The coloured circles represent the total number of activities (project, products and services, outreach, collaborations) that we have in the corresponding geographical zone
Map data: © OpenStreetMap contributors

Le ricerche e le sperimentazioni in ambito formativo condotte dall’IRPI negli ultimi anni, originatesi inizialmente nell’ambito delle discipline geoetiche, hanno consentito di mettere a punto principi e strumenti didattici che offrono oggi strumenti pratici e di immediato utilizzo per migliorare significativamente, ed in un tempo relativamente breve, le capacità espressive, di apprendimento e di assimilazione dei dati da parte di studenti ...

L’AIS è una apparecchiatura che abbiamo sviluppato per effettuare in modo totalmente automatico una delle più importanti misure di spostamento in una frana: la misura di spostamento in profondità, che consente di valutare il tasso di movimento del dissesto, e di stimare il volume e la pericolosità della frana.
L’AIS è composto da un’elettronica di controllo, da una sonda inclinometrica di misura (a servoaccelerometri o MEMS), e da ...

Talvolta non è solo l’acqua a scorrere nei torrenti di montagna. In torrenti a forte pendenza possono verificarsi, soprattutto a seguito di piogge di forte intensità, vere e proprie colate di detrito, ovvero ondate di materiale solido frammisto a poca acqua e non distinguibile da questa. Sono fenomeni caratterizzati da una forte energia cinetica che possono provocare gravi danni ad edifici, ponti e strade, ed essere causa di danni alle ...

Tra la fine del XIX e l’inizio del XXI secolo, nelle Alpi la temperatura media dell’aria è aumentata di circa 2 °C, un aumento più che doppio rispetto a quello osservato nell’intero emisfero settentrionale, pari a 0,8 °C. Nello stesso periodo, le precipitazioni hanno evidenziato una tendenza all’incremento nella parte settentrionale delle Alpi, ed una diminuzione nel settore meridionale.
Dalla fine della Piccola Età Glaciale ...

ALMOND-F è una centralina per il rilevamento microsismico delle colate di detrito effettuato attraverso una rete di geofoni.
Il rilevamento microsismico delle colate di detrito è più complesso di altri tipi di monitoraggio. L’utilizzo dei geofoni richiede: (1) la scelta del livello di amplificazione del segnale, che dipende della distanza dal torrente; (2) la scelta della frequenza di campionamento del segnale sismico, che deve essere ...

La sperimentazione ad ampio raggio condotta negli ultimi anni per testare sul campo la funzionalità e l’efficacia della procedura semplificata per la rielaborazione dei ricordi traumatici (RINOEL) ha consentito di evidenziare con sempre maggior chiarezza gli effetti esercitati da tali ricordi sull’attenzione di una persona. La capacità di concentrazione di un individuo, e dunque la sua abilità di focalizzare l’attenzione, risente ...

L’ambiente alpino di alta quota sta rispondendo rapidamente ai cambiamenti climatici, soprattutto per la presenza di neve, ghiacciai e permafrost (criosfera), con conseguenze rilevanti sulla stabilità dei versanti. La degradazione della criosfera, il cambiamento dei regimi idrologici e termo-pluviometrici stagionali, sono alcuni dei principali indicatori terrestri del cambiamento in atto. Nel contempo, il crescente numero di turisti e di ...

Lo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio dei fenomeni franosi è spesso la sintesi di conoscenze geomatiche e di geologia applicata. In particolare, lo sviluppo di sistemi innovativi low cost devono necessariamente avere una forte componente geomatica e tecnologica a cui fa da contraltare la definizione dei requisiti di progetto definiti dagli utilizzatori dei sistemi stessi. Lo sviluppo di sistemi low cost di monitoraggio può ...

Proseguono le ricerche in alta quota grazie al progetto RiST2, co-finanziato dalla Fondazione CRT di Torino. L’area di studio è il bacino glaciale della Bessanese. L’ambiente alpino ed in particolare la criosfera, stanno rispondendo velocemente al cambiamento climatico: l’aumento delle temperature dell’aria osservato sulle Alpi suggerisce alle comunità scientifiche che studiano i processi di instabilità naturale in alta quota di ...

Il progetto nasce dalla partecipazione dell'IRPI alle attività di CIRCE – Cooperative Internet-of-Data Rural/Alpine Community Environment, con l'aspettativa di una condivisione di esperienze e dati ambientali e climatici significativi per la realtà alpina che potessero essere condivisi in una piattaforma comune.
I dati condivisi e le attività di ricerca sono principalmente riferiti al bacino sperimentale del T. Marderello (Val Cenischia, ...

Il monitoraggio dei fenomeni franosi rappresenta un’attività strategica soprattutto per quei fenomeni per i quali non è possibile (per ragioni tecniche o economiche) realizzare degli interventi di stabilizzazione del fenomeno. La fase di acquisizione dei dati è tuttavia solo la prima parte del percorso, a cui va abbinata la gestione on line del dato processato e la realizzazione di bollettini di ...

Produrre conoscenza comporta la responsabilità di divulgarla con qualità, rendendola fruibile a tutti. Se con l'avvento di Internet sono cresciute le possibilità di ritrasmissione del sapere, è aumentato anche il pericolo di un deterioramento della sua qualità, come già denunciato dal premio Nobel M. Gell-mann negli anni novanta. Il progetto intende proporre delle soluzioni a questo tipo di problema, contribuendo a migliorare la capacità ...

L’obiettivo dell’ analisi geomorfometrica è derivare indicatori in grado di caratterizzare la variabilità spaziale di processi idro-geomorfologici (ad esempio la connettività, l’erosione e il deposito del sedimento). La crescente disponibilità di dati topografici ad alta risoluzione e per ampie porzioni di territorio contribuisce ad aumentare l’interesse per la geomorfometria e le sue molteplici applicazioni. Il monitoraggio delle ...

Articolo del quotidiano La Stampa del 02 agosto 2016.
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L’ambiente alpino, ed in particolare quello di alta quota, sta rispondendo rapidamente e con notevole intensità ai cambiamenti climatici, attraverso evidenze di tipo geomorfologico, idrologico ed ecologico. La riduzione volumetrica e l’arretramento dei ghiacciai montani, con la messa a giorno di pareti rocciose ed accumuli detritici, il cambiamento dei regimi idrologici e termo-pluviometrici, sono alcuni dei principali indicatori terrestri ...

Processi di instabilità naturale in ambienti di alta quota e loro relazione con la variabilità climatica: le attività di ricerca del gruppo GeoClimAlp
Video che illustra brevemente le attività di ricerca svolte dal gruppo GeoClimAlp, principalmente orientate verso lo studio dei processi di instabilità naturale in ambienti di alta quota, analizzando anche la loro relazione con la variabilità climatica: l’esempio del bacino glaciale ...

Il database sulle rotte nell’arginatura maestra del Po, è stato realizzato al fine di conservare e rendere maggiormente fruibili le numerose informazioni su questi eventi, rilevati a partire dal 1800.
Il database contiene oltre 200 schede dettagliate, a cui sono allegati documenti e mappe. La consultazione è libera. L’utilizzo di questo database può costituire un valido supporto nella progettazione di opere di difesa e nella mitigazione ...

Articolo pubblicato sul 'Quotidiano Nazionale', del 3 ottobre 2015, che descrive la situazione in cui versa il ghiacciaio del Monte Rosa interpellando anche, tra i vari esperti, il ricercatore associato dell'IRPI CNR di Torino, Giovanni Mortara.
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L’aerofototeca di Torino conserva circa 170.000 fotografie aeree utili per la visione stereoscopica. Queste immagini appartengono a riprese aeree effettuate a partire dal 1954 fino al 2005 e coprono tutti i territori del Bacino Padano, dei bacini del Triveneto e della Liguria. Alcuni territori sono coperti anche da rare riprese aeree degli anni '20, '30 e '40 del secolo scorso.
Una parte della documentazione fa riferimento ad eventi ...

La sorveglianza del territorio ha diverse finalità, tra cui la prevenzione di rischi idrogeologici, l’individuazione di incendi boschivi, la prevenzione e soppressione di attività illegali.
Il progetto SMAT-F2 ha come obbiettivo la realizzazione di un Sistema di Monitoraggio Avanzato del Territorio tramite l’utilizzo di velivoli unmanned. La prima fase del progetto, denominata SMAT-F1, si è conclusa nel 31/12/2011 raggiungendo con ...

Articolo pubblicato sul quotidiano online TargatoCN, il 23 Ottobre 2014, nel quale si parla delle due giornate di convegno -17-18 ottobre 2014, San Damiano (CN)- dedicate alla presentazione di tre progetti europei che condividono la Val Maira come area di studio che hanno visto la partecipazione attiva del CNR IRPI di ...

Esiste una mancanza di informazione relativamente agli effetti dei cambiamenti climatici e ambientali sulla frequenza e sull’intensità delle frane e dei loro fenomeni d’innesco (Huggel et al., 2012). Il problema è particolarmente sentito nelle aree montuose, dove i cambiamenti climatici e ambientali, naturali e indotti dall’uomo, possono alterare in modo significativo la frequenza e l’intensità dei processi, con una grande incognita ...

Nel 2014 ricorrono vent’anni dalla tragica alluvione che nel novembre 1994 colpì gran parte del territorio piemontese, con perdita di vite umane, di beni mobili ed immobili. L’alluvione 1994 costituì altresì un momento storico nel campo della pianificazione territoriale, prevenzione e gestione della pericolosità e rischio geologico-idraulico, che si tradusse in dettami normativi, per l’epoca avanzati e lungimiranti. Da quell’evento ...

Il monitoraggio delle colate detritiche in aree attrezzate viene condotto in diversi paesi nel mondo da alcune decine di anni. Manca ancora, tuttavia, una adeguata standardizzazione di metodologie, strumentazioni e procedure. Le aree attrezzate vengono anche utilizzate per il test di sistemi di allarme. Pur riscontrandosi un aumentato utilizzo di questi ultimi, risulta ancora mancante a livello nazionale e internazionale una loro sistematica ...

Il progetto è inserito nel Programma Operativo di cooperazione territoriale europea transfrontaliera "Alcotra 2007-2013". Riunisce competenze scientifiche specialistiche italiane e francesi che si occupano di studiare la montagna e le sue pericolosità. Si articola in una parte di studi condotti sull’intero arco alpino occidentale e in azioni condotte sui siti-pilota individuati dal ...

Per porre l’attenzione sull’importanza delle attività di prevenzione dai rischi naturali è nato questo progetto intitolato “Dissesto idrogeologico e incendi boschivi, storia e attualità della prevenzione” che trae spunto dal patrimonio documentale del Piemonte, parcellizzato in archivi privati e pubblici. Il presupposto è che la difesa migliore dai rischi naturali è la conoscenza dei fenomeni, finalizzata all'acquisizione di ...

Il progetto presidi soddisfa un’esigenza normativa (D.P.C.M. 27/02/2004) e conoscitiva della Protezione Civile Regionale del Piemonte; diventa uno strumento funzionale all’aggiornamento dei punti di criticità idrogeologica del territorio, individuati e verificati dopo una complessa indagine retrospettiva e lunga concertazione di diversi Enti territoriali competenti, e al loro monitoraggio durante le fasi parossistiche di eventi di piena o ...

Lo studio dell’evoluzione dei corsi d’acqua si affida tradizionalmente all’utilizzo di cartografie storiche e fotografie aeree per comprenderne le variazioni in pianta ed alle sezioni topografiche per avere una valutazione della terza dimensione.
Attraverso questo approccio è possibile, per il bacino padano, avere le prime indicazioni dell’assetto dei corsi d’acqua principali a partire dalla fine del 1700 e, con il progredire ...