Il capo Dipartimento della Protezione Civile ringrazia L’IRPI-CNR per il supporto tecnico svolto durante l’emergenza idrica di Messina

Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione civile, con una lettera indirizzata al direttore Fausto Guzzetti, ringrazia il personale dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRPI-CNR) per il lavoro svolto nel corso dell’emergenza idrica verificatasi a Messina. Nell’ottobre del 2015, una frana di tipo scorrimento superficiale verificatasi nel comune di Calatabiano (CT) aveva compromesso la funzionalità dell’acquedotto Fiumefreddo, principale fonte di approvvigionamento idrico della città di Messina. L’emergenza idrica che ne era risultata aveva determinato nei mesi di ottobre e novembre la temporanea interruzione di numerose attività commerciali, produttive e scolastiche, arrecando gravi disagi alla popolazione messinese. Nei sei mesi dell’emergenza, l’Istituto – Centro di competenza del Dipartimento della Protezione Civile – ha svolto nell’area di Calatabiano diverse attività dirette ad approfondire le conoscenze sulla franosità locale, e alla realizzazione di un sistema di monitoraggio e allertamento integrato.

Scrive il capo Dipartimento:

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In particolare, IRPI ha realizzato una mappatura geomorfologica dei movimenti franosi presenti nell’area attraverso l’interpretazione di fotografie aeree stereoscopiche, di fotografie riprese durante sorvoli effettuati ad hoc, e con specifici rilievi sul campo. Le mappe sono state utilizzate per definire possibili scenari evolutivi nel caso di una parziale o totale ri-mobilitazione della frana, o nel caso di occorrenza di nuove frane. Contestualmente, l’Istituito ha predisposto un sistema di monitoraggio e allertamento integrato, basato sul monitoraggio topografico della frana di Calatabiano e delle condotte provvisorie, e sulla misura della pioggia. Il monitoraggio topografico è stato effettuato utilizzando una stazione totale robotizzata, mentre per il monitoraggio pluviometrico l’Istituto ha sviluppato nuovi algoritmi specifici per l’allertamento in tempo quasi reale. Il sistema era completato da webcam per la visione diurna e notturna dell’area in frana. Per i sei mesi dell’emergenza, il sistema ha inviato bollettini di monitoraggio pluviometrico e topografico ogni 12 ore, e specifici messaggi di allerta al superamento di soglie predefinite, di spostamento e pluviometriche.

In chiusura della nota di ringraziamento Curcio scrive:

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Il direttore ed il personale dell’Istituto hanno accolto con soddisfazione le parole del capo Dipartimento, che rappresentano un riconoscimento agli sforzi profusi durante tutti i mesi dell’emergenza.