Tecnologie GIS per la gestione della pericolosità da sprofondamento
Tecnologie GIS per la gestione della pericolosità da sprofondamento in Puglia.
Background
I diffusi sprofondamenti che coinvolgono ampie aree del territorio pugliese sono connessi a cavità naturali prodotte dal carsismo in rocce solubili, o a cavità scavate dall’uomo in epoche diverse e per scopi diversi. La relativa pericolosità è estremamente elevata, con seri danni ad aree urbanizzate e infrastrutture, e pesanti costi per la società.
Scopo
Pianificare e realizzare un Sistema Informativo Geografico contenente tutti i dati significativi riguardo ai fenomeni di sprofondamento per un’area campione, rappresentata dal territorio di Altamura.
Metodi
I metodi utilizzati nel progetto sono basati sulla attenta raccolta di un gran numero di dati sugli sprofondamenti ad Altamura, inclusi quelli relativi ai fattori che possono svolgere un ruolo nello sviluppo di tali fenomeni. Inoltre, dati derivanti da indagini e prospezioni geognostiche sono anche stati inclusi nel GIS, raggiungendo così un dettagliato livello di conoscenza sull’area.
Risultati
Una banca-dati geologica è stata implementata, una volta definiti i criteri per popolarla. Nello specifico, un protocollo di acquisizione dati è stato definito, finalizzato all’inclusione di tutte le rilevanti informazioni in ambiente GIS, adottando la convenzione delle coordinate WGS 84. I dati sono stati organizzati suddividendo le informazioni in differenti gruppi tematici, che comprendono specifici livelli della banca-dati.
Prodotti
Carte tematiche del territorio di Altamura. Progettazione e implementazione di un GIS dedicato alla gestione di dati riguardanti gli sprofondamenti, e i relativi fattori predisponenti. Carte di suscettibilità da sinkholes.
Conclusioni
Il progetto è consistito nella descrizione delle metodologie utilizzate per raggiungere l’attuale livello di conoscenza, e per gestire I dati sugli sprofondamenti in ambiente GIS. Questa organizzazione dei dati può essere cruciale per l’identificazione dei siti più suscettibili, e rappresentare un possibile punto di partenza per supportare misure di mitigazione e gestire correttamente il territorio in aree densamente popolate.