Dalla percezione del rischio da parte della popolazione alla vulnerabilità sociale in zone costiere soggette ai cambiamenti climatici: una proposta per le strategie di gestione del rischio in due regioni del Mediterraneo

Background

Le aree costiere sono particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici. Infatti, a causa di un significativo aumento dell’attività antropica queste aree sono diventate particolarmente suscettibili a eventi naturali estremi. Di conseguenza, i cambiamenti climatici possono determinare una maggiore esposizione e vulnerabilità della popolazione residente e delle strutture e infrastrutture presenti. Le autorità responsabili della gestione dei rischi sono chiamate per detti motivi a fare grandi sforzi al fine di: i) adottare le misure e le azioni necessarie per ridurre gli impatti negativi dei fenomeni naturali sulle aree costiere, dovuti anche ai cambiamenti climatici; ii) esaminare i fattori che influenzano la percezione dei rischi naturali e dei cambiamenti climatici delle comunità. Relativamente a questo ultimo punto, è importante sottolineare che, al fine di gestire efficacemente gli impatti negativi dei cambiamenti climatici, sono di fondamentale importanza un adeguato know-how scientifico e la conoscenza della percezione del rischio da parte della popolazione.

Scopo

Lo scopo del progetto è l’introduzione di un indice di vulnerabilità sociale (IVS) che sarà individuato sulla base dei risultati di un’indagine, condotta mediante un questionario on-line, finalizzata all’analisi della percezione pubblica dei rischi naturali e dei cambiamenti climatici. Due regioni del bacino del Mediterraneo sono state individuate come aree target: la Calabria (Italia meridionale) e Malta. Nonostante le due aree target mostrino diverse caratteristiche geomorfologiche e climatiche, entrambe le regioni risultano fortemente influenzate dai fenomeni naturali estremi e dai cambiamenti climatici.

Metodi

Il Progetto prevede come primo step l’implementazione di un questionario sulla percezione dei rischi naturali e dei cambiamenti climatici, che verrà somministrato alla popolazione utilizzando le nuove tecnologie e i social media. Successivamente verrà definito un indice di vulnerabilità sociale (IVS); questo indice sarà sviluppato sulla base delle risposte a domande specifiche, presenti nel questionario, e sulle possibili correlazioni esistenti tra alcune di esse. L’Indice potrà rappresentare un fattore moltiplicativo della vulnerabilità ordinaria di un’area, che in questo modo ne potrebbe aumentare/diminuire i normali valori.

Risultati

I principali risultati attesi del Progetto possono essere raggruppati come segue:

  • Individuazione della consapevolezza, percezione e preparazione della popolazione sugli effetti che i cambiamenti climatici hanno sull’ambiente, con particolare riferimento alle aree costiere.
  • Costruzione di un Indice di Vulnerabilità Sociale a partire dai risultati dell’indagine che possa essere usato in una più ampia e completa analisi del rischio, anche nell’ottica di un aumento dell’esposizione e della vulnerabilità della popolazione che vive nelle zone costiere;
  • Fornire strumenti utili e comprensibili non solo alle autorità locali ma, soprattutto, a chi si occupa di politiche di pianificazione e a chi è responsabile di tutte le attività volte alla previsione, alla prevenzione e alla gestione del rischio.
  • Diffusione dei risultati dello studio, in particolare tra la popolazione coinvolta, al fine di aumentare la consapevolezza e l’interesse intorno alle questioni legate agli effetti dei cambiamenti climatici fra cui l’aumento della frequenza degli eventi naturali estremi.

Conclusioni

Il Progetto è strutturato in modo da combinare sinergicamente le diverse conoscenze e le ricerche scientifiche dei due partner (CNR-Università di Malta) nel contesto del rischio naturale, della conoscenza e della percezione del rischio geo-idrologico da parte della popolazione. I risultati che scaturiranno dalle attività previste nel Progetto possono essere utilizzati per eseguire un’analisi del rischio più ampia e approfondita, che tenga conto del potenziale aumento dell’esposizione e della vulnerabilità della popolazione che vive nelle aree costiere. Inoltre, gli stessi risultati possono essere utili sia per il supporto decisionale durante eventi naturali estremi, sia per sensibilizzare la popolazione sulle questioni legate agli effetti dei cambiamenti climatici, fra cui la maggiore frequenza di eventi naturali estremi.