Masso ad Ischia, un recente lavoro aveva classificato quel tratto di strada come possibile bersaglio di crolli

Il 24 dicembre scorso ad Ischia, in via Nuovo Montevico, località Lacco Ameno, un grosso masso si è staccato da un costone roccioso colpendo la strada e danneggiando uno scooter e la segnaletica. Fortunatamente non ci sono stati danni a persone.

I ricercatori del CNR IRPI ed IREA hanno recentemente pubblicato un lavoro nella rivista “Geomatics, Natural Hazards and Risk” (Taylor & Francis online) in cui discutono la realizzazione di una mappa di suscettibilità per crolli in roccia in tutta l’isola, utilizzando un modello tridimensionale che simula la caduta dei blocchi, studiando il possibile impatto sulla rete stradale e sugli edifici.

I risultati del lavoro mostrano che il tratto di strada in cui si è verificato l’evento era classificato come possibile bersaglio di crolli. Sebbene molte delle strade dell’isola fossero state classificate in maniera simile, o molto spesso con probabilità maggiore di essere colpite, la corrispondeza trovata è importante per la validazione dei risultati del lavoro e fornisce una buona indicazione per continuare a studiare i fenomeni di crollo con questo metodo, e migliorarne ancora le capacità predittive con la raccolta di dati di alta precisione.

Sebbene la tragica frana che recentemente si è verificata ad Ischia abbia coinvolto massi rocciosi, precisiamo che il fenomeno di dissesto in quel caso era di tipo molto diverso, trattandosi di una colata di fango. I massi erano stati trasportati dalla colata, ed i risultati del lavoro indicato qui sono solo molto parzialmente confrontabili con quanto accaduto a Casamicciola.

Link al lavoro pubblicato: https://doi.org/10.1080/19475705.2022.2131472

Fonte repubblica.it

La figura si riferisce ai risultati pubblicati nel lavoro descritto; la zona in cui si è verificato l’evento è evidenziata con una freccia