News
Marko Sinčić got the PhD degree under the collaboration between Cnr Irpi and University of Zagreb

After four years of collaboration, under the co-supervision of Prof. Snježana Mihalić Arbanas and Dr. Mauro Rossi, Dr Marko Sinčić got the PhD degree at the Faculty of Mining, Geology and Petroleum Engineering, University of Zagreb on 23 April 2025. The thesis addressed relevant issues for the zonation of large scale landslide susceptibility in the area of Zagreb. The research involved a group of Croatian landslide experts: Prof. Sanja Bernat Gazibara and Prof. Martin Krkač from University of Zagreb and Prof. Petra Jagodnik from University of Rijeka. In the name of future collaborations, we congratulate with Dr Marko Sinčić for the well deserved achievemnet.
IRPI nel Comitato Consultivo del Dottorato UniGe, con Danilo Godone

Mercoledì 9 Aprile si è tenuto il primo incontro, del 2025, del Comitato Consultivo del Corso di Dottorato in “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio” del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita – Università di Genova, coordinato dal Prof. Marco Scambelluri. Il Comitato, istituito dall’ANVUR, ha come fine il mantenere un costante collegamento tra gli obiettivi e i contenuti della formazione universitaria e le competenze e i profili professionali/culturali necessari al mondo della produzione, dei servizi e delle professioni. Inoltre, i membri del Comitato hanno facoltà di proporre attività didattiche per completare la formazione dei dottorandi, nonché la possibilità di ospitare tirocini per le tesi di dottorato a tema applicativo. I membri suddetti provengono da organizzazioni rappresentative della produzione di beni e servizi, delle professioni, società scientifiche, centri di ricerca, istituzioni accademiche e culturali nazionali e internazionali, accademici attivi presso altri Corsi di Dottorato ed ex – dottorandi. IRPI è ora membro del Comitato Consultivo, rappresentato da Danilo Godone, Ricercatore presso la sede di Torino.
Comunicato

Il CNR IRPI si dissocia dall’utilizzo improprio dei dati relativi agli eventi di frana e di inondazione con vittime recentemente riproposti in vari blog e testate on-line in maniera fuorviante e non aderente agli scopi per i quali vengono raccolti e pubblicati nel sito web Polaris. Si ritiene che tale uso, finalizzato a confutare tesi sostenute da altri soggetti in merito all’andamento degli eventi estremi in Italia, sia del tutto strumentale.
IRPI a Calcutta, in India, per il 1° meeting congiunto sui sistemi di allerta da frana

I ricercatori Mauro Rossi e Ivan Marchesini, nell’ambito delle attività del Memorandum of Understanding tra CNR IRPI e Geological Survey of India, sono in visita al National Landslide Forecasting Centre di Kolkata. L’incontro sarà incentrato sulle soluzioni scientifiche e tecnologiche e sulle problematiche legate alla previsione delle frane. In particolare, si discuterà della progettazione e dello sviluppo di sistemi di allerta per l’innesco e la propagazione delle frane, fenomeni che in India causano ogni anno numerose vittime. All’incontro parteciperanno in remoto altri ricercatori IRPI del gruppo di geomofologia di Perugia.
Il Progetto BETTER Decolla: Pionieri dei Parchi Eolici Offshore Sostenibili

Il progetto BETTER, un prestigioso Doctoral Network – Marie Skłodowska-Curie Action, è ufficialmente iniziato con un kick-off meeting di due giorni tenutosi presso le strutture dell’Arsenale dell’Istituto di Scienze Marine CNR-ISMAR a Venezia. Coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e guidato dalla ricercatrice del CNR-IRPI Giulia Bossi, questo progetto riunisce un team diversificato e multidisciplinare che include il Norwegian Geotechnical Institute (NGI), la Delft University of Technology, la Kiel University, Ifremer, WavEC – Offshore Renewables, CNRS e l’University of Warwick, insieme ad altri 11 partner associati in tutta Europa.
La domanda di energia pulita nell’UE e in tutto il mondo non è mai stata così grande, spinta dalla necessità di garantire la sicurezza energetica e ridurre le emissioni di CO2. BETTER mira ad affrontare queste sfide integrando aspetti ingegneristici con considerazioni riguardo agli aspetti ambientali nella progettazione dei Parchi Eolici Offshore (OWF). Questo approccio collaborativo promuove un cambiamento di paradigma nella progettazione degli OWF, favorendo una strategia globale che sviluppa soluzioni per il design di OWF che comprendano gli impatti ambientali. Fornendo un ambiente di formazione interdisciplinare, BETTER formerà 15 Dottorandi con le competenze, le conoscenze e le prospettive per navigare l’intersezione tra ingegneria, sostenibilità ambientale e biodiversità marina, ponendo le basi per un futuro sostenibile e resiliente per l’energia eolica offshore e gli ecosistemi marini.
Maggiori informazioni sul progetto: https://cordis.europa.eu/project/id/101169348
Rimani aggiornato seguendo la pagina LinkedIn del progetto: https://www.linkedin.com/company/better-project-msca/
Parte il progetto Marie Skłodowska-Curie RESOLVE, coordinato da IRPI

Si inizia con RESOLVE! Un nuovo progetto MSCA-SE per lo 𝘥𝘦𝘷𝘦𝘭𝘰𝘱𝘪𝘯𝘨 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢𝘵𝘦-𝘳𝘦𝘴𝘪𝘭𝘪𝘦𝘯𝘵 𝘢𝘯𝘥 𝘦𝘤𝘰-𝘴𝘶𝘴𝘵𝘢𝘪𝘯𝘢𝘣𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘪𝘭𝘸𝘢𝘺 𝘦𝘢𝘳𝘵𝘩𝘸𝘰𝘳𝘬 𝘵𝘩𝘳𝘰𝘶𝘨𝘩 𝘵𝘩𝘦
𝘶𝘴𝘦 𝘰𝘧 𝘕𝘢𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘉𝘢𝘴𝘦𝘥 𝘚𝘰𝘭𝘶𝘵𝘪𝘰𝘯𝘴 (NBS). Coordinato da Giulia Bossi, RESOLVE si concentrerà sulla mitigazione dei rischi naturali tenendo conto degli effetti sulla biodiversità per fornire un protocollo per l’uso efficace delle NBS.
I beneficiari sono NGI – Norwegian Geotechnical Institute, KTH Royal Institute of Technology, Chalmers University of Technology, Ecole Nationale des Ponts et Chaussées, LEVEL – Geotechnical Asset Management insieme all’Università di Warwick, Università di Hokkaido, #IMHE – 𝗜𝗻𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗲 𝗼𝗳 𝗠𝗼𝘂𝗻𝘁𝗮𝗶𝗻 𝗛𝗮𝘇𝗮𝗿𝗱 𝗮𝗻𝗱 𝘁𝗵𝗲 𝗘𝗻𝘃𝗶𝗿𝗼𝗻𝗺𝗲𝗻𝘁, Università di Qingdao di Tecnologia, Community CPR Trust CIC, Università Kasetsart (KU) / มหาวิทยาลัยเกษตรศาสตร์, Università Tecnologica Nanyang di Singapore.
Il progetto quadriennale supporterà lo scambio di studenti, ricercatori e tecnici per condividere conoscenze riguardo alla mappatura, ai rischi naturali e agli ecosistemi, ai geomateriali e alla meccanica dei terreni parzialmente saturi, alle NBS, alla connettività,
e ai sistemi di supporto decisionale.
RESOLVE è direttamente connesso al progetto UPGRADE – MSCA Staff Exchange (anch’esso coordinato da IRPI). L’obiettivo è quello di integrare entrambi i progetti per creare una vasta rete di esperti nella gestione delle Infrastrutture Lineari al fine di sviluppare
un approccio olistico su come affrontare la tempesta perfetta incombente sulla nostra rete infrastrutturale che comprende il cambiamento climatico, l’invecchiamento strutturale e limiti di budget.
CNR IRPI lancia un bando da 10 lotti per servizi di consulenza tecnico-scientifica sul rischio idrogeologico

L’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR IRPI) ha pubblicato un importante bando per l’affidamento di servizi di consulenza tecnico-scientifica, suddiviso in 10 lotti funzionali, nell’ambito del Progetto M4C2I1.5 TECH4YOU – SPOKE 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il bando, pubblicato il 24 marzo 2025, rappresenta un’opportunità significativa per aziende e professionisti del settore di collaborare con il CNR IRPI su progetti innovativi e di grande rilevanza per la gestione del rischio idrogeologico in Italia.
I 10 lotti funzionali del bando coprono un’ampia gamma di attività, tra cui:
- Sviluppo di un sistema di previsione degli eventi idrologici estremi
- Realizzazione di una piattaforma informatica per la gestione delle criticità legate alle infrastrutture stradali
- Creazione di un sito pilota per la caratterizzazione dell’evoluzione geomorfologica
- Implementazione di una piattaforma operativa per il monitoraggio dei processi idrologici
- Sviluppo di una piattaforma informatica per la gestione del rischio idrico da siccità
- Realizzazione di una piattaforma per il monitoraggio e la gestione delle reti idriche urbane
L’obiettivo di questi progetti è quello di migliorare la capacità di previsione, monitoraggio e gestione dei rischi idrogeologici, contribuendo così a proteggere le comunità e le infrastrutture dalle conseguenze di eventi estremi come alluvioni, frane e siccità.
Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 23 aprile 2025. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
MoU tra CNR IRPI e la National Taipei University of Technology

Il 26 febbraio2025, si è concluso il processo di firma del Memorandum of Understanding tra il CNR-IRPI e la National Taipei University of Technology.
Sotto la responsabilità scientifica del Dr. Danilo Godone e del Prof. Walter Chen, l’accordo, con validità quinquennale, faciliterà attività congiunte di ricerca e di formazione, del personale afferente ai due enti, su tematiche di comune interesse quali il monitoraggio geo-idrologico (in situ e da remoo), inondazioni, siccità, cambiamenti climatici, rischi naturali (frane, valanghe, ecc.), sviluppo sostenibile delle montagne, studi, metodologie, ricerca e innovazione.
Presentazione del volume “Siccità, scarsità e crisi idriche”


Danilo Godone e Roberto Coscarelli, ricercatori IRPI CNR
Durante la mattinata di venerdì 21 febbraio 2025, presso la Sala Convegni del CNR, si è tenuto l’evento di presentazione del volume “Siccità, scarsità e crisi idriche” a cura di Emanuele Romano e Ivan Portoghese (IRSA). Diversi ricercatori IRPI hanno collaborato al volume come curatori o autori di capitoli. All’evento erano presenti Roberto Coscarelli e Danilo Godone.
Al via la diciottesima edizione della Summer School IPROMO

FAO – Mountain Partnership Secretariat in collaborazione con le Università di Torino e della Tuscia e dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Cnr-Irpi) organizzano la diciottesima edizione della Summer School “International Programme on Research and Training on Sustainable Management of Mountain Areas (IPROMO)”.
L’edizione 2025, in occasione dell’ “Anno Internazionale della protezione dei ghiacciai”, istituito da UNESCO e la World Meteorological Organization (WMO), si propone di esplorare le diverse sfaccettature del mondo dei ghiacciai, e della criosfera, nell’attuale scenario di cambiamento climatico. Il corso si articolerà in lezioni frontali, lavori di gruppo ed attività sul terreno nelle località di Pieve Tesino (trento), Gressoney la Trinitè (Aosta) e Ormea (Cuneo) con l’obiettivo di fornire ai partecipanti nozioni teoriche, best practices ed esempi applicativi.
La Summer School è rivolta a professionisti e ricercatori ad inizio carriera o già esperti; affronterà le questioni chiave dello sviluppo sostenibile della montagna, contribuendo a una più profonda comprensione delle sfide che gli ecosistemi e le popolazioni montane devono affrontare. I docenti si concentreranno sulle tematiche descritte, con particolare attenzione alle strategie innovative per proteggere i ghiacciai, mitigare gli impatti climatici e costruire la resilienza delle comunità montane.
La Call for Application è aperta (Scadenza 21/02/2025)
Rilievi IRPI in Aspromonte: studi di instabilità geomorfologica post-incendio

Rilievi geomatici e geofisici sono stati eseguiti, la scorsa settimana, in alcune zone dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, per lo studio dei fenomeni di instabilità geomorfologica post-incendio.
I rilievi sono avvenuti a pochi giorni dal passaggio del ciclone mediterraneo “Gabri”, il cui apporto pluviometrico è stato localmente superiore a 200 mm in un giorno.
I Geologi coinvolti (Marco Donnini, Giuseppe Esposito, Mauro Rossi) hanno osservato numerose frane e colate detritiche, oltre all’attivazione di tutte le fiumare attraversate.
I rilievi eseguiti mediante droni equipaggiati con sensori LiDAR, camere multispettrali e termocamere hanno consentito di caratterizzare i processi appena avvenuti con dettaglio centimetrico, ed a caratterizzare i siti di studio per le analisi successive. Le attività si inquadrano nell’Ecosistema dell’innovazione del progetto Tech4You.
Il Prof. Günter Bloeschl in visita alla sede di Cosenza dell’IRPI

Nei giorni 23 e 24 gennaio sarà in visita alla Sede di Cosenza dell’IRPI, il Prof. Günter Bloeschl, Professore presso il Politecnico di Vienna (TU Wien) e l’Università di Bologna. Già Presidente della International Association of Hydrological Sciences (IAHS), è Autore di numerosi articoli, soprattutto nel settore dell’idrologia, pubblicati fra le più importanti Riviste scientifiche internazionali, fra cui Nature e Science.
Il programma della visita sarà il seguente:
– Giovedì 23 (ore 16), il Prof. Günter Bloeschl terrà una relazione su “L’importanza dei Laboratori all’Aperto. L’esperienza dello HOAL in Austria” inserita nell’evento “Una sinergia efficace per la mitigazione del rischio frane: dati e modelli in piattaforme multiscala e circolari”, nell’ambito dell’Ecosistema Tech4You – Spoke 1 – Goal 1, coordinato da Roberto Coscarelli (vedi locandina).
– Venerdì 24 (ore 9), il Prof. Günter Bloeschl terrà presso l’Aula Riunioni della Sede IRPI di Cosenza una relazione su “Socio-idrologia: contributi alla scienza e alla pratica”. La sua giornata proseguirà presso l’Università della Calabria, dove a partire dalle 11 lui e il Direttore Moramarco parteciperanno come relatori alla Giornata di Studio “Ennio Ferrari”.
L’intero evento di giovedì 23 pomeriggio e il seminario di venerdì 24 (dall’IRPI CS) si potranno seguire anche sulla piattaforma GoToMeeting tramite il seguente link https://meet.goto.com/332190885
Italia e India unite contro i disastri naturali: firmato un accordo tra GSI e CNR-IRPI

L’IRPI ospite presso il Servicio Geológico Nacional della Repubblica Dominicana

Un ricercatore del CNR IRPI, Lorenzo Marchi, è stato ospitato dal 12 novembre al 10 dicembre dal Servicio Geológico Nacional (SGN) della Repubblica Dominicana. La visita si è svolta nell’ambito del progetto MSCA Staff Exchange UPGRADE, coordinato dal CNR IRPI.
Scopo della visita è stato supportare il SGN in vista dell’installazione di un sistema di allarme per le piene improvvise, nonché esplorare la possibilità di ulteriori collaborazioni fra CNR IRPI e SGN.

Sopralluogo sul Rio Jayaco, dove è prevista l’installazione di un Sistema di allarme per le piene improvvise.

Il Dott. Marchi ha presentato le attività di ricerca del CNR IRPI in un seminario tenuto presso l’Universidad Tecnólogica del Cibao Oriental.
Convegno “La Montagna di Ghiaccio”, il 13 dicembre a Bard (AO)

Per celebrare la Giornata Internazionale della Montagna, il 13 dicembre 2024 alle 14 la Cabina di Regia del Ghiacciai Valdostani, cui l’IRPI partecipa, organizza, in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard, il convegno “La Montagna di Ghiaccio”, durante il quale verranno presentati i risultati delle ricerche sulla criosfera condotte in Valle d’Aosta. L’evento potrà essere seguito anche in streaming.
Per maggiori informazioni: https://www.fortedibard.it/eventi/la-montagna-di-ghiaccio-i-risultati-delle-ricerche-sulla-criosfera-2024/
Il III Workshop IRPI è in corso presso l’Area di Ricerca CNR di Torino

-
Infrastrutture e standard per la gestione e condivisione dei dati della ricerca
-
Droni IRPI: gestione sinergica e prospettive scientifiche
-
Trasferimento dei risultati della ricerca a enti territoriali, istituzionali e stakeholders: realtà a confronto con l’ecosistema Tech4You
-
Aree attrezzate e tecniche di misura del suolo e da remoto: esperienze di gestione dei dati
-
Contratti e procedure amministrative
The 8th Geomorphometry Conference to be held in Perugia

The International Society for Geomorphometry and the Organizing Committee are pleased to announce the 8th Geomorphometry Conference to be held in Perugia, Italy – June 9-13, 2025. The event is hosted by the Research Institute for Geo-Hydrological Protection of the Italian National Research Council (CNR IRPI) and the Department of Physics and Geology of the University of Perugia. Details on past editions of the conference are on the geomorphometry.org website.
The 2025 conference will be an in presence event.
View of Perugia, Italy – Venue of Geomorphometry 2025
Geomorphometry is the science of quantitative land surface analysis. It gathers various mathematical, statistical and image processing techniques that can be used to quantify morphological, hydrological, ecological and other aspects of a land surface. Common synonyms for geomorphometry are geomorphological analysis, terrain morphometry or terrain analysis and land surface analysis.
Aperte le iscrizioni alla IIIª Edizione del Workshop IRPI

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (CNR-IRPI) è lieto di annunciare l’apertura delle iscrizioni alla IIIª Edizione del Workshop IRPI, che si terrà dal 25 al 27 novembre 2024 presso l’Area territoriale di ricerca di Torino.
La partecipazione è aperta al personale IRPI e a coloro che fanno parte della rete scientifica dell’istituto. L’iscrizione è obbligatoria e permetterà di partecipare alle sessioni dedicate ai Gruppi Operativi Tematici:
• Droni: gestione sinergica e prospettive scientifiche per il monitoraggio e la previsione di fenomeni geo-idrologici
• Infrastrutture e standard per la gestione e condivisione di dati della ricerca
• Aree attrezzate e tecniche di misura al suolo e da remoto: esperienze di gestione dei dati
• Trasferimento dei risultati della ricerca ad enti territoriali, istituzionali, stakeholders: realtà a confronto con l’ecosistema Tech4You
• Tavolo tecnico Procedure amministrative
Saranno inoltre previsti momenti di confronto e discussione su temi specifici, con l’obiettivo di condividere conoscenze e buone pratiche.
Le iscrizioni sono aperte fino al 10 novembre 2024
III° Workshop IRPI

La IIIa Edizione del Workshop IRPI (25-27 novembre 2024 – Area territoriale di ricerca di Torino del Consiglio Nazionale delle Ricerche), si propone di stabilire una occasione di incontro su tematiche di immediata rilevanza concernenti il rischio geo-idrologico in termini di gestione, prevenzione, previsione e mitigazione in un contesto di cambiamento globale, anche alla luce degli aspetti tecnico-amministrativi dei progetti coinvolti. A tal fine, il Workshop intende far luce su monitoraggio, modelli e tecnologie relative all’attività tecnico-scientifica sviluppata dal CNR IRPI nel campo dei fenomeni geo-idrologici anche nel contesto dell’Ecosistema Tech4You, di cui l’Istituto è coordinatore di Spoke, e nonché sulle procedure amministrative legate all’attività stessa. A tal fine il Workshop è organizzato in Sessioni plenarie tematiche e parallele di Gruppi Operativi Tematici (GOT). Per ciascuna Sessione plenaria ci sarà una keynote di un esperto sul tema e tre relazioni di ricercatori IRPI. Ciascuna sessione prevede uno slot di Poster e la Call è indirizzata a raccogliere contributi per presentazioni tipo PICO.
La deadline per l’invio degli abstracts è fissata per il 10 novembre 2024.
I ricercatori IRPI aumentano la loro presenza nella “World Top 2% Scientists list”

Lo scorso 16 settembre è stato pubblicato l’elenco aggiornato al 2024 degli scienziati inseriti nella “World Top 2% Scientists list”. La lista, elaborata ogni anno dalla Standford University (California, USA), identifica i primi 100.000 scienziati nel mondo (il primo 2% di tutti i ricercatori), per qualità, quantità e diffusione delle pubblicazioni scientifiche. Sono forniti due elenchi: uno in merito all’intera carriera, l’altro in merito agli effetti della ricerca dell’ultimo anno.
Dopo l’ottimo risultato dello scorso anno con dodici presenze, l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche conferma una cospicua presenza in questa prestigiosa classifica con ben quattordici scienziati: 5 dirigenti di ricerca, 6 primi ricercatori e 3 ricercatori.
Si tratta dei dirigenti di ricerca Luca Brocca, Fausto Guzzetti, Lorenzo Marchi, Tommaso Moramarco e Paola Reichenbach, dei primi ricercatori Massimiliano Alvioli, Massimo Arattano, Christian Massari, Olga Petrucci, Mauro Rossi e Janusz Wasowski, e dei ricercatori Tommaso Caloiero, Stefano Luigi Gariano e Silvia Peruccacci.
Le classifiche sono realizzate dal team della Standford University guidato dal prof. John P.A. Ioannidis utilizzando i dati bibliometrici del database Scopus della casa editrice olandese Elsevier. Viene analizzata la produzione scientifica globale classificando i ricercatori più citati al mondo in 22 diverse aree scientifiche e 172 sotto-ambiti. All’interno della classifica, per ogni ricercatore inserito viene indicato il settore in cui è attivo, il ranking corrispondente, le citazioni e il relativo h-index. Inoltre, viene assegnato un indicatore (c-score) che valuta la rilevanza più che il semplice numero delle pubblicazioni e include informazioni sulla posizione dell’autore (singolo, primo, ultimo autore) per quantificare la prolificità e l’impatto scientifico di ogni ricercatore.
Gli scienziati dell’IRPI sono stati classificati principalmente nei settori: Environmental Engineering, Earth & Environmental Sciences, Meteorology & Atmospheric Sciences, Geography, Engineering, Geological & Geomatics Engineering, Strategic, Defence & Security Studies.
La lista è consultabile liberamente da questo link: https://elsevier.digitalcommonsdata.com/datasets/btchxktzyw/7
Al via il primo screening della stabilità di bivacchi e rifugi italiani oltre i 2.800 metri di quota

Dalla collaborazione tra l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpi) e il Club Alpino Italiano – Struttura Operativa Rifugi e Opere Alpine (CAI) nasce il progetto “RESALP – Resilienza Strutture Alpine”: per la prima volta saranno indagate le condizioni di stabilità geo-idrologiche idrologiche dei 18 rifugi e 40 bivacchi del CAI posti al di sopra dei 2.800 metri di altitudine.
Il progetto, finanziato dal Club Alpino Italiano grazie a fondi messi a disposizione dal Ministero del Turismo, prevede nell’arco dei prossimi due anni un’opera di screening unica nel suo genere a livello alpino: un’approfondita analisi di tutte le strutture di alta quota del CAI, finalizzata a identificare eventuali evidenze di problemi di stabilità degli edifici o delle opere ad essi connessi che possano essere legati a fenomeni di instabilità di natura geo-idrologica.
I rilevamenti saranno effettuati da un team di professionisti esperti -geologi e guide alpine per le attività che riguardano i bivacchi di alta quota che richiedono particolare attenzione e tecnica nella fase di raggiungimento- che si avvarranno di un modello messo a punto dal Cnr-Irpi per l’esecuzione delle analisi e per ottenere una reportistica uniforme da parte dei vari operatori coinvolti.
Particolare attenzione verrà riservata a quei processi riconducibili agli effetti del cambiamento climatico sulla stabilità del permafrost: il progetto “RESALP” nasce, infatti, dalla volontà del CAI di mappare il territorio nel quale sono ubicate strutture la cui stabilità potrebbe essere a rischio a causa della riduzione del permafrost (il suolo perennemente ghiacciato) provocata dall’aumento delle temperature.
Oltre alla valenza operativa, questo screening avrà anche un importante ritorno in termini metodologici e scientifici, in quanto permetterà la raccolta di dati mai acquisiti prima – fornendo così conoscenze utili alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico- e potrà essere utilizzato come modello di riferimento per attività analoghe in altri settori delle Alpi o in aree potenzialmente interessate da processi di degradazione del permafrost.
“RESALP”, inoltre, aggiunge un importante tassello alla storica collaborazione scientifica che lega il Consiglio nazionale delle ricerche e il Club Alpino Italiano finalizzata a migliorare la conoscenza degli ambienti ed ecosistemi di alta quota e l’impatto dei cambiamenti climatici, collaborazione che è stata recentemente rinnovata grazie a un accordo siglato tra il CAI e il Gruppo di Lavoro sulle Montagne costituito all’interno del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr.
Per informazioni:
Daniele Giordan
Cnr-Irpi
daniele.giordan@cnr.it
011/3977822
Global Workshop 2024 – Progetto Europeo OEMC

Il Global Workshop 2024 del Progetto Europeo OEMC (Open-Earth-Monitor Cyberinfrastructure) si svolgerà dal 2 al 4 ottobre 2024 presso il Conference Center di Laxenburg, in Austria.
La conferenza, dal titolo “Dai dati EO all’impatto delle politiche: open EO data in support of environmental, biodiversity and climate policies“, è organizzata da IIASA (International Institute for Applied Systems Analysis) e OpenGeoHub Foundation, con il supporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Link evento: https://earthmonitor.org/events/global-workshop-2024/
Inviare un proposal: https://t.co/h0KTM0HV10
Il CNR IRPI ha partecipato alla 6ª edizione dell’Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration

Si è conclusa nei giorni scorsi la 6ª edizione dell’Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration, a cui il CNR-IRPI ha partecipato.
Dal 15 al 18 Maggio 2024 si è tenuta a Marrakesh, Marocco, la 6ª dell’Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration (EMCEI 2024) https://2024.emcei.net/.
Gli obbiettivi principali dell’EMCEI sono sostenere la ricerca e l’innovazione, promuovere lo scambio di conoscenze scientifiche e favorire la collaborazione tra le comunità euro-mediterranee, contribuire positivamente e costruttivamente allo sviluppo dell’Agenda 2030 pubblicando le più recenti ricerche in materia nei Proceedings EMCEI.
Nell’ambito di tale conferenza, il lavoro dal titolo “Calibration of a model for mapping shallow-landslide susceptibility in an area of central Calabria (South Italy)” autori: M. Conforti, D. Biondino, L. Borrelli, M. Ciurleo, G. Cofone, G. Gullà, M. Mercuri, M.C. Stellato, presentato dalla Dott.ssa M.C. Stellato, è stato insignito del titolo di Best Paper per la Track 9. Environmental impacts of natural hazards and environmental risk assessment.
La selezione si è basata sui seguenti criteri: Originalità e novità del contributo; applicazione appropriata della metodologia; comunicazione efficace delle idee centrali del lavoro; utilità della ricerca nella risoluzione di problemi ambientali e/o sociali per una maggiore sostenibilità.
I migliori scienziati nel campo delle Scienze della Terra secondo Research.com

Fausto Guzzetti, Paola Reichenbach, Tommaso Moramarco, Lorenzo Marchi, Mauro Cardinali, Marco Cavalli, Francesca Ardizzone e Dino Torri del CNR-IRPI sono presenti nella classifica dei migliori scienziati nel campo delle Scienze della Terra, edizione 2024, appena pubblicata da Research.com (https://research.com/scientists-rankings/earth-science). La classifica si basa sulla metrica D-index (Discipline H-index), che include solo articoli e numero di citazioni per la disciplina esaminata, e comprende solo scienziati di spicco con un D-index di almeno 30 per le pubblicazioni accademiche realizzate nell’area delle Scienze della Terra.
Da sottolineare inoltre anche nel campo environmental science il posizionamento di Luca Brocca e Christian Massari del CNR-IRPI all’interno della classifica pubblicata sempre da Research.com (https://research.com/scientists-rankings/environmental-sciences/)
Il premio “ATENƏ del CNR” va a Paola Salvati ricercatrice dell’IRPI

Il lavoro dal titolo People vulnerability to landslide: risky behaviors and dangerous conditions by gender and age di Salvati et al. vince il premio ATENƏ del CNR per il settore ERC “Scienze fisiche e ingegneria”.
La ricerca di Salvati, Bianchi, Rossi e Guzzetti mostra gli effetti in termini di vittime che le frane hanno avuto sulla popolazione in un arco temporale che va dal 1970 al 2019. Il dataset costruito ha consentito di determinare in che misura i decessi causati da frane siano dipesi dal sesso, dall’età, dalle circostanze e dalle dinamiche dell’evento.
Il premio ha valutato i migliori prodotti che abbiano contribuito in modo significativo all’innovazione scientifica integrando la prospettiva di genere nelle domande di ricerca. Il lavoro di Salvati et al. fornisce dati significativi e informazioni utili allo studio del rischio e della vulnerabilità della popolazione, e invita a pensare azioni di preparazione e mitigazione che tengano in considerazione in maniera molto attenta il genere delle persone coinvolte.
Link al webdoc https://genderedinnovationitcnr.shorthandstories.com/
Presentazione del progetto Refocusing

Giovedì 11 aprile, presso il Liceo Scientifico “G.Berto” di Vibo Valentia, si terrà l’importante evento di presentazione del Progetto PRIN 2022 “REFOCUSING – Fostering climate change adaptation of local communities through a participatory risk communication strategy” a cui partecipano l’Università Politecnica delle Marche e il CNR-IRPI Sede di Rende. Il Progetto, che vede come beneficiario per la regione Calabria il Comune di Vibo Valentia (VV), mira a promuovere l’adattamento al cambiamento climatico delle comunità locali attraverso una strategia partecipativa di comunicazione del rischio. Questo evento rappresenta una importante occasione di coinvolgimento della comunità, ed in particolare dei giovani, sui temi che verranno studiati dal gruppo di ricerca coinvolto nel Progetto.
Parte il progetto Marie Skłodowska-Curie UPGRADE, coordinato da IRPI

Kick-off del progetto EU UPGRADE, un’azione Marie Skłodowska-Curie che affronta il problema della manutenzione e della resilienza ai pericoli legati ai cambiamenti climatici delle Infrastrutture Lineari Lunghe (LLI). La prima riunione si è svolta a Bruxelles, dove i 17 partner da tutto il mondo e il rappresentante REA si sono incontrati presso il liaison office del CNR.
Le opere di terra delle infrastrutture lineari lunghe (LLI) (ad esempio, pendii stradali e ferroviari, oleo-metanodotti, strutture di protezione dalle inondazioni) sono più vulnerabili a rischi incrementali a causa della loro lunghezza che attraversa diversi contesti geologici/geomorfologici e della loro lunga vita operativa. Davanti a sollecitazioni nuove e di crescente intensità dovute ai cambiamenti climatici, mantenere un alto livello di prestazioni di sicurezza, specialmente per le LLI datate, rimane una sfida costante, portando a un aumento sempre maggiore degli investimenti nella manutenzione. Gli obiettivi del progetto UPGRADE sono focalizzati su i) l’analisi dei georischi a scala di rete LLI; ii) la fornitura di dati sperimentali di alta qualità sul deterioramento delle proprietà del suolo; iii) lo sviluppo di un monitoraggio delle LLI ad alta risoluzione spaziale e temporale; iv) l’ottimizzazione delle strategie di manutenzione e investimento.
Open day del bando pubblico per la selezione di proposte progettuali, da finanziare nell’ambito del programma di ricerca Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement (TECH4YOU)

E’ indetto un bando pubblico per la selezione di proposte progettuali, da finanziare nell’ambito del programma di ricerca Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement (TECH4YOU), a valere sulle risorse del piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR) missione 4, “istruzione e ricerca” – componente 2, “dalla ricerca all’impresa” investimento 1.5, “creazione e rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione” costruzione di “leader territoriali di R&S”, finanziato dall’Unione Europea – Nextgenerationeu” CUP: B83C22003980006 – CODICE IDENTIFICATIVO: ECS00000009 – SPOKE 1 – SPOKE LEADER – CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Il Bando finanzia 5 Progetti con attività principalmente di Sviluppo Sperimentale e trasferimento tecnologico nei settori della mitigazione dei rischi geo-idrologici e incendi boschivi.
La dotazione finanziaria per i bandi della Linea A promossi dallo Spoke 1 è pari a 4.383.724,00 euro a valere sui fondi PNRR assegnate a finanziamento al Programma TECH4YOU Codice ECS00000009 finanziato sui fondi PNRR MUR – M4C2” –Investimento 1.5. Avviso “Ecosistemi dell’innovazione” con CUP B83C22003980006.
L’Open Day del Bando si terrà nei giorni 20 e 21 marzo online e saranno illustrati i 5 progetti finanziati dal Bando stesso.
Aggiornato il catasto delle frane di alta quota nelle Alpi italiane

Il Catasto delle frane di alta quota nelle Alpi italiane ora contiene informazioni relative a 1120 processi di instabilità naturale (principalmente frane, colate detritiche, instabilità glaciale), avvenuti nelle Alpi italiane ad una quota superiore ai 1500 metri nel periodo 2000-2023. L’attuale aggiornamento è consistito nell’inserimento dei processi avvenuti nel 2023, unitamente all’aggiunta di un numero significativo di eventi verificatisi negli anni precedenti, grazie alla nuova documentazione resa disponibile in rete dalle amministrazioni competenti in materia di gestione della pericolosità geo-idrologica.
Fra le tipologie di processi più frequenti si segnalano 443 colate detritico-torrentizie, pari al 39,6 % del totale e 332 crolli di roccia, pari al 29,6 % del totale dei processi censiti. Le regioni maggiormente interessate risultano essere la Valle d’Aosta (415 processi, 37,1 % del totale), il Trentino Alto Adige (296 processi, 26,4 % del totale), seguite dalla Lombardia (164 processi, 14,6 % del totale) e dal Piemonte (162 processi, 14,5 % del totale).
La raccolta di informazioni sulle instabilità che avvengono negli ambienti alpini di alta quota, in un contesto interessato da rapidi cambiamenti causati in larga parte dall’aumento delle temperature e dalla conseguente degradazione della criosfera, è un elemento conoscitivo fondamentale per poter definire scenari di pericolosità e di rischio sempre più accurati. Al fine di rispondere a questa esigenza, il gruppo GeoClimAlp dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Cnr-Irpi) effettua un aggiornamento periodico di questo catasto che, in questa occasione, introduce anche la possibilità di una sua consultazione offline, mediante smartphone, molto utile per un suo utilizzo in montagna dove spesso la copertura del segnale cellulare è assente.
Per informazioni:
Guido Nigrelli
Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Cnr-Irpi)
Strada delle Cacce, 73 – 10135 Torino (TO)
guido.nigrelli@cnr.it
011/3977826
Vedi anche:
Immagini:
Un “gemello digitale” per gestire il ciclo dell’acqua

L’Istituto per la ricerca e la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche ha contribuito allo sviluppo di un modello virtuale del ciclo dell’acqua sulla Terra: servirà a ottimizzare la gestione delle risorse idriche e la mitigazione dei disastri naturali legati all’acqua. La piattaforma, realizzata nell’ambito del progetto “Digital Twin Earth Hydrology” finanziato dall’Agenzia spaziale europea, è descritta su Frontiers in Science.
Uno studio internazionale pubblicato su Frontiers in Science, coordinato dall’Istituto per la ricerca e la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche di Perugia (Cnr-Irpi), descrive lo sviluppo di un innovativo modello virtuale che per la prima volta replica il ciclo dell’acqua sulla Terra integrando osservazioni satellitari ad alta risoluzione.
Il modello è stato realizzato nell’ambito del progetto “Digital Twin Earth Hydrology”, finanziato dall’Agenzia spaziale europea con l’obiettivo di mettere a disposizione uno strumento per ottimizzare la gestione delle risorse idriche e la mitigazione dei disastri naturali legati all’acqua. Ad esso ha contribuito una compagine di 11 partner scientifici da tutta Europa tra cui, per l’Italia, anche le Università di Bologna, Perugia e Genova.
“Con l’avanzare della crisi climatica e l’aumento dell’impatto umano sul ciclo dell’acqua, diventa di fondamentale importanza poter disporre di strumenti di simulazione avanzati: la piattaforma sviluppata è, appunto, un “gemello digitale” del nostro pianeta, una replica virtuale in grado di fornire un ambiente di prova utilizzabile da chiunque per una gestione efficace delle risorse idriche”, spiega Luca Brocca, ricercatore del Cnr-Irpi e primo autore dello studio. “Fenomeni come inondazioni e siccità rimangono, infatti, difficili da prevedere: il nostro obiettivo è creare un sistema che permetta ai non esperti, compresi i decisori politici e i cittadini, di eseguire simulazioni interattive”.
La piattaforma è per ora relativa a un caso di studio specifico: il ciclo dell’acqua terrestre nel bacino del Mediterraneo. Per realizzarla, sono state utilizzate enormi quantità di dati satellitari, combinando informazioni di osservazione della Terra che spaziano dall’umidità del suolo, alle precipitazioni, dall’evaporazione alla portata dei fiumi alla profondità della neve. “Simulare la Terra ad alta risoluzione è un processo altamente complesso: per questo abbiamo iniziato da un’area circoscritta, anche se estesa, tenendo conto di una varietà di parametri. Questi dati sono stati utilizzati per implementare una piattaforma basata su cloud, che può essere liberamente utilizzata per simulazioni e visualizzazioni, permettendo di mappare rischi e gestire al meglio le risorse”, aggiunge il ricercatore.
Un “gemello digitale” è un modello virtuale di un oggetto fisico che può essere testato fino alla distruzione senza provocare danni reali: un “digital twin” della Terra, costantemente aggiornato con nuovi dati, permetterebbe, pertanto, di simulare gli scenari migliori e peggiori, valutare i rischi e seguire lo sviluppo di condizioni pericolose prima che si verifichino.
“In campo idrogeologico, la possibilità di avere un gemello digitale della Terra potrà fornire informazioni preziose e utili per la gestione sostenibile dell’acqua, la resilienza ai disastri, la protezione delle popolazioni, così contribuendo allo sviluppo sostenibile. Questo progetto è un esempio di efficace sinergia tra missioni satellitari che dimostra come la scienza possa aiutare a gestire gli effetti del cambiamento climatico e altri impatti umani: in questo scenario, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico avranno un ruolo fondamentale, via via permettendoci di migliorare l’analisi, la raccolta e la velocità di elaborazione dei dati, e semplificando la valutazione della loro qualità”, conclude il ricercatore.
L’articolo fa parte dell’hub multimediale di Frontiers in Science “The Digital Twin Earth Hydrology Platform”, che mette a disposizione ulteriori approfondimenti quali contributi di esperti, infografiche e una versione dell’articolo per ragazzi. Un video divulgativo dello studio è disponibile al link youtube.com/watch?v=3ZBRE9IVJ9g&feature=youtu.be.
Lo studio: “A Digital twin of the terrestrial water cycle: a glimpse into the future through high-resolution Earth observations”, Front Sci (2024), 1:1190191, doi 10.3389/fsci.2023.1190191, link https://www.frontiersin.org/journals/science/articles/10.3389/fsci.2023.1190191/full
Per informazioni: Luca Brocca, Cnr-Irpi, luca.brocca@cnr.it, tel. 075.5014418
Rilievi in Toscana per progetto Appare

Nei giorni 26-28 febbraio, il personale di Padova e Perugia dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR ha effettuato dei rilievi in alcuni dei corsi d’acqua interessati dalla piena del 2-5 novembre 2023 in Toscana (province di Pistoia e Prato) per ricostruire le portate di picco a partire dalle tracce lasciate dalla piena. Sono stati effettuati rilievi in 11 sezioni nei bacini di Agna, Bagnolo, Bardena, Bisenzio, Fermulla, Marina, Marinella, Settola.
I rilievi post-evento delle piene in piccoli bacini montani si inseriscono nelle attività previste dal Progetto “APPARE – Analisi e documentazione di Piene imProvvise per una Aumentata REsilienza in zone montane” recentemente finanziato nell’ambito della Tematica 4: Protocolli per i rilievi e sopralluoghi post-evento alluvionale del Bando a Cascata emanato dallo SPOKE VS1 – Acqua del partenariato esteso RETURN. ©
Un focus sui rilievi post evento delle piene improvvise è consultabile al link https://www.irpi.cnr.it/focus/piene-improvvise/
Sopralluogo in Toscana del Gruppo di Ricerca di Idrogeomorfologia

Il gruppo di Idrogeomorfologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche IRPI nei giorni 10 e 11 gennaio ha effettuato un sopralluogo in Toscana nei territori maggiormente colpiti dall’evento alluvionale del 2-5 novembre 2023 per individuare sezioni dei corsi d’acqua potenzialmente oggetto di rilievo post evento.
L’obiettivo dei rilievi post evento è la ricostruzione indiretta delle portate di picco in bacini privi di stazioni per la misura dei deflussi e la documentazione degli effetti geomorfici per una accurata comprensione dell’evento alluvionale.
I rilievi post evento delle piene improvvise si inseriscono nelle attività previste dal Progetto “APPARE – Analisi e documentazione di Piene imProvvise per una Aumentata REsilienza in zone montane” recentemente finanziato nell’ambito della Tematica 4: Protocolli per i rilievi e sopralluoghi post-evento alluvionale del Bando a Cascata emanato dallo SPOKE VS1 – Acqua del partenariato esteso RETURN.
Un focus sui rilievi post evento delle piene improvvise è consultabile al link https://www.irpi.cnr.it/focus/piene-improvvise/
Si è costituito il Gruppo di Lavoro CNR sulle Montagne

In occasione della Giornata internazionale della Montagna che ricorre l’11 dicembre, si è costituito il Gruppo di Lavoro CNR sulle Montagne. E’ nato su iniziativa del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente il Gruppo di Lavoro CNR sulle Montagne al quale partecipano otto suoi Istituti (tra cui l’IRPI) e due Istituti dei Dipartimenti Medicina e Agro-Bio-alimentare, nonché i rappresentanti dell’Ente nell’Accordo CAI-Cnr, nel cui ambito è stato avviato il progetto “Rifugi Sentinella del clima e dell’ambiente”.
La Montagna è un ambiente estremamente dinamico, ricco di geo- e biodiversità, caratterizzato da un’ampia gamma di processi, spesso peculiari, tra cui una varietà di processi d’instabilità geo-idrologica. Le montagne sono al contempo ormai globalmente riconosciute come “sentinelle dei cambiamenti climatici” perché rispondono prontamente e talora in modo amplificato alle fluttuazioni del clima.
Per informazioni: Daniele Giordan e Marta Chiarle
Convegno “La Montagna di Ghiaccio”

Nel contesto della celebrazione dedicata alla Giornata Mondiale della Montagna, lunedì 11 Dicembre alle ore 15:00 presso il Forte di Bard (AO) si svolgerà il convegno “La Montagna di Ghiaccio”, a cura della Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani, della quale il CNR IRPI fa parte. Verranno illustrati i risultati delle ricerche sulla criosfera condotte nel 2023 in Valle d’Aosta. L’evento può essere seguito in presenza o in streaming compilando il form di adesione presente sul sito fortedibard.it.
Si è conclusa la 2ª edizione dell’International Conference on Construction Resources for Environmentally Sustainable Technologies, a cui il CNR IRPI ha partecipato

Dal 20 al 22 Novembre 2023 si è tenuta a Fukuoka, Giappone, la 2ª edizione dell’International Conference on Construction Resources for Environmentally Sustainable Technologies (CREST 2023).
CREST 2023 ha avuto l’obiettivo di disseminare informazioni e scambiare idee sulle questioni relative ai disastri naturali e ai disastri associati alle attività antropiche nonché di fornire soluzioni valide attraverso l’uso di risorse alternative, nuove tecnologie e misure di mitigazione di tipo “soft” dei disastri per costruire una società sostenibile e resiliente dal punto di vista della geoingegneria.
La conferenza si è concentrata sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) n. 9 “Build resilient infrastructure, promote sustainable industrialization and foster innovation”, n. 11 “Make cities inclusive, safe, resilient and sustainable”, n. 13 “Take urgent action to combat climate change and its impacts” e n. 17 “Revitalize the global partnership for sustainable development”, promuovendo nuove idee e innovazioni nella progettazione, costruzione e manutenzione delle infrastrutture, nonché nell’elaborazione e nell’attuazione delle politiche con l’obiettivo di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla resilienza ai disastri.
È stato un importante momento di approfondimento e confronto tra ingegneri, ricercatori, scienziati e responsabili politici di tutto il mondo.
Nell’ambito di tale conferenza, l’ing. Ciurleo Mariantonietta, ricercatrice CNR-IRPI, ed il prof. Nicola Moraci, Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, sono stati Keynote Lecturers del lavoro ad invito dal titolo: “A Methodology for Debris Flow Risk Analysis”.
13ª conferenza bilaterale tra Italia e Giappone sulla previsione e prevenzione dei rischi naturali

Lunedì 6 novembre 2023 si è tenuta a Tokyo la 13ª conferenza bilaterale tra Italia e Giappone sulla previsione e prevenzione dei rischi naturali nell’ambito della collaborazione che dal 1998 lega l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRPI) ed il Ministry of Land, Infrastructures, Transport and Tourism (MLIT) del Giappone.
Tale collaborazione, focalizzata principalmente sui temi del rischio idrogeologico, ha dato vita, nel 2003, al GRJL (Geo-Risk Joint Lab), un laboratorio congiunto, avviato all’interno del VII Programma Esecutivo della Cooperazione Scientifica e Tecnologica tra Italia e Giappone del Ministero degli Affari Esteri, che si occupa di ricerca, documentazione e formazione nell’ambito del dissesto geologico, idraulico e della mitigazione del rischio.
La conferenza ha rappresentato un importante momento di approfondimento e confronto tra ricercatori e tecnici giapponesi e italiani su tre specifici temi: gestione del rischio da frana, nuove tecniche di monitoraggio delle colate detritiche e sistemi di allerta precoce. Nel corso della conferenza sono state presentate le principali esperienze in Italia e Giappone, confrontate le normative vigenti, prospettate possibili azioni comuni per sviluppare e promuovere l’impegno dei due paesi nell’ambito delle misure di salvaguardia strutturali e non strutturali.
La delegazione italiana era composta dai ricercatori CNR IRPI Maria Teresa Brunetti, Marco Cavalli, Gianluca Marcato, Alessandro Pasuto e Silvia Peruccacci e dal Responsabile Gestione Rete di ANAS S.p.a. ing. Ettore de la Grennelais che ha presentato le scelte progettuali e costruttive e le linee di intervento per le opere di protezione della viabilità in vista dei Giochi Olimpici invernali di Cortina-Milano 2026.
A valle della conferenza la delegazione italiana ha avuto l’opportunità di visitare le opere di mitigazione delle frane Yui e Kamenose, il sito di monitoraggio di colate detritiche del bacino Osawa sul Mt. Fuji e il Metropolitan Area Outer Underground Discharge Channel, il più grande impianto sotterraneo di laminazione del mondo, costruito per mitigare il rischio di alluvione della città di Tokyo durante le stagioni delle piogge e dei tifoni.

Delegazioni italiana e giapponese alla 13a conferenza bilaterale sulla previsione e prevenzione dei rischi naturali.

Visita ai lavori di mitigazione della frana Yui.

Canale di scarico sotterraneo esterno all’area metropolitana di Tokyo.
Conferimento dell’Attestato di Riconoscenza e Stima a Velio Coviello

Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, presiederà alla Cerimonia di conferimento della Laurea alla memoria in “Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico Ambientale” all’Ing. Gabriele Del Carlo e sarà anche conferito l’ “Attestato di Riconoscenza e Stima” all’Ing. Velio Coviello (ex ricercatore dell’IRPI CNR), scomparso a seguito di una valanga, staccatasi nel pomeriggio del 1 aprile 2023 in Valle d’Aosta, che lo ha travolto. L’evento, accessibile su invito, si terrà la mattina del 24 novembre 2023, presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino a Torino. Interverrà Massimo Arattano primo ricercatore presso l’IRPI CNR di Torino e collega di Velio.
(Aggiornamento 30/11/2023 – Video della Cerimonia)
Concluso l’evento ‘La Ricerca del CNR in Umbria’ per il Centenario del CNR

ESA e NASA riuniscono la comunità scientifica ad Assisi per una nuova missione satellitare

Si sta svolgendo “Magic Science and Applications Workshop 2023” evento che – dal 2 al 3 novembre – vede la comunità scientifica internazionale riunita presso la sala conferenze Colle del Paradiso di Assisi in occasione del primo workshop della missione MAGIC (Mass Change and Geosciences International Constellation), nata dalla collaborazione tra ESA e NASA con l’obiettivo di osservare la variazione della massa terrestre grazie a 4 satelliti che verranno lanciati nello spazio nel 2028. Grazie all’attiva collaborazione con le agenzie spaziali, il gruppo di idrologia del CNR-IRPI ha supportato l’organizzazione dell’evento nel nostro territorio. I ricercatori del CNR-IRPI hanno presentato degli studi sul potenziale utilizzo dei prodotti di questa costellazione di satelliti per la comprensione scientifica del ciclo dell’acqua e per la gestione delle risorse idriche.
Dal TGR Umbria, del 2 novembre 2023 (ore 19:30), intervista ad Angelica Tarpanelli, prima ricercatrice presso l’IRPI CNR di Perugia.
Centenario del CNR in Umbria

Dodici ricercatori dell’IRPI tra i Top 2% Scientists

Lo scorso 4 ottobre è stato pubblicato l’elenco degli scienziati inseriti nella “World’s Top 2% Scientists list 2023”. La lista, elaborata ogni anno dalla Standford University (California, USA), identifica il primo 2% dei 9 milioni di ricercatori nel mondo, per qualità, quantità e diffusione delle pubblicazioni scientifiche. Sono forniti due elenchi: uno in merito all’intera carriera, l’altro in merito agli effetti della ricerca dell’ultimo anno.
L’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche è presente in questa prestigiosa lista con ben dodici scienziati: 5 dirigenti di ricerca, 5 primi ricercatori e 2 ricercatori.
Si tratta di Fausto Guzzetti, Luca Brocca, Paola Reichenbach, Mauro Rossi, Lorenzo Marchi, Christian Massari, Stefano Luigi Gariano, Tommaso Moramarco e Silvia Peruccacci, inseriti nella “World’s Top 2% Scientists list 2023” in relazione alla rilevanza della ricerca del 2022. Massimo Arattano è stato inserito nell’elenco relativo all’intera carriera. Doppio riconoscimento per Guzzetti, Brocca e Reichenbach, inseriti in entrambe le graduatorie. Sono inclusi negli elenchi anche Luca Schenato e Janusz Wasowski, rispettivamente in aspettativa e in pensione.
Le classifiche sono realizzate dal team della Standford University guidato dal prof. John P.A. Ioannidis utilizzando i dati bibliometrici del database Scopus della casa editrice olandese Elsevier. Viene analizzata la produzione scientifica globale classificando i ricercatori più citati al mondo in 22 diverse aree scientifiche. All’interno della classifica, per ogni ricercatore inserito viene indicato il settore in cui è attivo, il ranking corrispondente, le citazioni e il relativo h-index. Inoltre, viene assegnato un indicatore (c-score) che valuta la rilevanza più che il semplice numero delle pubblicazioni e include informazioni sulla posizione dell’autore (singolo, primo, ultimo autore) per quantificare la prolificità e l’impatto scientifico di ogni ricercatore.
Gli scienziati dell’IRPI sono stati classificati primariamente nei settori: Environmental Engineering, Geography, Geological & Geomatics Engineering, Strategic, Defence & Security Studies, Industrial Engineering & Automation.
La World’s Top 2% Scientists list 2023 è consultabile liberamente da questo link: https://elsevier.digitalcommonsdata.com/datasets/btchxktzyw/6
L’IRPI di Cosenza ha partecipato alla Notte Europea dei Ricercatori 2022/2023 – “SuperScienceMe – REsearch is your Re-source”

La sede di Cosenza dell’IRPI ha partecipato al decennale della manifestazione della Notte Europea dei Ricercatori, che si è svolta venerdì 29 settembre, nell’ambito del progetto “SuperScienceMe – REsearch is your Re-source”, coordinato Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università degli Studi della Basilicata e CNR,
Le molteplici attività programmate per l’evento sono state articolate in cinque aree tematiche ispirate alle cinque EU Missions riguardanti le seguenti sfide europee: adattamento al cambiamento climatico; lotta al cancro; ripristino degli oceani e delle acque; promozione di città climaticamente neutre e intelligenti; miglioramento della salute dei suoli. La sede di Cosenza dell’IRPI ha partecipato alle tematiche “S.O.S Clima”, “Salute e qualità della vita” e ad una sessione “Open”.
Nella sessione “S.O.S Clima” sono state realizzate due attività. La prima, prevalentemente divulgativa, è stata indirizzata a fornire informazioni sul rischio geo-idrologico, collegato anche ai cambiamenti climatici, e su come affrontare gli stessi rischi da parte della popolazione. La seconda attività è stata diretta ad analizzare come i giovani percepiscono i cambiamenti climatici ed affrontano i principali rischi indotti da essi (in particolare, alcuni rischi naturali), tramite un questionario facilmente scaricabile mediante QR Code. Il questionario on-line è raggiungibile e compilabile attraverso la piattaforma digitale dell’evento www.superscienceme.it nella sezione Menu/Edu-Ambiente o direttamente attraverso il link www.superscienceme.it/questionario-cambiamenti-climatici-percezione-sociale.
Nella sessione “Salute e qualità della vita”, incentrata sulle misure di Radon sono stati effettuati, in collaborazione con tecnici dell’ARPACAL, degli esperimenti mirati ad illustrare le tecniche di misura delle concentrazioni di gas Radon nell’aria (all’interno degli edifici), nelle acque (sorgive e fontane), e nel terreno. E ‘stata illustrata l’origine geologica del problema, i fattori di influenza, e le possibili conseguenze dell’esposizione al gas Radon, coinvolgendo il pubblico attivamente nelle attività. Sono state fatte considerazioni sul rischio per la salute (essendo il Radon la seconda causa accertata di cancro ai polmoni, dopo il fumo)
Nella sessione “Open” si è realizzata una presentazione di quelli che sono gli strumenti e i modelli per lo studio e l’analisi del territorio rispetto ad alcuni rischi naturali (frane, colate laviche, ecc.) e delle risorse, attraverso il coinvolgimento attivo degli interlocutori nelle dimostrazioni.
Resoconto dell’evento “Scienza e Tecnologia per un futuro sostenibile e resiliente” in occasione del centenario del CNR

Si è tenuta il 10 ottobre 2023, presso l’aula Magna dell’Università della Calabria, la giornata celebrativa per il Centenario del CNR, organizzata dall’Area Territoriale di Ricerca di Cosenza ed intitolata “Scienza e Tecnologia per un futuro Sostenibile e Resiliente”. Ricercatori e manager, tra cui il Direttore Generale del CNR, hanno fatto il punto sui temi di ricerca più attuali su cui lavorano i ricercatori CNR della Calabria. Il direttore dell’IRPI, Tommaso Moramarco, ha illustrato il progetto T4Y del PNRR, e la sede di Cosenza ha allestito uno stand in cui mediante foto e immagini sono state illustrate le attività che coinvolgono attualmente i ricercatori della sede.
Sempre nell’ambito del Centenario del CNR, presso il Laboratorio di Geotecnica dell’IRPI di Cosenza sono previste due visite guidate per gli studenti del Polo Tecnico Scientifico Brutium di Cosenza. Inoltre, alcuni ricercatori della sede terranno due seminari divulgativi presso lo stesso Istituto di Istruzione dal titolo “Il Rischio geo-idrologico e il sistema di allertamento nazionale” e “La percezione dei rischi naturali e del cambiamento climatico nell’Uomo, la specie culturale”.
Scienza e Tecnologia per un futuro sostenibile e resiliente

Il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, alla cerimonia inaugurale delle celebrazioni dei cento anni dalla
fondazione del CNR, avvenuta il 18 novembre 1923, ha dichiarato “Celebrare il centenario del CNR significa festeggiare cento anni di storia italiana, di tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo nazionale, all’eccellenza scientifica, alla leadership industriale e all’innovazione sociale del nostro Paese”.
Nel solco tracciato da queste parole, l’evento “Scienza e Tecnologia per un futuro sostenibile e resiliente” rappresenta la principale iniziativa della programmazione di attività scientifiche e divulgative per la celebrazione del centenario del CNR in Calabria e del suo patrimonio scientifico e culturale.
L’iniziativa si svolgerà presso l’Aula Magna – Centro Congressi “Beniamino Andreatta” all’interno dell’Università della Calabria, giorno 10 ottobre 2023, a partire dalle ore 9:00. Essa è organizzata dall’Area della Ricerca CNR di Cosenza, dagli 8 istituti che la compongono, nonché da altri istituti CNR della provincia di Catanzaro e Reggio Calabria, a testimoniare l’impegno di una compagine che, per la prima volta nella storia della regione Calabria, si è unita per celebrare la ricerca scientifica del CNR espressa sul territorio calabrese.
Sarà presente il Direttore Generale dell’Ente, Dott. Giuseppe Colpani, mentre il fitto programma di interventi annovera tra i relatori affermati ricercatori, direttori di istituti CNR, accademici, esperti del mondo industriale e associazioni di categoria, con particolare attenzione rivolta al ruolo delle donne e dei giovani nella ricerca scientifica.
Il dibattito sarà moderato dalla Dott.ssa Livia Blasi, Vice Caporedattore del TGR Calabria.
Nella sessione pomeridiana, il programma prevede visite virtuali nei laboratori di ricerca di avanguardia nel campo dell’inquinamento atmosferico, dello studio degli eventi meteoclimatici e della medicina virtuale, seguito da quattro tavole rotonde, con tematiche focalizzate su agrifood, idrogeno,, intelligenza artificiale e trasferimento tecnologico, arricchite dalla presenza di numerosi relatori provenienti da tutta Italia, rappresentanti di start-up calabresi, associazioni e imprese.
Il centenario del CNR gode del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Rai e l’evento “Scienza e Tecnologia per un futuro sostenibile e resiliente” è sponsorizzato da progetti di ricerca nazionali ed europei, imprese locali ed eccellenze industriali di caratura nazionale.
L’hashtag social legato al Centenario è #CNR100.
Maggiori informazioni sul sito www.centenariocnrcalabria.it
Incontro con le classi di un liceo che alcuni ricercatori della sede di Rende hanno effettuato in occasione del centenario del CNR
Alessandro Pasuto insignito del Tianfu Friendship Award

Il Tianfu Friendship Award, l’onorificenza più alta e prestigiosa che il governo della provincia cinese del Sichuan riconosce a esperti stranieri, è stata assegnata per l’anno 2023 al dottor Alessandro Pasuto, dirigente di ricerca presso la sede IRPI di Padova.
La premiazione è avvenuta lo scorso 11 settembre a Chengdu, nella provincia del Sichuan (Cina), durante la cerimonia di apertura della 21a Western China Overseas Hi-Tech e High Talents Conference (OHTC). L’attribuzione del premio avviene su base annuale con una giuria che seleziona un totale di 5 destinatari tra i potenziali candidati che si sono distinti con contributi significativi nello sviluppo del Sichuan.
Il dottor Pasuto è stato insignito del riconoscimento in virtù dell’attività svolta negli ultimi 15 anni in collaborazione con l’Institute of Mountain Hazard and Environment dell’Accademia Cinese delle Scienze con il quale, nel 2014, è stato creato il Sino-Italian Joint Laboratory on Geological and Hydrological Hazards, finanziato da CNR e CAS.
Tale attività si è focalizzata soprattutto sullo studio e il monitoraggio di frane e debris flow nell’area di Wenchuan, già colpita dal terremoto del 2008 che causò quasi 70.000 morti. In particolare, si è lavorato con la comunità di Dujiangyan, una delle città coinvolte nel sisma e che, negli anni successivi all’evento, è stata interessata da frequenti colate detritiche di rilevanti volumetrie. Si è operato sia con interventi di monitoraggio e allarme, sia con incontri rivolti ad amministratori e cittadini al fine di ridurre la vulnerabilità con una maggior consapevolezza dei rischi geologici presenti nel territorio.
A Irpi il grazie della presidente Carrozza per le attività in emergenza

Ieri, durante l’incontro “Il Consiglio nazionale delle ricerche e la gestione delle emergenze. Il caso dell’Emilia-Romagna” che si è tenuto a Roma presso la Sala Marconi della sede CNR, IRPI ha ricevuto una targa di ringraziamento dalle mani della presidente Maria Chiara Carrozza, che ha così voluto riconoscere ed enfatizzare il lavoro svolto in modo volontario dalle ricercatrici e i ricercatori dell’Istituto in occasione dell’alluvione dello scorso maggio. Lo stesso riconoscimento è stato conferito ai colleghi dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG), con i quali si è collaborato in tutta la fase dell’emergenza.
All’evento erano presenti, oltre alla presidente, il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il direttore del DSTTA, i direttori e i rappresentanti di IRPI e IGAG, e alcuni colleghi di altri Istituti CNR.
Questa la motivazione apposta sulla targa: Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ringrazia l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica per il lodevole e instancabile servizio prestato nei territori colpiti dalle grandi alluvioni del 2023 in Emilia-Romagna e per l’impegno costante nelle azioni a supporto del sistema nazionale di Protezione Civile. Con la sua competenza e generosità CNR IRPI ha reso la scienza, ancora una volta, bene comune.
Il Consiglio nazionale delle ricerche e la gestione delle emergenze. Il caso dell’Emilia-Romagna

Domani 27 settembre 2023 alle 17, nell’ambito dell’evento “Il Consiglio nazionale delle ricerche e la gestione delle emergenze. Il caso dell’Emilia-Romagna”, i rappresentanti degli istituti Irpi e Igag riceveranno dal Capo Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio una targa di ringraziamento per l’impegno profuso in occasione dell’alluvione che ha colpito la regione Emilia-Romagna lo scorso maggio. Per IRPI, Federica Fiorucci presenterà “L’esperienza di Cnr-Irpi per le attività di supporto all’emergenza Emilia-Romagna 2023”.
Una targa in memoria di Velio Coviello

Venerdì 21 luglio, presso la stazione di misura delle portate e del trasporto solido di Ponte Stelvio sul Rio Solda (Alto Adige), è stata scoperta una targa in memoria di Velio Coviello, ricercatore del CNR IRPI tragicamente scomparso nell’aprile di quest’anno.
La stazione di Ponte Stelvio è stata realizzata ed è gestita dall’Agenzia per la Protezione civile della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige – Autonome Provinz Bozen Südtirol. Con il suo lavoro e la sua competenza, Velio ha dato un contributo determinante al lavoro del consorzio impegnato nella gestione di questo sito di monitoraggio.
L’evento si è svolto a valle di una riunione del Comitato Glaciologico Italiano, nel corso della quale è stata deliberata la cooptazione postuma di Velio Coviello nel comitato stesso.

targa in memoria di Velio Coviello

stazione di misura
Conclusa la seconda edizione del workshop Cnr-Irpi

Si sono conclusi ieri i lavori della seconda edizione del workshop dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr, dal titolo “La mitigazione dei rischi geo-idrologici in un contesto di cambiamento globale: quali risposte dalla comunità scientifica”, organizzato presso la Sala Marconi della sede centrale del Cnr in piazzale Aldo Moro a Roma. I lavori sono stati aperti dal direttore dell’Istituto, Tommaso Moramarco e dal direttore del Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr, Fabio Trincardi, che hanno evidenziato il ruolo chiave dell’IRPI sui dissesti geo-idrologici, a livello nazionale ed internazionale. A seguire è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo della ricercatrice del Cnr-Stems, Maria Vittoria Prati, e del suo tirocinante, Fulvio Filace, vittime del tragico incidente durante lo svolgimento del loro lavoro. La presidente Maria Chiara Carrozza si è unita nel pomeriggio ai lavori ricordando nel suo intervento di saluto l’importanza della ricerca scientifica che viene quotidianamente svolta dal Cnr nell’affrontare le sfide estremante attuali dovute al cambiamento globale e alle sue complesse conseguenze. Ha inoltre ribadito la necessità di diffondere la cultura del rischio attraverso la sinergia tra i ricercatori e gli stakeholder attivi sul territorio. Argomenti questi approfonditi ed analizzati nel dettaglio durante l’occasione di confronto offerta dalla tavola rotonda che ha visto la partecipazione del Dott. Carlo Cacciamani di Italia Meteo, della Dott.ssa Martina Bussettini di Ispra e del Dott. Giulio Fancello del Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

Il minuto di silenzio in ricordo della ricercatrice del Dnr-Stems Maria Vittoria Prati e del suo tirocinante Fulvio Filace
Il workshop è stato una occasione di incontro tra i ricercatori Irpi e di altri Istituti Cnr/EPR/Università, su tematiche estremamente attuali e concernenti il rischio geo-idrologico in termini di prevenzione, previsione e mitigazione in un contesto di cambiamento globale. Gli interventi che si sono susseguiti, anche da remoto, durante le 7 sessioni tematiche hanno messo in luce le recenti innovazioni tecnologiche nel campo del monitoraggio nonché delle tecniche per la determinazione del loro impatto al suolo fino alle geo-scienze planetarie. Trasversalmente a queste tematiche si è discusso dell’importanza e necessità di intraprendere strategie comunicative e informative per una maggiore diffusione della cultura della percezione del rischio. Una sessione del workshop è stata interamente dedicata al ricordo del collega Velio Coviello, ricercatore Irpi presso la sede di Padova, prematuramente scomparso ad Aprile di quest’anno in un incidente di montagna. Gli interventi hanno ricordato le tematiche di ricerca che negli anni Velio aveva promosso e attivamente condotto collaborando con vari enti di ricerca e colleghi delle sedi dell’istituto, ma soprattutto hanno voluto ripercorrere la storia di un amico, collega e giovane e promettente ricercatore.
II° Workshop IRPI – PROGRAMMA

La IIa Edizione del Workshop IRPI (3-5 luglio 2023) si propone di stabilire una occasione di incontro su tematiche di immediata rilevanza concernenti il rischio geo-idrologico in termini di prevenzione, previsione e mitigazione in un contesto di cambiamento globale. A tal fine, il Workshop intende far luce sui recenti progressi dell’attività scientifica del CNR IRPI nel campo dei fenomeni geo-idrologici, proiettati anche nel Piano di Rilancio del CNR. Sono state individuate sette Sessioni.
Il WORKSHOP ha promosso la partecipazione anche di Ricercatori di altri Istituti CNR/EPR/Università, che costituiscono la rete di collaborazioni scientifiche dell’IRPI.
Template per le presentazioni orali dei relatori del Workshop »