Ventennale dell’Alluvione in Piemonte del 1994

Background

Nel 2014 ricorrono vent’anni dalla tragica alluvione che nel novembre 1994 colpì gran parte del territorio piemontese, con perdita di vite umane, di beni mobili ed immobili. L’alluvione 1994 costituì altresì un momento storico nel campo della pianificazione territoriale, prevenzione e gestione della pericolosità e rischio geologico-idraulico, che si tradusse in dettami normativi, per l’epoca avanzati e lungimiranti. Da quell’evento nasce anche il moderno sistema di protezione civile regionale e nazionale: l’esperienza piemontese, basata sulla parametrazione quantitativa e temporale dei rapporti causa-effetto, operativamente tradotti in un affidabile sistema operativo previsionale dei conseguenti effetti al suolo e correlati alle azioni di prevenzione, di pianificazione dell’emergenza ed alle procedure di intervento, ha costituito il cardine metodologico e procedurale della Direttiva Nazionale del 4 febbraio 2004 sulla nuova organizzazione funzionale del Sistema di Allertamento Nazionale distribuito Statale e Regionale per il rischio geologico ed idraulico.

Scopo

Vent’anni dopo ‘la grande alluvione’ è sembrato pertanto di sicuro interesse e utilità fare il punto della situazione, sia al fine di programmare nuove azioni, sia per correggere indirizzi mostratisi nel tempo perfettibili. L’obiettivo è quello di comprendere e verificare se gli interventi strutturali o non strutturali messi in atto dopo il 1994, affinati e attualizzati nel tempo anche in seguito a successive emergenze, abbiano raggiunto, stiano raggiungendo o debbano ancora raggiungere le finalità prefissate nei diversi ambiti di competenza. Analoga verifica pare opportuna nei riguardi dei sistemi di previsione, gestione e superamento delle emergenze geo-idrologiche ed idrauliche, anche per valutarne l’adeguatezza a fronte dei nuovi scenari conseguenti al progressivo cambiamento climatico in atto.

Metodi

Con queste finalità, la Regione Piemonte, l’Ordine dei Geologi del Piemonte, il CNR e l’Associazione Georisorse e Ambiente (presso Politecnico di Torino), con il contributo della Rivista GEAM, hanno organizzato una serie di iniziative, per lo più esercitazioni su scala regionale, e un convegno tecnico scientifico.

Le attività di Protezione Civile sono state rivolte prevalentemente ad interventi di manutenzione del territorio, funzionali alla difesa dal dissesto idrogeologico; a queste si sono affiancate attività volte a testare il dispiegamento di specifici moduli di risposta alle emergenze (alta capacità di pompaggio, struttura campale per assistenza socio-sanitaria di base, team di supporto tecnico-logistico, campo di accoglienza della popolazione, sperimentazione tecnico-procedurale del Presidio di sorveglianza idraulica). Le stesse iniziative hanno alimentato e supportato attività divulgative nei confronti della cittadinanza e formative nei confronti dei ragazzi delle scuole.

Risultati

L’IRPI e l’Ordine dei Geologi del Piemonte hanno svolto attività formativo-didattiche rivolte alla cittadinanza dei comuni interessati dalle azioni: con questo scopo, si è lanciata l’iniziativa del GeoInfoPoint. Questo è stato organizzato come un punto formativo informativo, nel quale esporre materiali appositamente preparati (depliant, cartelloni), illustranti gli aspetti salienti della professione del geologo, nonché contributi specifici predisposti da professionisti delle zone interessate dalle esercitazioni, attinenti l’evento alluvionale ’94 (cartografie, immagini d’epoca, foto aeree). Tale punto informativo è stato poi presidiato durante lo svolgersi delle esercitazioni da alcuni geologi, con lo scopo di fornire ulteriori informazioni alla cittadinanza. Accanto al GeoInfoPoint, Regione Piemonte ha organizzato una mostra itinerante sul dissesto idrogeologico.

Prodotti

I contributi validati dal Comitato Scientifico appositamente costituito sono stati ospitati all’interno di un numero monografico edito da GEAM dedicato all’evento, che ha raccolto contestualmente gli Atti del convegno che si è articolato in 4 sessioni tematiche: 1)Aspetti di previsione e gestione dell’emergenza; 2)Aspetti di pianificazione; 3)Prevenzione e mitigazione del rischio – interventi strutturali; 4)Prevenzione e mitigazione del rischio – interventi non strutturali.

Conclusioni

Ogni Soggetto che ha preso parte alle iniziative ha avuto modo di avviare una rivisitare in modo critico la strada intrapresa in questo ventennio per valorizzarne gli elementi positivi e mitigarne i negativi, ricalibrare gli obiettivi e guardare al futuro con spunti e proposte che potrebbero ancora una volta essere di esempio ed indirizzo nelle attività di prevenzione, mitigazione e pianificazione.