Monitoraggio topografico del relitto della Costa Concordia

Background

Dopo il naufragio della “Costa Concordia” presso l’isola del Giglio(GR) è stato progressivamente messo in opera ed ampliato un sistema di monitoraggio della nave per la gestione della sicurezza delle operazioni SAR (Search And Rescue) e per il controllo degli spostamenti/deformazioni della nave durante le successive fasi di defueling.

Scopo

Lo scopo del progetto è stato quello di identificare e interpretare movimenti/deformazioni del relitto, a supporto delle operazioni di recupero.

Metodi

Il CNR IRPI ha installato in collaborazione con Leica Geosystems una rete di monitoraggio basata sull’impiego di due stazioni totali robotizzate in grado di controllare gli spostamenti e le deformazioni dell’intera porzione emersa dello scafo. La rete è composta da 23 prismi installati sulla nave a cui si vanno ad aggiungere un sistema di reference points per la compensazione delle misure. Il sistema funziona H24 e la disponibilità di dati puntuali tridimensionali con un’alta frequenza di campionamento ed una elevata precisione hanno fatto della rete di monitoraggio uno dei punti di riferimento per la comprensione dei movimenti dello scafo.

Risultati

I dati di monitoraggio sono stati usati per l’analisi degli spostamenti/deformazioni del relitto durante tutte le operazioni di recupero. Inoltre, sono stati definiti dei modelli concettuali e matematici per interpretare la risposta del relitto a frzanti esterne, quali ad esempio le condizioni meteo-marine avverse.

Prodotti

Report periodici sullo stato dello scafo a supporto delle operazioni della Protezione Civile. Pubblicazioni: Manconi, A., P. Allasia, D. Giordan, M. Baldo & G. Lollino, Monitoring the stability of infrastructures in an emergency scenario: The “Costa Concordia” vessel wreck. In Global View of Engineering Geology and the Environment – Wu & Qi (eds), 2013 Taylor & Francis Group, London, ISBN 978-1-138-00078-0.

Conclusioni

Il progetto ha dimostrato come tecniche e strategie di monitoraggio consolidate nell’ambito del dissesto geo-idrologico, ed in particolare per il controllo degli spostamenti/deformazioni relativi a fenomeni franosi, possano essere utilizzate in condizioni estremamente critiche e contesti emergenziali anche imprevedibili.