Regionali Projects

Gestione delle Monografie Operative relative ai grandi fenomeni franosi inseriti nella rete di monitoraggio della regione autonoma Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta è una piccola regione alpina affetta da numerosi fenomeni di frana variabili, per estensione e tipologia, da crolli in roccia isolati a fenomeni di scivolamento rotazionale e/o traslativo sino ad estese frane profonde. Lo studio di tali frane, funzionale ad una più efficace gestione del rischio e a garantire adeguati standard di sicurezza, rappresenta una necessità primaria per un territorio montano come ...

Analisi di rischio di flusso della rete di monitoraggio delle frane della regione Lombardia

I sistemi di monitoraggio geologico-geotecnico sono uno degli strumenti più efficaci per il controllo delle frane, sia in termini di individuazione del dissesto che in relazione alla finalità del monitoraggio. La rete di monitoraggio regionale della Lombardia rappresenta un caso esemplare in Italia, con ben 44 frane monitorate di cui più della metà in tempo reale. La gestione delle reti di monitoraggio e dei sistemi di allertamento ...

Laboratorio a Cielo aperto delle Grandes Jorasses per lo sviluppo di tecniche di monitoraggio di processi di instabilità in ambito glaciale

I cambiamenti climatici hanno un impatto molto forte sui settori alpini ad alta quota e sui ghiacciai. Tale impatto si tramuta spesso in un aumento dei processi di instabilità che possono portare a condizioni di rischio anche molto elevato. Tali condizioni di rischio possono avere un effetto molto rilevante sulla fruibilità di zone caratterizzate da flussi turistici intensi che rendono la gestione del rischio molto ...

INMOSTRA: INgegnerizzazione di sensori in Fibra Ottica per il Monitoraggio dei rinforzi STrutturali su versAnti instabili

Il rischio idrogeologico è una delle principali fonti di perdite economiche per il nostro Paese e provoca ogni anno vittime e danni ingenti. Dal 1966 al 2015, frane e alluvioni hanno provocato la morte di 1948 persone, 3524 feriti e più di 412.000 sfollati. La montagna veneta è da sempre soggetta a grandi eventi franosi e, quasi ogni anno, nuove emergenze si verificano con l’intensificarsi delle piogge autunnali e primaverili, sempre più ...

GEOSCAMBIO: Partenariato di studio e documentazione a supporto dell’attività legislativa sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e focus sul geoscambio termico

Il tema della geotermia a bassa entalpia è cruciale quale strategia di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici. In tale ottica, si prevede la strutturazione su base territoriale di informazioni conoscitive, ambientali e realizzative, sul tema della geotermia a bassa entalpia nelle sue diverse declinazioni ed un testing di una attività di approfondimento delle attuali conoscenze sul contesto normativo e sugli effetti degli ...

Studio e monitoraggio della frana in fraz. Arzeno – Comune di Ne (GE)

Il Comune di Ne (GE) è interessata da un importante fenomeno di dissesto nella frazione di Arzeno e Prato di Reppia. Il fenomeno è monitorata con tecniche tradizionali da alcuni anni. L’obbiettivo di questo studio è quello di approfondire la conoscenza del fenomeno mediante sistemi di monitoraggio ...

LASMON: Landslide Smart Network

Tra i fenomeni franosi in ambiente alpino, la caduta massi rappresenta certamente uno di quelli più impattanti anche perché estremamente diffuso. Molto difficile da monitorare, la caduta massi spesso viene gestita esclusivamente mediante l’esecuzione di opere attive o passive finalizzate alla mitigazione del rischio. Essendo un fenomeno molto complesso da monitorare in quanto impulsivo e spesso difficilmente localizzabile a priori, il ...

Ordinanza 473: Ordinanza 473: primi interventi di Protezione civile in conseguenza degli eventi meteorologici di novembre 2016 e gennaio 2017 in Calabria

A meno di due mesi di distanza, nei periodi 25-26 novembre 2016 e 22-25 gennaio 2017, sulla Calabria si sono abbattuti due eventi pluviometrici intensi che hanno prodotto frane ed esondazioni, causa di ingenti ...

Indagini geologiche nel bacino idrografico del Rio Kortol

Le colate detritiche che in passato hanno interessato il bacino del Rio Kortol sono fonte di preoccupazione per la sicurezza del centro abitato di Sauris di Sotto (UD) e rendono necessari nuovi studi per la valutazione delle condizioni di pericolo e la scelta di misure di mitigazione del ...

SMoRI: Smart Monitoring per il controllo di bacini ad elevato rischio idrogeologico

Il progetto di R&S nasce dall’esigenza di conciliare due esigenze. La prima, proveniente dalla comunità scientifica, riguarda l’affinamento dei sistemi integrati di monitoraggio finalizzati al controllo delle condizioni di elevato rischio geoidrologico. La seconda esigenza è quella di acquisire, da parte dei Partner industriali, un know-how specialistico sulle nuove tecnologie inerenti il Cloud Computing e l’I.o.T. e sulla ...

RMS_Filiera: Risk Management System (RMS)

La gestione delle emergenze, in particolare quelle determinate da eventi naturali, è complessa e deve poter utilizzare tutti gli elementi conoscitivi disponibili. Nel corso delle emergenze si possono acquisire dati di grande utilità riguardo i processi che determinano le stesse emergenze, dati che possono contribuire a migliorare significativamente la pianificazione e la progettazione degli interventi di ...

Accordo con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL)

Per la previsione delle frane in Italia, il CNR IRPI ha sviluppato per il Dipartimento della Protezione Civile il SANF (Sistema di Allertamento Nazionale per il possibile innesco di Frane indotte da pioggia in Italia), che confronta soglie di pioggia a scala nazionale con misure e previsioni di pioggia. A scala regionale il CNR IRPI ha avviato dal 2013 per la Regione Liguria una raccolta di informazioni relative a frane indotte dalle ...

Strumenti e metodi innovativi per il monitoraggio dei fenomeni franosi

Lo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio dei fenomeni franosi è spesso la sintesi di conoscenze geomatiche e di geologia applicata. In particolare, lo sviluppo di sistemi innovativi low cost devono necessariamente avere una forte componente geomatica e tecnologica a cui fa da contraltare la definizione dei requisiti di progetto definiti dagli utilizzatori dei sistemi stessi. Lo sviluppo di sistemi low cost di monitoraggio può ...

Paesaggi Sicuri: strategie di prevenzione e adattamento

Il progetto si propone di definire, in specifiche aree soggette a rischio idrogeologico all’interno del sito UNESCO “Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)” lungo il percorso identificato dal “Sentiero Azzurro”, la tipologia dei fenomeni attesi, gli approcci modellistici utili alla valutazione degli stessi, e i possibili strumenti di ...

AIDESIR: quAlità datI iDrometeo per analisi Eventi estremi e aggiornamento portale Servizio Idrografico Regionale dell’umbria

Lo sviluppo della conoscenza sui processi fisici alla base degli eventi estremi è strettamente legata allo sviluppo e verifica di procedure atte ad una migliore capacità di acquisizione, gestione e validazione dei dati idrometeorologici per la descrizione e visualizzazione degli eventi meteorologici creando una “banca dati di evento” operativa che consente di approfondire le modalità di accadimento degli eventi ...

Accordo con la Regione Autonoma della Sardegna

In Italia, le piogge – intense e/o prolungate – sono la causa principale delle frane. Per la previsione spaziale (geografica) e temporale dei fenomeni franosi sono generalmente utilizzate soglie pluviometriche empiriche. È noto che le soglie di pioggia empiriche sono dipendenti dalle condizioni fisiografiche, litologiche e climatiche locali dell’area per la quale sono definite. L’influenza di tali caratteristiche impone la definizione ...

GEO_PUGLIA: Valutazione integrata di dissesti geo-idrologici nel territorio della regione Puglia, modelli interpretativi dei fenomeni e definizione di soglie di pioggia per il possibile innesco di frane superficiali

Il territorio della Regione Puglia è soggetto a differenti situazioni di pericolosità geo-idrologica come sinkholes, flash floods e fenomeni franosi di diversa natura. La franosità nella Regione interessa essenzialmente il settore nord-occidentale, a ridosso della catena Appenninica, e le falesie costiere in roccia. Il territorio del sub-appennino Dauno è esposto diffusamente al rischio di movimenti franosi a causa degli assetti ...

Monitoraggio delle frane del Tessina e di Lamosano

Sin dalla sua principale riattivazione nell’aprile del 1992 la frana del Tessina è stata studiata e monitorata, quasi continuativamente, dalla sede di Padova dell’Istituto. La Regione Veneto ha quindi affidato il proseguimento di tale attività unitamente ad uno studio approfondito della frana di Lamosano, al fine di individuare le contromisure più efficaci per mitigarne il ...

RAMSES: Railways Meteo Security System

Negli ultimi anni, a seguito di eventi meteorici brevi ed intensi, lungo la linea ferroviaria del Dipartimento di Reggio Calabria, si sono verificate una serie di interruzioni in corrispondenza di attraversamenti di fossi e torrenti drenanti bacini di superfice inferiore ai 3-4 km2. In base alle attuali procedure per la mitigazione del rischio in RFI, in caso di “allerta rosso” emanato dalla Protezione Civile è prevista la dislocazione di ...

Il monitoraggio del fenomeno franoso del Gollone, comune di Acceglio (CN)

Il monitoraggio dei fenomeni franosi rappresenta un’attività strategica soprattutto per quei fenomeni per i quali non è possibile (per ragioni tecniche o economiche) realizzare degli interventi di stabilizzazione del fenomeno. La fase di acquisizione dei dati è tuttavia solo la prima parte del percorso, a cui va abbinata la gestione on line del dato processato e la realizzazione di bollettini di ...

Studio delle deformazioni gravitative profonde della Valle d’Aosta e analisi delle criticità della rete regionale di monitoraggio delle frane

La Valle d’Aosta è caratterizzata dalla presenza di un vasto territorio montuoso. In tale ambito è presente un numero di frane significative, le quali variano da crolli in roccia alle deformazioni gravitative profonde di versante (DGPV), passando per la grandi frane complesse. Il loro studio, finalizzato a garantire adeguati standard di sicurezza e ad agevolare uno sviluppo compatibile, risulta dunque una necessità fondamentale per questo ...

Studio delle frane in località Passo della Morte (UD)

L’area del "Passo della Morte" (UD) è interessata da una situazione di grave dissesto a causa della presenza di più movimenti franosi. Questi sono caratterizzati da elevata pericolosità in relazione alle caratteristiche intrinseche dei fenomeni  (volumetrie e velocità di spostamento), alla morfologia del versante ed alla geologia dell'area. La loro presenza mette a rischio la rete stradale che collega la Carnia con il Cadore e l’asta ...

Metodologie per lo studio dei conoidi alluvionali

Le zone di attenzione presenti nei Piani di Assetto Idrogeologico dei fiumi Piave, Brenta-Bacchiglione e Livenza richiedono studi specifici finalizzati all’assegnazione del grado di pericolosità. Tra le zone di attenzione, numerosi sono conoidi alluvionali. La Sezione Difesa del Suolo della Regione Veneto, responsabile dell’istruttoria, ha ravvisato la necessità di individuare una metodologia oggettiva per la valutazione della ...

CIRCE: Cooperative Internet-of-Data Rural/Alpine Community Environment

Il progetto nasce dalla partecipazione dell'IRPI alle attività di CIRCE – Cooperative Internet-of-Data Rural/Alpine Community Environment, con l'aspettativa di una condivisione di esperienze e dati ambientali e climatici significativi per la realtà alpina che potessero essere condivisi in una piattaforma comune. I dati condivisi e le attività di ricerca sono principalmente riferiti al bacino sperimentale del T. Marderello (Val Cenischia, ...

Studio per la mitigazione del rischio geo-idrologico lungo la linea ferroviaria “Eccellente – Rosarno”

Vasta parte del territorio è interessata da processi di instabilità geomorfologica, spesso minaccianti l’ambiente antropizzato. Ragioni tecniche e socio-economiche impongono spesso la convivenza con i rischi. Pertanto è necessario attuare idonee strategie di mitigazione e/o riduzione. Investigazioni di campagna e di laboratorio, monitoraggio, tecniche di modellazione ed analisi cartografica sono strumenti indispensabili per acquisire le ...

SANF Puglia: Soglie pluviometriche per il possibile innesco di frane indotte dalle piogge in Puglia

DPCPuglia_soil_slips In Italia le piogge sono tra le principali cause d’innesco di frane superficiali, che ogni anno provocano vittime, danni, e gravi perdite economiche. La determinazione del quantitativo di pioggia necessario all’innesco e la previsione di frane pluvio-indotte è di interesse non solo per la comunità scientifica ma per l’intera ...

GeSeFlu: Gestione dei Sedimenti Fluviali

Il progetto GeSeFlu nasce dalla necessità della Regione Lombardia mediante il Piano Operativo Regionale (Direttiva Comunitaria 2000/60/CE) di disporre di specifici Programmi di Gestione dei sedimenti per i sottobacini redatti in attuazione della Direttiva del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po (deliberazione n. 9 del 5 aprile ...

SANF Liguria

SANFLiguria_Figure2_20150112 In Italia, le piogge – intense e/o prolungate – sono la causa principale delle frane. Per la previsione spaziale (geografica) e temporale dei fenomeni franosi sono generalmente utilizzate soglie pluviometriche empiriche. È noto che le soglie di pioggia empiriche sono dipendenti dalle condizioni fisiografiche, litologiche e climatiche locali dell’area per la quale sono definite. L’influenza di tali caratteristiche impone la definizione ...

AIM-DAMS: Advanced and Integrated Monitoring of Earth DAMS

Il progetto AIM-DAMS è finalizzato alla creazione di un laboratorio di monitoraggio ambientale integrato ed avanzato per il controllo della risposta delle dighe in terra alle diverse azioni che possono subentrare nel corso della vita utile di simili strutture. Orientato all’integrazione di sensori di tecnologia innovativa e non invasiva e tecniche recenti di monitoraggio e di modellazione numerica, il progetto risponde ad una necessità ...

Studio e monitoraggio del Ghiacciaio di Planpincieux, massiccio del Monte Bianco (AO)

Il Ghiacciao di Planpincieux è uno dei ghiacciai che caratterizzano il versante italiano del massiccio delle Grandes Jorasses. Si tratta di un ghiacciaio temperato il cui fronte glaciale si trova attualmente in prossimità di un gradino morfologico che ne determina una forte propensione al dissesto. Il particolare assetto morfologico del substrato genere le condizioni predisponenti per l’attivazione (quasi continua nel periodo estivo) di ...

SMAT-F2: Sistema di Monitoraggio Avanzato del Territorio (SMAT) – Fase 2

La sorveglianza del territorio ha diverse finalità, tra cui la prevenzione di rischi idrogeologici, l’individuazione di incendi boschivi, la prevenzione e soppressione di attività illegali. Il progetto SMAT-F2 ha come obbiettivo la realizzazione di un Sistema di Monitoraggio Avanzato del Territorio tramite l’utilizzo di velivoli unmanned. La prima fase del progetto, denominata SMAT-F1, si è conclusa nel 31/12/2011 raggiungendo con ...

Studio della frana del Mont de La Saxe

La frana del Mont de La Saxe interessa il versante sudoccidentale del Mont de La Saxe nel Comune di Courmayeur, Valle d’Aosta. Questa frana allo stato attuale può essere considerata uno dei fenomeni franosi attivi più critici dell’arco alpino italiano. La massa instabile è stimata in più di otto milioni di metri cubi e i beni potenzialmente a rischio sono i centri abitati di Èntreves e La Palud e l’accesso autostradale al tunnel del ...

Studio e monitoraggio della frana del Rotolon

All'inizio di novembre 2010 eventi piovosi di carattere eccezionale colpirono la Regione del Veneto provocando la riattivazione della frana del Rotolon che rappresenta una grave minaccia per il paese di Recoaro Terme, Vicenza, ...

Zonazione della suscettibilità da frana si scorrimento in Umbria

Realizzazione di modelli e carte di suscettibilità da frana tipo scorrimento per il territorio della Regione ...

GESTO: Gestione del trasporto di sedimento nei piccoli bacini montani

Il trasporto di sedimento nei piccoli bacini montani (area drenata < 10-20 km2) rappresenta un processo di grande importanza per l’equilibrio e la dinamica del reticolo idrografico complessivo. Al contempo, esso può determinare condizioni di elevato rischio al verificarsi di fenomeni parossistici quali colate detritiche, correnti iperconcentrate, piene con trasporto di fondo intenso, innescati da precipitazioni intense di breve durata. Al ...

Esecuzione di studi geomorfologici su settori del territorio pugliese

TRE_lucera2 Carte geomorfologiche esistenti sul territorio pugliese di frequente mostrano alcune incongruenze, che possono determinare vincoli e restrizioni sulla localizzazione di opere e progetti. Al fine di avere un prodotto aggiornato e scientificamente valido, la TRE Spa ha richiesto al CNR IRPI consulenza scientifica per la redazione di cartografia geomorfologica su settori del territorio ...

Catasto delle grotte e delle cavità artificiali della Puglia

FSP_sfondata- Nell’ambito del progetto “Catasto delle Grotte e delle Cavità Artificiali della Regione Puglia” (finanziato dal PO FESR 2007-2016), affidato dal Servizio Ecologia alla Federazione Speleologica Pugliese (FSP), quest’ultima ha coinvolto il CNR-IRPI al fine di garantire elevata competenza scientifica ai documenti prodotti, e di affiancare gli speleologi nel corso delle varie fasi del ...

Elaborazione di matrici decisionali per l’individuazione delle dinamiche torrentizie

Nel quadro della gestione dei bacini montani possono trovare utile applicazione matrici decisionali che permettano di definire coerenti scenari di evento, prendendo in considerazione la tipologia dei processi torrentizi attesi (piene con trasporto solido, colate detritiche), gli effetti geomorfici a questi associati e le interazioni con le opere di ...

Interferometria satellitare per la valutazione della pericolosità da sprofondamento

Gli sprofondamenti avvengono come collassi improvvisi del terreno, connessi a cavità naturali prodotte dal carsismo in rocce solubili, o a cavità scavate dall’uomo in epoche diverse e per scopi diversi. Sprofondamenti sono diffusi in tutto il mondo, e la relativa pericolosità è estremamente elevata, con seri danni ad aree urbanizzate e infrastrutture, e pesanti costi per la ...

Rete microsismica alla Capanna Carrel, sul Monte Cervino

La degradazione del permafrost è una probabile causa dell'aumento dei crolli in roccia osservati negli anni recenti nelle zone di alta montagna. Esso causa lo scioglimento del ghiaccio nelle discontinuità della roccia producendo acqua che successivamente congela di nuovo, generando stati di stress che conducono a crolli. Questi ultimi sono tra i più pericolosi processi di instabilità in ambiente montano per velocità e difficoltà nel ...

Individuazione del reticolo idrografico della Provincia Autonoma di Trento

Un’accurata definizione della rete idrografica è di fondamentale importanza in cartografia. La crescente disponibilità di DTM ad elevata risoluzione derivati da rilevi LiDAR, se da un lato fornisce una base topografica di elevata qualità per la rappresentazione della rete idrografica, richiede però metodi di analisi innovativi per la gestione della basi di dati e l’elaborazione degli ...

Tecnologie GIS per la gestione della pericolosità da sprofondamento

GIS_sinkhole- I diffusi sprofondamenti che coinvolgono ampie aree del territorio pugliese sono connessi a cavità naturali prodotte dal carsismo in rocce solubili, o a cavità scavate dall’uomo in epoche diverse e per scopi diversi. La relativa pericolosità è estremamente elevata, con seri danni ad aree urbanizzate e infrastrutture, e pesanti costi per la ...

Studio idrologico del bacino del fiume Paglia

L’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, congiuntamente alla Regione Umbria, alla luce dell’accertata sottostima da parte del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) delle piene del Fiume Paglia, a seguito della revisione delle scale di deflusso, ha ritenuto necessario ridefinire una nuova idrologia rispetto a quella utilizzata per il P.A.I. e procedere, quindi, all’aggiornamento delle fasce di pericolosità idraulica del tratto di fiume ...

Pericolosità dei fenomeni di dissesto dei versanti in Calabria

Logo Il territorio della Calabria è interessato da molteplici fenomeni franosi e, più in generale, presenta una forte propensione a sviluppare fenomeni di dissesto idrogeologico. Un riscontro della condizione evidenziata è fornito dai dati del PAI vigente che identifica, limitatamente alle aree esaminate (centri abitati e nuclei con più di 200 abitanti), oltre 1700 situazioni a rischio elevato e più di 700 a rischio molto elevato: ...

Pericolosità delle Conoidi Alluvionali

Le conoidi alluvionali sono forme molto diffuse in Calabria, sia in valli intermontane allo sbocco dei corsi d’acqua nei fondi valle, sia lungo i fronti montani. In particolare, la maggior parte delle conoidi attuali risultano correlate al trasporto ed al deposito di materiale detritico derivante dall’innesco di un singolo o di più movimenti franosi ricorrenti nel tempo all’interno del bacino idrografico ad esse associato. Come in varie ...

Aggiornamento dell’elenco dei comuni pugliesi interessati da cavità antropiche

AdBPuglia_sinkhole- La notevole diffusione di sprofondamenti connessi a cavità scavate dall’uomo sul territorio pugliese impone un’attenta ricognizione sulle grotte artificiali presenti in regione, e sulle loro condizioni di stabilità. La conoscenza della presenza e dei caratteri di cavità artificiali è un passo imprescindibile ai fini della mitigazione del rischio da ...

Mostra dissesti

Per porre l’attenzione sull’importanza delle attività di prevenzione dai rischi naturali è nato questo progetto intitolato “Dissesto idrogeologico e incendi boschivi, storia e attualità della prevenzione” che trae spunto dal patrimonio documentale del Piemonte, parcellizzato in archivi privati e pubblici. Il presupposto è che la difesa migliore dai rischi naturali è la conoscenza dei fenomeni, finalizzata all'acquisizione di ...

Redazione mappe di pericolosità idraulica

Le attività del progetto sono state sviluppate in due fasi: delimitazione delle aree soggette ad inondazioni per numerosi tratti fluviali del reticolo secondario del bacino del Fiume Tevere (2009-2011); Analisi e ricostruzione dell’evento di piena che ha colpito il bacino del Fiume Paglia nel Novembre ...

Scenari dinamici di rischio alluvionale

Le attività di progetto sono state sviluppate in due fasi: identificazione di “scenari dinamici di rischio alluvionale" mediante modellistica idrologica-idraulica finalizzata alle attività di protezione civile (2009-2011); implementazione operativa degli scenari dinamici sviluppati e loro diffusione con tecnologie web-GIS, anche nel contesto della direttiva sulle alluvioni 2007/60 / CE (2012-203); implementazione di modelli di ...

SECLI: Siccità E Cambiamenti cLImatici

Il progetto SECLI è finalizzato a valutare gli effetti combinati di processi relativi al cambiamento climatico indotti sia da processi naturali che da attività antropiche sulle risorse idriche, sia di superficie che sotterranee, nel territorio umbro, individuando le possibili conseguenze di tali effetti sulla gestione di acqua potabile, e su come questi possano influenzare l'esistente sistema di prelievi e ...

Pericolosità da frana in aree costiere: il laboratorio naturale dell’isola di Malta

Il progetto di ricerca s’inserisce nel contesto dell’incremento del dissesto idrogeologico causato anche da mutamenti climatici e ha lo scopo di indagare l’instabilità costiera nell’isola di Malta, un aspetto finora solo  marginalmente affrontato, nonostante problematiche di rischio non indifferenti, come testimoniato da una serie di incidenti/danni registrati in seguito a fenomeni di ...

Modellistica per la previsione delle piene in tempo-reale

Le attività di progetto sono state sviluppate in quattro fasi: sviluppo ed implementazione di un Modello Idrologico Semi Distribuito in continuo (MISDc), per la stima del contenuto d'acqua del suolo e delle portate in tempo reale nel bacino dell'Alto-Medio Tevere, e di un modello di trasferimento dell’onda di piena (STAFOM-RCM) per la previsione degli idrogrammi di livello in alcune aree di interesse del bacino del Fiume ...

MIRASAT: Metodologia per la stima di Indicatori di Rischio Ambientale, mediante tecniche di telerilevamento SATellitare

EPSILON Italia, capofila del partneriato proponente il progetto, è una PMI, con sede in Calabria, specializzata nell’erogazione di servizi avanzati finalizzati alla tutela e gestione delle risorse ambientali, con un elevato standard di qualità e contenuto tecnologico. L’Azienda è coinvolta anche attivamente nello sviluppo e nell’applicazione di nuove tecnologie ed in attività di R&S condotte sia in proprio che in partnership con ...

Progetto Presídi

Il progetto presidi soddisfa un’esigenza normativa (D.P.C.M. 27/02/2004) e conoscitiva della Protezione Civile Regionale del Piemonte; diventa uno strumento funzionale all’aggiornamento dei punti di criticità idrogeologica del territorio, individuati e verificati dopo una complessa indagine retrospettiva e lunga concertazione di diversi Enti territoriali competenti, e al loro monitoraggio durante le fasi parossistiche di eventi di piena o ...

Evento idro-pluviometrico del 25-28 novembre 2005 sul bacino dell’alto-medio Tevere

Il territorio dell’Italia centrale nelle giornate dal 25 al 27 Novembre del 2005 è stato interessato da precipitazioni intense che hanno coinvolto il bacino del Tevere e, per quanto riguarda gli effetti al suolo nell’Alto e Medio Tevere, il territorio della provincia di Perugia. L’evento meteorico ha avuto una fase significativa di durata pari a 48 ore circa con precipitazioni diffuse che hanno raggiunto massimi cumulati di oltre 100 ...

Rischio da frana e pianificazione nei centri urbani minori della Daunia

Il Progetto Strategico PS_119 è stato finalizzato allo sviluppo di una metodologia di valutazione del rischio da frana, applicabile alla scala regionale e basata sulle più avanzate conoscenze nei campi della geologia, della geotecnica, dell’ingegneria delle strutture, della pianificazione. Tale metodologia si inquadra nell’ambito di un approccio deterministico dei processi franosi e dei rischi ad essi connessi. Secondo un approccio di ...

SyNaRMa: Database of landslides in Calabria to be uploaded in the SyNaRMa computerized archives

Nell'ambito del Progetto di Ricerca “Development of an Information System for Natural Risk Management in the Mediterranean” inserito all’interno dell’Iniziativa Comunitaria INTERREG III B – Programma ARCHIMED, che vede come Lead Partner l’Università “Aristotele” di Salonicco (Grecia) e come coordinatore generale il Prof. Paraskevas Savvaidis della citata Università di Salonicco, al CNR IRPI di Rende è affidato ...

Valutazione della sicurezza idrologico-idraulica delle dighe

Gli impianti a deflussi regolati sono opere idrauliche che hanno una rilevanza fondamentale sia in termini di gestione della risorsa idrica, regolando i deflussi in maniera da soddisfare le diverse utenze (industriale, irrigua, idroelettrica, ecc.), sia in termini di difesa dei territori dalle alluvioni, laminando le piene ed in particolare quelle a carattere eccezionale. L’oggetto del progetto riguarda principalmente la rivisitazione degli ...

Identificazione preliminare di aree a rischio di colate detritiche in Trentino

La valutazione della pericolosità causata dalle colate detritiche è un tema di grande rilevanza nel quadro della gestione dei bacini alpini. Metodi basati sull’analisi delle caratteristiche morfometriche dei bacini idrografici e delle aste torrentizie possono contribuire ad una caratterizzazione preliminare della pericolosità da colata detritica a scala ...

Studio dell’evoluzione morfologica dei corsi d’acqua attraverso l’analisi multi-temporale di modelli digitali del terreno

Lo studio dell’evoluzione dei corsi d’acqua si affida tradizionalmente all’utilizzo di cartografie storiche e fotografie aeree per comprenderne le variazioni in pianta ed alle sezioni topografiche per avere una valutazione della terza dimensione. Attraverso questo approccio è possibile, per il bacino padano, avere le prime indicazioni dell’assetto dei corsi d’acqua principali a partire dalla fine del 1700 e, con il progredire ...

Redazione delle mappe di allagabilità finalizzata all’individuazione del rischio idraulico del reticolo idrografico minore del fiume Tevere

L’attività del progetto concerne la redazione di mappe di pericolosità idraulica per tempi di ritorno pari a 50, 100, 200 e 500 anni, con successiva valutazione delle fasce di pertinenza fluviale lungo numerosi tratti di interesse individuati nel reticolo secondario del Fiume ...

Analisi, controllo ed elaborazione dati idrometeorologici – Elaborazione scale di deflusso

L’attività del progetto concerne l’analisi, il controllo e l’elaborazione dei dati idro-meteorologici acquisiti mediante la rete di monitoraggio della Regione Umbria per il periodo 1994-2014. In particolare, lo studio riguarda le serie di registrazioni delle stazioni pluviometriche, termometriche ed idrometriche. Inoltre, le portate fluviali corrispondenti alle serie di livello osservate sono stimate per ogni stazione idrometrica ...

LAND HYDRO: Hydrological monitoring and prediction of shallow landslides through remote sensing observations

Rainfall-induced shallow landslides and floods are the most common and dangerous natural hazards, mainly due to their high temporal frequency, which causes fatalities and high economic damage worldwide. Climate changes will exacerbate this critical framework since an increase in extreme weather events is ...