Fenomeni di dissesto geomorfologico connessi a cavità sotterranee nel comune di Ginosa

Analisi dei fenomeni di dissesto geomorfologico connessi a cavità sotterranee a seguito degli eventi del 21 Gennaio 2014 nel Comune di Ginosa (TA).

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Background

Il territorio di Ginosa è stato severamente interessato da fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico nell’ottobre e dicembre 2013, come molti altri comuni al confine tra Basilicata e Puglia. In particolare, l’evento del 7 ottobre 2013 ha determinato a Ginosa 4 vittime e ingenti danni. A seguito di tali eventi, si sono verificate numerose situazioni di dissesto, incluso il crollo di un tratto di Via Matrice il 21 gennaio 2014.

Scopo

Accertare l’esistenza di situazioni di rischio nell’ambito della porzione del centro storico di Ginosa, interessata dalle ordinanze di sgombero a seguito dell’evento del 21 gennaio 2014.

Metodi

Rilievo speleologico e georeferenziazione in ambito GIS delle cavità presenti nell’area di studio. Valutazione preliminare delle condizioni di stabilità.

Risultati

Sono state rilevate ed analizzate 92 cavità antropiche, descritte mediante rilievo plano-altimetrico e documentazione fotografica. In ciascuna cavità è stato eseguito un rilievo degli elementi connessi a dissesti in atto o potenziali, e sono state valutate in via preliminare le condizioni di stabilità. Il censimento così prodotta rappresenta un prezioso strumento per il Comune, ma va ampliato alle altre aree del centro storico.

Prodotti

Censimento e rilievo di circa 100 cavità antropiche, relativa georeferenziazione, e identificazione degli elementi di dissesto eventualmente presenti. Zonazione del territorio esaminato in termini di suscettibilità a crolli connessi a cavità artificiali. Analisi preliminari di stabilità.

Conclusioni

Le analisi svolte hanno evidenziato situazioni di rischio, che richiedono interventi urgenti, in più settori del centro storico di Ginosa. Le zone maggiormente critiche sono l’area del crollo del gennaio 2014, il pianoro e il pendio meridionale del Castello, Via San Martino e Via Matrice. Oltre a suggerimenti sulle azioni da intraprendere a breve termine, è stata anche proposta un’ipotesi di attività di monitoraggio.