L’IRPI di Cosenza ha partecipato alla Notte Europea dei Ricercatori 2022/2023 – “SuperScienceMe – REsearch is your Re-source”

La sede di Cosenza dell’IRPI ha partecipato al decennale della manifestazione della Notte Europea dei Ricercatori, che si è svolta venerdì 29 settembre, nell’ambito del progetto “SuperScienceMe – REsearch is your Re-source”, coordinato Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università degli Studi della Basilicata e CNR,

Le molteplici attività programmate per l’evento sono state articolate in cinque aree tematiche ispirate alle cinque EU Missions riguardanti le seguenti sfide europee: adattamento al cambiamento climatico; lotta al cancro; ripristino degli oceani e delle acque; promozione di città climaticamente neutre e intelligenti; miglioramento della salute dei suoli.  La sede di Cosenza dell’IRPI ha partecipato alle tematiche “S.O.S Clima”, “Salute e qualità della vita” e ad una sessione “Open”.

Nella sessione  “S.O.S Clima” sono state realizzate due attività. La prima, prevalentemente divulgativa, è stata indirizzata a fornire informazioni sul rischio geo-idrologico, collegato anche ai cambiamenti climatici, e su come affrontare gli stessi rischi da parte della popolazione. La seconda attività è stata diretta ad analizzare come i giovani percepiscono i cambiamenti climatici ed affrontano i principali rischi indotti da essi (in particolare, alcuni rischi naturali), tramite un questionario facilmente scaricabile mediante QR Code. Il questionario on-line è raggiungibile e compilabile attraverso la piattaforma digitale dell’evento www.superscienceme.it nella sezione Menu/Edu-Ambiente o direttamente attraverso il link www.superscienceme.it/questionario-cambiamenti-climatici-percezione-sociale.

Nella sessione “Salute e qualità della vita”, incentrata sulle misure di Radon sono stati effettuati, in collaborazione con tecnici dell’ARPACAL, degli esperimenti mirati ad illustrare le tecniche di misura delle concentrazioni di gas Radon nell’aria (all’interno degli edifici), nelle acque (sorgive e fontane), e nel terreno. E ‘stata illustrata l’origine geologica del problema, i fattori di influenza, e le possibili conseguenze dell’esposizione al gas Radon, coinvolgendo il pubblico attivamente nelle attività. Sono state fatte considerazioni sul rischio per la salute (essendo il Radon la seconda causa accertata di cancro ai polmoni, dopo il fumo)
Nella sessione “Open” si è realizzata una presentazione di quelli che sono gli strumenti e i modelli per lo studio e l’analisi del territorio rispetto ad alcuni rischi naturali (frane, colate laviche, ecc.) e delle risorse, attraverso il coinvolgimento attivo degli interlocutori nelle dimostrazioni.