenti connessi a cavità ...

Changing Hydro-meteorological Risks as Analyzed by a New Generation of European Scientists

La Commissione Europea ha individuato la necessità di una svolta nella gestione dei rischi naturali in un contesto di cambiamenti climatici. L’implementazione di un sistema di gestione dei rischi che consideri la preparazione, la pianificazione territoriale e l’early warning è considerata strategica per il futuro. Inoltre l’approccio multi-rischio non è mai considerato nel contesto pianificatorio: gli indicatori di rischio sono ...

Interferometria satellitare per la valutazione della pericolosità da sprofondamento

Gli sprofondamenti avvengono come collassi improvvisi del terreno, connessi a cavità naturali prodotte dal carsismo in rocce solubili, o a cavità scavate dall’uomo in epoche diverse e per scopi diversi. Sprofondamenti sono diffusi in tutto il mondo, e la relativa pericolosità è estremamente elevata, con seri danni ad aree urbanizzate e infrastrutture, e pesanti costi per la ...

Tecnologie GIS per la gestione della pericolosità da sprofondamento

GIS_sinkhole- I diffusi sprofondamenti che coinvolgono ampie aree del territorio pugliese sono connessi a cavità naturali prodotte dal carsismo in rocce solubili, o a cavità scavate dall’uomo in epoche diverse e per scopi diversi. La relativa pericolosità è estremamente elevata, con seri danni ad aree urbanizzate e infrastrutture, e pesanti costi per la ...

Rischi glaciali nelle Alpi occidentali

Il progetto è inserito nel Programma Operativo di cooperazione territoriale europea transfrontaliera "Alcotra 2007-2013". Riunisce competenze scientifiche specialistiche italiane e francesi che si occupano di studiare la montagna e le sue pericolosità. Si articola in una parte di studi condotti sull’intero arco alpino occidentale e in azioni condotte sui siti-pilota individuati dal ...

Pericoli in ambiente carsico e strategie di mitigazione

L’estrema fragilità dei territori carsici e la conseguente vulnerabilità da numerose tipologie di eventi, insieme alla presenza di importanti risorse naturali (in primis, le risorse idriche sotterranee), paesaggistiche e storico-culturali, sono alla base delle attività del progetto, finalizzato alla salvaguardia degli ambienti carsici e alla mitigazione dei rischi su questi ...

Pericolosità dei fenomeni di dissesto dei versanti in Calabria

Il territorio della Calabria è interessato da molteplici fenomeni franosi e, più in generale, presenta una forte propensione a sviluppare fenomeni di dissesto idrogeologico. Un riscontro della condizione evidenziata è fornito dai dati del PAI vigente che identifica, limitatamente alle aree esaminate (centri abitati e nuclei con più di 200 abitanti), oltre 1700 situazioni a rischio elevato e più di 700 a rischio molto elevato: ...

Aggiornamento dell’elenco dei comuni pugliesi interessati da cavità antropiche

AdBPuglia_sinkhole- La notevole diffusione di sprofondamenti connessi a cavità scavate dall’uomo sul territorio pugliese impone un’attenta ricognizione sulle grotte artificiali presenti in regione, e sulle loro condizioni di stabilità. La conoscenza della presenza e dei caratteri di cavità artificiali è un passo imprescindibile ai fini della mitigazione del rischio da ...

Pericolosità da frana in aree costiere: il laboratorio naturale dell’isola di Malta

Il progetto di ricerca s’inserisce nel contesto dell’incremento del dissesto idrogeologico causato anche da mutamenti climatici e ha lo scopo di indagare l’instabilità costiera nell’isola di Malta, un aspetto finora solo  marginalmente affrontato, nonostante problematiche di rischio non indifferenti, come testimoniato da una serie di incidenti/danni registrati in seguito a fenomeni di ...

Previsione di frane indotte da piogge e zonazione del rischio da frana in Italia

SogliePluviometriche_Figura1_20150109 In Italia le frane sono fenomeni frequenti, diffusi e pericolosi, che causano vittime e dispersi, ma anche danni economici rilevanti. Nel nostro paese le frane sono innescate principalmente da precipitazioni intense o prolungate. Prevedere l’occorrenza dei fenomeni franosi indotti dalle piogge è quindi di interesse sia scientifico che sociale. Per la previsione spaziale (geografica) e temporale di popolazioni di frane in territori ampi e ...

Banca dati di colate detritiche in aree interessate da incendi dell’area Mediterranea

Wildfires_SanBernardino- Gli incendi possono avere profondi effetti sulla risposta idrologica dei bacini idrografici, e tra tali effetti l’occorrenza di colate di detrito è certamente tra le conseguenze più disastrose. L’elevata probabilità di incendi catastrofici nel bacino del Mediterraneo è all’origine della necessità di sviluppare metodologie per identificare e quantificare la pericolosità potenziale da colate di detrito in aree interessate da ...

Mountain Risks: from prediction to management and governance

Il sensibile aumento di eventi catastrofici negli ultimi anni, unitamente alla scarsa percezione del rischio delle comunità colpite e alla mancanza di contromisure efficienti ed accettabili dal punto di vista sociale ed ambientale, sono tra le motivazioni principali che giustificano questo progetto di ricerca. Anche in questo caso l’approccio multi-rischio in cui l’analisi sia più focalizzata sull’interdipendenza tra gli eventi ...

Monitoraggio delle Grotte di Castellana

L’evoluzione di grotte e sistemi carsici avviene anche per crolli successivi di materiale dalla volta e dalle pareti degli ambienti sotterranei. In grotte turistiche, ciò pone dei problemi per la sicurezza dei visitatori, e gli aspetti di stabilità vanno opportunamente ...

Identificazione preliminare di aree a rischio di colate detritiche in Trentino

La valutazione della pericolosità causata dalle colate detritiche è un tema di grande rilevanza nel quadro della gestione dei bacini alpini. Metodi basati sull’analisi delle caratteristiche morfometriche dei bacini idrografici e delle aste torrentizie possono contribuire ad una caratterizzazione preliminare della pericolosità da colata detritica a scala ...

Sprofondamenti carsici in aree urbane e peri-urbane in Florida

Florida_spring Gli sprofondamenti sono tra i principali caratteri di aree carsiche, e sono estremamente diffuse in Florida, uno dei luoghi al mondo più noto per la loro occorrenza e la frequente interazione con l’ambiente urbanizzato. L’area di Tampa, a sua volta, è nota per l’elevata frequenza degli eventi, la cui origine è riconducibile a varie tipologie di ...

Landslide Early Warning Integrated System

L’interesse per le frane nasce dalla considerazione che in molti paesi europei i fenomeni di instabilità dei pendii interessano aree urbanizzate e costituiscono una minaccia significativa per la popolazione. Attraverso l’integrazione tra dati telerilvati e dati acquisiti in sito si intende identificare le modificazioni che hanno luogo su pendii potenzialmente instabili e utilizzare tali informazioni per la valutazione del rischio da ...

Analisi preliminare delle condizioni di stabilità di alcuni settori delle Grotte di Castellana

L’evoluzione di grotte e sistemi carsici avviene anche per crolli successivi di materiale dalla volta e dalle pareti degli ambienti sotterranei. In grotte turistiche, ciò pone dei problemi per la sicurezza dei visitatori, e gli aspetti di stabilità vanno opportunamente ...

Responding to the risks from climate change

‘Response’ (or ‘Responding to the risks from climate change’) is a three-year Project supported by the LIFE financial instrument of the European Community, completed in December 2006. The Project provides a framework for understanding and preparing for the impacts of climate change around the European ...