
Nelle ultime decadi, l’utilizzo dei dati InSAR per l’identificazione, la perimetrazione dei fenomeni franosi attivi e per approfondire la conoscenza sui fenomeni di dissesto geo-idrologico si è rivelato di grande aiuto. Tuttavia, a causa della complessità nell’interpretazione dei dati InSAR e dei limiti intrinsechi di questa tecnica, risulta necessaria la stesura di linee guida per l’utilizzo operativo di tali prodotti nel contesto ...

L'Italia è un territorio estremamente fragile, ampiamente esposto a rischi idrogeologici che interessano le infrastrutture antropiche e l'ambiente naturale. In questo scenario, le carte geomorfologiche, che comprendono la rappresentazione della distribuzione spaziale delle forme del terreno, sono utilizzate da tempo per la descrizione dei processi che agiscono sulla superficie terrestre. Le carte geomorfologiche dovrebbero rappresentare lo ...

Le evidenti criticità meteo-climatiche che colpiscono il pianeta, ed in misura maggiore le montagne, prime sentinelle dei cambiamenti climatici, spingono a porre grande attenzione a queste tematiche, al fine di migliorare la comprensione dei fenomeni in atto, anche attraverso attività osservative e di monitoraggio che possano coinvolgere attivamente i Rifugi di alta quota, bene prezioso per la sorveglianza meteo-climatica delle montagne ...

Con geodiversità ci si riferisce alla varietà di caratteristiche naturali abiotiche, ad esempio di proprietà geologiche (rocce, minerali), geomorfologiche (landforms, processi fisici), idrologiche e del suolo. Il parametro “geomorfodiversità” è una misura della dinamicità della superficie della Terra ed ha un ruolo importante nella conservazione della biodiversità e nella sostenibilità degli ecosistemi. Pertanto esso ha un effetto ...

La previsione dell’innesco di frane indotte da pioggia è un compito cruciale per la protezione civile. In tutto il mondo sono attualmente in funzione diversi sistemi di allerta per frane a diverse scale spaziali. In Italia, le allerte per le frane sono emesse per unità territoriali denominate Zone di Allerta, che coprono alcune migliaia di km². Di solito, i modelli di allerta a scala regionale si basano su soglie di pioggia, che richiedono ...

La missione Copernicus Sentinel-3 Surface Topography fornisce informazioni estremamente preziose sulla quota della superficie delle acque continentali e dei ghiacci marini e terrestri, grazie al suo altimetro SAR che misura l’altezza ad alta risoluzione lungo la sua traccia e la sua orbita coprendo anche le regioni polari ad alta latitudine.
Per garantire che queste misure possano essere utilizzate con fiducia e per massimizzare il ritorno ...

La Valle d’Aosta è una piccola regione alpina affetta da numerosi fenomeni di frana variabili, per estensione e tipologia, da crolli in roccia isolati a fenomeni di scivolamento rotazionale e/o traslativo sino ad estese frane profonde. Lo studio di tali frane, funzionale ad una più efficace gestione del rischio e a garantire adeguati standard di sicurezza, rappresenta una necessità primaria per un territorio montano come ...
I sistemi di monitoraggio geologico-geotecnico sono uno degli strumenti più efficaci per il controllo delle frane, sia in termini di individuazione del dissesto che in relazione alla finalità del monitoraggio. La rete di monitoraggio regionale della Lombardia rappresenta un caso esemplare in Italia, con ben 44 frane monitorate di cui più della metà in tempo reale.
La gestione delle reti di monitoraggio e dei sistemi di allertamento ...

Gli effetti documentati del cambiamento climatico e del degrado ambientale sono una minaccia per le società umane su scala europea e globale. Il cambiamento climatico potrebbe avere un impatto sulla disponibilità di acqua, potrà incrementare la minaccia di inondazioni e flash-flood, metterà in difficoltà le regioni costiere a causa dell'innalzamento del livello del mare. Tutto ciò avrà impatti sull'economia e la società. Il ruolo dei ...

I cambiamenti climatici hanno un impatto molto forte sui settori alpini ad alta quota e sui ghiacciai. Tale impatto si tramuta spesso in un aumento dei processi di instabilità che possono portare a condizioni di rischio anche molto elevato. Tali condizioni di rischio possono avere un effetto molto rilevante sulla fruibilità di zone caratterizzate da flussi turistici intensi che rendono la gestione del rischio molto ...

Il progetto intende formulare una metodologia innovativa, basata su un approccio multi-disciplinare, per una valutazione appropriata della suscettibilità al collasso di cavità artificiali in aree urbane del territorio italiano, considerando le peculiarità geologiche e geo-meccaniche degli ambienti ipogei, nonché le loro interazioni con gli elementi vulnerabili dell’ambiente urbanizzato. In particolare, si intende predisporre una ...

Frane e colate detritiche sono una minaccia per insediamenti e infrastrutture e causano destabilizzazione diffusa nei corsi d’acqua alpini, anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto. Benché la disponibilità di sedimento sui versanti sia un fattore critico per la stabilità del reticolo idrografico durante eventi meteorologici intensi, non esistono protocolli codificati per quantificare la disponibilità potenziale e la qualità ...

La ricerca ha l’obiettivo di definire un quadro metodologico univoco e coerente per la valutazione e la zonazione della pericolosità da frane sismo-indotte, a differenti scale geografiche, temporali e organizzative. Per raggiungere l’obiettivo, il progetto opera alla scala temporale del pre-evento, tipica della pianificazione territoriale e della difesa del suolo e misurabile in anni e decenni, e alla scala del tempo reale di protezione ...

The MUHA project is building upon the idea to address disaster management cycle consisting of preparedness-response-mitigation-rebuild components in the ADRION countries. It will connect the observed and modelled hazards and risks related to the integrated water cycle, by effectively join them with the existing and improved coping capacity developed by national, bilateral and EU Civil Protection ...

Il rischio idrogeologico è una delle principali fonti di perdite economiche per il nostro Paese e provoca ogni anno vittime e danni ingenti. Dal 1966 al 2015, frane e alluvioni hanno provocato la morte di 1948 persone, 3524 feriti e più di 412.000 sfollati. La montagna veneta è da sempre soggetta a grandi eventi franosi e, quasi ogni anno, nuove emergenze si verificano con l’intensificarsi delle piogge autunnali e primaverili, sempre più ...

Il progetto OT4CLIMA nasce dalla consapevolezza che gli impatti dei cambiamenti climatici in atto sull’ambiente e il territorio necessitano di essere meglio compresi, modellati e osservati, soprattutto alla scala locale e regionale, al fine di porre in essere appropriate ed efficaci strategie di mitigazione dei rischi ...

Lo sviluppo di un sistema innovativo per il monitoraggio delle portate fluviali durante eventi estremi e dell'impatto delle pressioni idrodinamiche sugli ecositemi fluviali sono due importanti challenges individuate dal World Meteorological Organization per il controllo degli eventi di piena e dalla European Commission per l'European Biodiversity Strategy per la protezione degli ecosistemi e della ...

Gli eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016 hanno provocato ingenti danni nei comuni di Castelsantagelo sul Nera, Ussita e Visso (Regione Marche). Al fine di poter procedere alla ricostruzione delle aree colpite, è necessario realizzare interventi per la riduzione del rischio idraulico nelle aree ...

L'acqua è al centro dello sviluppo economico e sociale; è fondamentale per la salute, coltivare il cibo, gestire l'ambiente e creare posti di lavoro. Poiché oltre la metà dell'approvvigionamento mondiale di acqua potabile viene estratta dai fiumi, direttamente o da serbatoi, è di primaria importanza comprendere la variabilità dell'acqua immagazzinata sopra e sotto le masse terrestri, cioè il deflusso totale. Le osservazioni in situ o i ...

ITALGAS necessita di una certificazione che attesti la conformità del materiale di reinterro utilizzato per la propria rete di ...

Il progetto strategico di cooperazione territoriale ADAPT, cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, ha l'obiettivo di rendere le città italiane e francesi dell’Alto Tirreno maggiormente capaci di adattarsi alle conseguenze dei cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle alluvioni causate da fenomeni meteorologici ...

Sebbene rappresenti meno dell'1% della quantità totale di acqua sulla Terra, l'acqua dolce è essenziale per la vita terrestre e per i bisogni umani. Nonostante le esistenti reti di misura a terra rappresentino un valido strumento per quantificare il volume istantaneo di acqua in molti canali fluviali, la conoscenza delle dinamiche spaziali e temporali della portata superficiale è ancora scarsa e incompleta. Si rende necessario pertanto ...

Un Evento di Dissesto Idrogeologico (EDId) (frane, movimenti in massa, esondazioni, ecc.) può determinare un elevato impatto sociale ed economico, in particolare se è generato da più fenomeni simultanei, quando è in grado di produrre disagi sociali e danni economici caratterizzati da effetti importanti e duraturi. L’individuazione degli elementi tipici dei fenomeni che possono concorrere ad un EDId (tipizzazione) è essenziale per ...

La gestione delle emergenze, in particolare quelle determinate da eventi naturali, è complessa e deve poter utilizzare tutti gli elementi conoscitivi disponibili. Nel corso delle emergenze si possono acquisire dati di grande utilità riguardo i processi che determinano le stesse emergenze, dati che possono contribuire a migliorare significativamente la pianificazione e la progettazione degli interventi di ...

La frana di Maierato, abitato della provincia di Vibo Valentia, è un movimento complesso, evoluto in colata veloce, che ha coinvolto uno spessore rilevante di materiale e si è propagata per oltre un chilometro. Nell’area urbana sono presenti condizioni geologiche simili a quelle presenti nell'area direttamente interessata dalla frana. In tale contesto è utile individuare eventuali elementi indicativi della presenza di instabilità che ...

Negli ultimi anni, a seguito di eventi meteorici brevi ed intensi, lungo la linea ferroviaria del Dipartimento di Reggio Calabria, si sono verificate una serie di interruzioni in corrispondenza di attraversamenti di fossi e torrenti drenanti bacini di superfice inferiore ai 3-4 km2. In base alle attuali procedure per la mitigazione del rischio in RFI, in caso di “allerta rosso” emanato dalla Protezione Civile è prevista la dislocazione di ...

L'IRPI è da molti anni impegnato nel monitoraggio di variabili idrologiche (umidità del suolo, pioggia, portata e velocità dei corsi d'acqua) che è risultato fondamentale per la rappresentazione del processo di formazione del deflusso e quindi per lo studio delle piene e delle ...

SANF-RFI è un sistema di allerta per la previsione di frane pluvio-indotte lungo l’infrastruttura di RFI. Il sistema è basato sul confronto tra misure e stime di precipitazione e soglie pluviometriche empiriche. In particolare, il sistema è costituito da tre blocchi principali: (i) il primo per l’inserimento e la memorizzazione dei dati; (ii) il secondo per l’esecuzione di algoritmi e (iii) il terzo per la generazione e la ...

L’Aerofototeca dell'IRPI consta di circa 170000 fotografie aeree, utili per una visione stereoscopica, del Nord Italia (1954-2005). Include anche voli militari (Royal Air Force) compiuti durante la II Guerra mondiale. Per alcune aree sono disponibili anche rare riprese aeree degli anni 20, 30 e 40, spesso in forma diacrona (5-10 anni). La documentazione fa riferimento ad eventi alluvionali manifestatisi su ampie aree e caratterizzati da ...

L’urbanizzazione delle aree sismicamente attive e i cambiamenti climatici in atto, richiedono un nuovo approccio alla valutazione del rischio d’instabilità del terreno/infrastrutture. Ciò è particolarmente rilevante nelle regioni sismicamente attive in cui i danni ricorrenti da frane, cedimenti e deformazioni del suolo possono essere diffusi. Le indagini geotecniche e il monitoraggio in situ delle aree inclini all'instabilità, sono ...

Le aree costiere sono particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici. Infatti, a causa di un significativo aumento dell’attività antropica queste aree sono diventate particolarmente suscettibili a eventi naturali estremi. Di conseguenza, i cambiamenti climatici possono determinare una maggiore esposizione e vulnerabilità della popolazione residente e delle strutture e infrastrutture presenti. Le autorità responsabili della gestione dei ...

L’ambiente alpino di alta quota sta rispondendo rapidamente ai cambiamenti climatici, soprattutto per la presenza di neve, ghiacciai e permafrost (criosfera), con conseguenze rilevanti sulla stabilità dei versanti. La degradazione della criosfera, il cambiamento dei regimi idrologici e termo-pluviometrici stagionali, sono alcuni dei principali indicatori terrestri del cambiamento in atto. Nel contempo, il crescente numero di turisti e di ...

L'area di interesse fa specificamente riferimento allo studio dei seguenti temi: eventi idrologici estremi e loro interazione con versanti e corsi d'acqua; erosione idrica dei suoli; colate di detrito; stabilità di versante; meccanismi di innesco dell'instabilità di versante; evoluzione dei movimenti di versante; sistemi di monitoraggio di movimenti gravitativi ai fini di allerta per la mitigazione del rischio geo-idrologico. Le attività ...

Per la previsione delle frane in Italia, il CNR IRPI ha sviluppato per il Dipartimento della Protezione Civile il SANF (Sistema di Allertamento Nazionale per il possibile innesco di Frane indotte da pioggia in Italia), che confronta soglie di pioggia a scala nazionale con misure e previsioni di pioggia. A scala regionale il CNR IRPI ha avviato dal 2013 per la Regione Liguria una raccolta di informazioni relative a frane indotte dalle ...

La conoscenza della pericolosità del territorio e delle condizioni di rischio per le persone, costituiscono presupposto essenziale per l’attuazione delle attività di protezione civile. Il controllo del territorio da parte di personale, volontario e non, costituisce una risorsa strategica per tutte le fasi di protezione ...

Rainfall-induced shallow landslides and floods are the most common and dangerous natural hazards, mainly due to their high temporal frequency, which causes fatalities and high economic damage worldwide. Climate changes will exacerbate this critical framework since an increase in extreme weather events is ...

Accurate rainfall estimates are of paramount importance as rainfall plays a key-role in many fields as, to cite a few, natural hazard assessment (floods and landslides), drought management, weather forecasting, agriculture and diseases prevention. State-of-the-art rainfall products obtained by satellites are often the only way for measuring rainfall in remote areas of the ...

Tra i fenomeni franosi in ambiente alpino, la caduta massi rappresenta certamente uno di quelli più impattanti anche perché estremamente diffuso. Molto difficile da monitorare, la caduta massi spesso viene gestita esclusivamente mediante l’esecuzione di opere attive o passive finalizzate alla mitigazione del rischio. Essendo un fenomeno molto complesso da monitorare in quanto impulsivo e spesso difficilmente localizzabile a priori, il ...

Lo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio dei fenomeni franosi è spesso la sintesi di conoscenze geomatiche e di geologia applicata. In particolare, lo sviluppo di sistemi innovativi low cost devono necessariamente avere una forte componente geomatica e tecnologica a cui fa da contraltare la definizione dei requisiti di progetto definiti dagli utilizzatori dei sistemi stessi. Lo sviluppo di sistemi low cost di monitoraggio può ...

RECONECT is a Horizon 2020 project that aims to enhance the European reference framework on Nature Based Solutions (NBS) for hydro-meteorological risk reduction by demonstrating, referencing, upscaling and exploiting large-scale NBS in rural and natural areas. The Pilot site is the Portofino Natural Regional Park (Ligurian Apennines), 25 km E of Genoa. The park extends along both sides of the Promontory of Portofino, facing Tigullio and ...

L’invaso di Casanuova sul fiume Chiascio, nell’Umbria Centrale, occupa un’area interessata da numerosi fenomeni franosi, già individuati nelle cartografie regionali. Tuttavia, la potenziale interazione tra l’evoluzione delle frane e l’invaso non è valutabile poiché gli inventari disponibili non risultano aggiornati e non contengono informazioni sull’evoluzione morfologica nel tempo dei versanti che drenano nell’invaso. Questa ...

Sin dalla sua principale riattivazione nell’aprile del 1992 la frana del Tessina è stata studiata e monitorata, quasi continuativamente, dalla sede di Padova dell’Istituto. La Regione Veneto ha quindi affidato il proseguimento di tale attività unitamente ad uno studio approfondito della frana di Lamosano, al fine di individuare le contromisure più efficaci per mitigarne il ...

In questi anni si assiste ad un aumento nella frequenza di fenomeni meteorologici intensi che causano ogni anno uni numero rilevante di frane e alluvioni che interessano aree urbane e infrastrutture quali strade e ferrovie. In questo contesto la rete infrastrutturale europea ha mostrato recentemente i segni di una progressiva vulnerabilità le cui ragioni sono ancora poco investigate. Per mitigare questa condizione è necessario uno sforzo ...

A meno di due mesi di distanza, nei periodi 25-26 novembre 2016 e 22-25 gennaio 2017, sulla Calabria si sono abbattuti due eventi pluviometrici intensi che hanno prodotto frane ed esondazioni, causa di ingenti ...

Il Comune di Ne (GE) è interessata da un importante fenomeno di dissesto nella frazione di Arzeno e Prato di Reppia. Il fenomeno è monitorata con tecniche tradizionali da alcuni anni. L’obbiettivo di questo studio è quello di approfondire la conoscenza del fenomeno mediante sistemi di monitoraggio ...

La società “Progetto Gestione Bacino Bari Cinque s.r.l.” ha affidato all’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR (CNR-IRPI) la redazione dello studio idrogeologico per l’analisi di rischio del sito in cui è collocato l’impianto per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani della medesima società, in località Contrada Martucci, comune di Conversano ...

Il tema della geotermia a bassa entalpia è cruciale quale strategia di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici.
In tale ottica, si prevede la strutturazione su base territoriale di informazioni conoscitive, ambientali e realizzative, sul tema della geotermia a bassa entalpia nelle sue diverse declinazioni ed un testing di una attività di approfondimento delle attuali conoscenze sul contesto normativo e sugli effetti degli ...

Le colate detritiche che in passato hanno interessato il bacino del Rio Kortol sono fonte di preoccupazione per la sicurezza del centro abitato di Sauris di Sotto (UD) e rendono necessari nuovi studi per la valutazione delle condizioni di pericolo e la scelta di misure di mitigazione del ...

Il progetto riguarda la mitigazione dei rischi naturali (prevalentemente gli effetti sul territorio e sull’ambiente antropico causati da piogge, terremoti, vulcanismo, e gas Radon). La caratterizzazione geologica è essenziale per inquadrare i contesti e i fenomeni attesi. La modellazione numerica e il monitoraggio consentono di prevedere l’evoluzione spazio-temporale dei fenomeni, e quindi di valutare il rischio a scopo di ...

La stima della precipitazione è vitale nel campo della meteorologia, idrologia and gestione delle risorse idriche. Il progetto concluso SMOS+RAINFALL ha avuto come scopo principale quello di un miglioramento delle stime di precipitazione da satellite mediante l’uso di osservazioni satellitari di umidità del suolo derivate dalla missione Soil Moisture and Ocean Salinity mission (SMOS) utilizzando tre diverse tecniche. Le tre tecniche hanno ...