
La ricerca ha l’obiettivo di definire un quadro metodologico univoco e coerente per la valutazione e la zonazione della pericolosità da frane sismo-indotte, a differenti scale geografiche, temporali e organizzative. Per raggiungere l’obiettivo, il progetto opera alla scala temporale del pre-evento, tipica della pianificazione territoriale e della difesa del suolo e misurabile in anni e decenni, e alla scala del tempo reale di protezione ...

Il progetto intende formulare una metodologia innovativa, basata su un approccio multi-disciplinare, per una valutazione appropriata della suscettibilità al collasso di cavità artificiali in aree urbane del territorio italiano, considerando le peculiarità geologiche e geo-meccaniche degli ambienti ipogei, nonché le loro interazioni con gli elementi vulnerabili dell’ambiente urbanizzato. In particolare, si intende predisporre una ...

Lo sviluppo di un sistema innovativo per il monitoraggio delle portate fluviali durante eventi estremi e dell'impatto delle pressioni idrodinamiche sugli ecositemi fluviali sono due importanti challenges individuate dal World Meteorological Organization per il controllo degli eventi di piena e dalla European Commission per l'European Biodiversity Strategy per la protezione degli ecosistemi e della ...

Gli eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016 hanno provocato ingenti danni nei comuni di Castelsantagelo sul Nera, Ussita e Visso (Regione Marche). Al fine di poter procedere alla ricostruzione delle aree colpite, è necessario realizzare interventi per la riduzione del rischio idraulico nelle aree ...

Il progetto OT4CLIMA nasce dalla consapevolezza che gli impatti dei cambiamenti climatici in atto sull’ambiente e il territorio necessitano di essere meglio compresi, modellati e osservati, soprattutto alla scala locale e regionale, al fine di porre in essere appropriate ed efficaci strategie di mitigazione dei rischi ...

SANF-RFI è un sistema di allerta per la previsione di frane pluvio-indotte lungo l’infrastruttura di RFI. Il sistema è basato sul confronto tra misure e stime di precipitazione e soglie pluviometriche empiriche. In particolare, il sistema è costituito da tre blocchi principali: (i) il primo per l’inserimento e la memorizzazione dei dati; (ii) il secondo per l’esecuzione di algoritmi e (iii) il terzo per la generazione e la ...

La conoscenza della pericolosità del territorio e delle condizioni di rischio per le persone, costituiscono presupposto essenziale per l’attuazione delle attività di protezione civile. Il controllo del territorio da parte di personale, volontario e non, costituisce una risorsa strategica per tutte le fasi di protezione ...

Il progetto prevede un’attività di servizio e di supporto tecnico scientifico per la realizzazione di progetti standard che affrontano i temi della pianificazione comunale di protezione civile e degli strumenti che possono rendere maggiore la sua efficacia. Il progetto propone uno schema che consente di definire, con metodologia rigorosa e omogenea, le attività da svolgere e il modo in cui svolgerle, per la realizzazione di un modello di ...

ITALGAS necessita di una certificazione che attesti la conformità del materiale di reinterro utilizzato per la propria rete di ...

L'IRPI è da molti anni impegnato nel monitoraggio di variabili idrologiche (umidità del suolo, pioggia, portata e velocità dei corsi d'acqua) che è risultato fondamentale per la rappresentazione del processo di formazione del deflusso e quindi per lo studio delle piene e delle ...

Il progetto Ambi.Tec.Fil.Legno ha come obiettivo strategico lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie innovative per la valorizzazione delle risorse ambientali e forestali della Calabria, e prioritariamente del legno, materiale ad elevata sostenibilità ambientale, attraverso azioni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in tutte le diverse fasi della filiera foresta-legno-ambiente, dalla produzione alla trasformazione, all’impiego ...

Il progetto SAPERE è un progetto di Ricerca Industriale (fondi PON e FAR) a sostegno della competitività del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio. Al progetto partecipano una componente industriale, costituita da 8 aziende del Cluster con a capofila Thales Alenia Space Italia, istituzioni accademiche (Università) e scientifiche ...

Le principali attività del progetto, sviluppato nell'ambito del programma Nextdata finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), sono:
la raccolta, l'organizzazione e l'analisi dei dati idro-meteorologici e climatici disponibili per la caratterizzazione dell'evoluzione meteo-climatica nelle zone montuose dell'Appennino;
la realizzazione di estese campagne sperimentali per il monitoraggio ...

Esiste una mancanza di informazione relativamente agli effetti dei cambiamenti climatici e ambientali sulla frequenza e sull’intensità delle frane e dei loro fenomeni d’innesco (Huggel et al., 2012). Il problema è particolarmente sentito nelle aree montuose, dove i cambiamenti climatici e ambientali, naturali e indotti dall’uomo, possono alterare in modo significativo la frequenza e l’intensità dei processi, con una grande incognita ...

I ghiacciai sono tra i migliori indicatori terrestri del cambiamento climatico. L'Italia ha una tradizione secolare, pressoché unica nel suo genere, di documentazione glaciologica che consente una ricostruzione accurata dell’evoluzione recente dei ghiacciai italiani. Tuttavia, questi dati sono sovente dispersi, in gran parte ancora in formato cartaceo, non sono catalogati in modo organizzato e pertanto risultano di difficile reperimento, ...

Dopo il naufragio della "Costa Concordia" presso l'isola del Giglio(GR) è stato progressivamente messo in opera ed ampliato un sistema di monitoraggio della nave per la gestione della sicurezza delle operazioni SAR (Search And Rescue) e per il controllo degli spostamenti/deformazioni della nave durante le successive fasi di ...

In Italia nelle ultime decadi si è verificato un significativo incremento della frequenza e della magnitudo delle frane, quale conseguenza delle aumento delle aree urbane, delle modifiche dell'uso del suolo e dei convergenti effetti della variazione del regime delle piogge. Allo stato attuale, per le sue caratteristiche geomorfologiche climatologiche e di antropizzazione, il territorio italiano presenta vaste aree ad elevato rischio da ...

Il progetto Atlante Geotermico è finalizzato alla caratterizzazione, classificazione e mappatura di risorse geotermiche convenzionali e non-convenzionali per la produzione di energia elettrica nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Il progetto prevede anche attività di formazione ed informazione protese ad incrementare le competenze di settore e le conoscenze del pubblico sui vari aspetti dell’energia geotermica, in particolare quella ...

Il gruppo marittimo nazionale rappresenta per l’Italia un importante settore economico: contribuisce al 2,6% del Pil nazionale, all’11% della produzione nella branca dei trasporti, e utilizza quasi l’1% delle unità di lavoro rilevate nel Paese, quota che raggiunge il 2%, per un totale di circa 480.000 addetti (Cluster marittimo e sviluppo in Italia e nelle regioni - CENSIS - Settembre 2011). Nello scenario europeo basterà ricordare che ...

Il progetto VIGOR ha contribuito ad ampliare le conoscenze per lo sfruttamento della risorsa geotermica, con lo scopo di fornire informazioni utili ad avviare attività di prospezione e di utilizzo dell’energia geotermica, attraverso attività di ricognizione, analisi e studio, per la valorizzazione della geotermia sul territorio “Regioni della Convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
In particolare, sono stati svolti studi ...

Nell’aprile 2010 il piede della frana presente nel territorio di Montaguto (regione Campania, SW Italy) ha subito una nuova riattivazione che ha interessato anche il tracciato ferroviario della linea ferroviaria Napoli – Bari. I notevoli disagi e le forti perdite economiche legate all’interruzione non solo della linea ferroviaria ma anche della strada statale 90 che collegano le regioni Campania e Puglia, hanno sollecitato l’intervento ...

Il terremoto che colpì L’Aquila il 6 aprile 2009 causò numerose vittime ed ingenti danni a costruzioni ed infrastrutture. L’evento sismico ebbe una magnitudine di 6.3 Mw.
Nei giorni seguenti, diverse scosse di assestamento (Mw>4) interessarono la medesima area. In totale, considerando un’areale con un raggio di 50 Km intorno all’Aquila, vennero registrati più di 2×104 in un anno. Tra le strutture seriamente danneggiate durante ...

Le frane sono eventi del tutto naturali nell’evoluzione di un territorio, in particolare in Italia. Esse pongono un problema e diventano un pericolo allorché interagiscono con l’uomo e l’ambiente antropico. I movimenti franosi presentano una grande varietà fenomenologia. Le notevoli differenze nella tipologia, dimensione, e velocità di spostamento delle frane, rendono difficile e complessa la definizione della loro pericolosità, per ...

La Puglia è una delle regioni italiane a più alta densità di ipogei di grande valore archeologico, storico e artistico. Molti di loro sono in condizioni di tale precarietà che non è possibile comprenderne la storia al fine di definire interventi di restauro per il loro utilizzo e ...

Il monitoraggio delle portate è di fondamentale importanza per lo studio del regime idraulico dei corsi d'acqua e per la validazione e calibrazione dei modelli di trasformazione afflussi-deflussi. La stima dei coefficienti di resistenza idraulica associate a tali portate è invece fondamentale per la calibrazione di modelli di propagazione di piena che possono essere utilizzati dagli enti preposti alla protezione civile per simulare la ...

In Italia le frane sono fenomeni frequenti, diffusi e pericolosi, che causano vittime e dispersi, ma anche danni economici rilevanti. Nel nostro paese le frane sono innescate principalmente da precipitazioni intense o prolungate. Prevedere l’occorrenza dei fenomeni franosi indotti dalle piogge è quindi di interesse sia scientifico che sociale. Per la previsione spaziale (geografica) e temporale di popolazioni di frane in territori ampi e ...

La Calabria ricade in quel 27% di territorio italiano che il Piano di Azione Nazionale considera a rischio desertificazione, insieme a Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il progetto pilota ha concentrato l’attenzione sulla Valle dell’Esaro di Crotone, scelta poiché, per tipologia di suolo, clima, morfologia e pratiche agricole, rappresenta una della zone a più alto rischio desertificazione in Calabria, quindi, ottimale per ...

La Calabria, per le sue caratteristiche climatiche, geomorfologiche, antropiche, è una delle regioni più esposte al rischio di desertificazione fra quelle che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Si è ritenuto conveniente applicare le metodologie, già note in letteratura, alla scala di bacino e concentrarsi sul versante ionico, che anche per le caratteristiche pluviometriche e climatiche, appare quello più esposto al ...