L’Italia e il CNR ai vertici della ricerca sulle frane

La rivista “Landslides”, una delle principali riviste internazionali nel settore della ricerca sul rischio geo-idrologico in generale, e sulle frane in particolare, ha recentemente (16 agosto 2015) pubblicato on line i risultati di un’analisi bibliometrica sulla ricerca internazionale sulle frane [Wu et al., 20105, Global research trends in landslides during 1991–2014: a bibliometric analysis, Landslides, DOI 10.1007/s10346-015-0624-z, http://link.springer.com/article/10.1007/s10346-015-0624-z].

Lo studio, condotto da quattro ricercatori cinesi guidati da Xueling Wu, ha preso in esame 10.567 articoli scientifici sul vasto tema della ricerca sulle frane pubblicati fra il 1991 e il 2014, e censiti nei database Science Citation Index-Expanded e Social Sciences Citation Index, due delle principali fonti di informazioni bibliometriche esistenti al mondo.

Buone notizie per l’Italia, e per il CNR. Dalla ricerca emerge che l’Italia è il secondo paese (dopo gli USA) nel ranking delle nazioni più produttive nelle ricerche sui dissesti, e che il Consiglio Nazionale delle Ricerche è la terza istituzione al mondo (dopo l’Accademia delle Scienze Cinese – CAS, e il Servizio Geologico Statunitense – US Geological Survey) in termini di produttività scientifica sulle frane nei 24 anni considerati dalla ricerca (1991–2014). Secondo la ricerca, è del CNR l’autore con gli articoli considerati di maggior qualità nel periodo considerato.