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La Resilienza delle Città d’Arte ai disastri naturali in Umbria, Toscana e Marche

Si terrà a Palazzo Cesaroni, sede della Assemblea Legislativa della Regione dell’Umbria, lunedì 11 dicembre 2017, un convegno sulla Resilienza delle Città d’Arte ai Disastri Naturali che, partendo dalle linee guida tracciate dall’UNISDR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), si concentrerà sulla situazione italiana per comprenderne le necessità in termini di prevenzione e tutela del patrimonio artistico.
Parteciperà alla tavola rotonda prevista durante il convegno anche il Direttore dell’IRPI CNR Fasuto Guzzetti. Durante il convegno verrà presentato il Centro di Competenze Integrate per la Promozione della Resilienza delle Città d’Arte ai Disastri Naturali in Umbria, Toscana, Marche, CERHER (Centre of Resilience on Heritage).
Giulia Bossi premiata per la presentazione al congresso Challenges in Geotechnical Engineering

Nell’ambito della seconda conferenza internazionale Challenges in Geotechnical Engineering, patrocinata dell’International Society for Soil Mechanics and Geotechnical Engineering (ISSMGE) e svoltasi a Kyiv (Ucraina) il 20-22 novembre 2017, Giulia Bossi, assegnista dell’IRPI della sede secondaria di Padova, ha ricevuto un premio per la miglior presentazione orale in sessione plenaria. Il premio è stato assegnato anche ai coautori del contributo “A monitoring network to measure the cracks in a tunnel subject to shear deformation induced by a landslide” i ricercatori IRPI della sede secondaria di Padova Luca Schenato e Gianluca Marcato.
Il CNR IRPI alla VI° Edizione dell’Incontro delle Commissioni di Ingegneria Geotecnica, Seminario d’aggiornamento “Ingegneria Geotecnica Monitoraggio, Pendii, Dighe”

Giulia Bossi e Luca Schenato della sede di Padova di IRPI sono stato invitato a presentare due contributi al Seminario d’aggiornamento INGEGNERIA GEOTECNICA MONITORAGGIO, PENDII, DIGHE nell’ambito della VI° Edizione dell’Incontro delle Commissioni di Ingegneria Geotecnica che si è tenuta a Bolzano, il 30 Novembre 2017. La dott.ssa Bossi ha presentato un contributo dal titolo “Confronto tra modelli numerici bidimensionali e tridimensionali per l’analisi di stabilità di frane a geometria complessa” mentre il dott. Schenato ha presentato un contributo dal titolo “Sistemi di monitoraggio in fibra ottica per applicazioni geotecniche e di ingegneria civile: principi e applicazioni”.
11th Asian Regional Conference: l’IRPI CNR partecipa

Ricercatori dell’Istituto partecipano alla 11th Asian Regional Conference (ARC-11) dell’International Association of Enginnering Geology and Environment (IAEG), che si tiene a Kathmandu, Nepal, dal 28 al 30 novembre 2017, e alla quale partecipo oltre 400 ricercatori e tecnici da 30 diversi paesi.
Il CNR IRPI alla “China Italy Science, Technology & Innovation Week”

Si è aperta ufficialmente oggi, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca italiana Valeria Fedeli, del suo omologo Gang Wan, del Presidente del CNR Massimo Inguscio e del Presidente dell’ASI Roberto Battiston, la “China Italy Science, Technology & Innovation Week”.
Il nostro Istituto è presente col Progetto di ricerca Moon Mapping (https://www.irpi.cnr.it/en/asi-moon-mapping-project) che studia la topografia e la composizione della superficie lunare. Al progetto partecipano studenti delle università italiane e cinesi.
I partecipanti al progetto Moon Mapping col Presidente dell’ASI Battiston e con alcuni dei colleghi cinesi
Sofia Fiorucci dell’Università di Perugia con Maria Teresa Brunetti, IRPI
Al termine della cerimonia di inaugurazione, gli studenti hanno consegnato ai Ministri una copia della mappa prodotta nell’ambito del progetto.
Il momento della consegna delle mappe ai Ministri
Il CNR IRPI partecipa al 6th International Forum on Opto-electronic Sensor-based Monitoring in Geo-engineering (6th OSMG-2017)

Luca Schenato della sede di Padova di IRPI è stato invitato a tenere una keynote lecture al 6° Forum Internazionale “Opto-electronic Sensor-based Monitoring in Geo-engineering (6th OSMG-2017)” che si terrà a Nanchino, Cina il 3-5 novembre 2017 (http://www.fosmg.com/). Il tema del forum per questa edizione è “Frontiers and Applications of Infrastructure Monitoring Technologies”, e Luca Schenato presenterà una memoria dal titolo: “Application of high-resolution OFDR-based distributed sensing to geotechnical problems: from a large scale physical model of a landslide to the monitoring of a foundation pile”.
Sistema Inclinometrico Automatizzato: presentazione e dimostrazione alle Giornate sul Sottosuolo ad Orvieto

Paolo Allasia e Giorgio Lollino della Sezione di Torino del CNR IRPI, hanno presentato un’innovativa una strumentazione sviluppata e brevettata dal CNR IRPI durante un corso di formazione organizzato dall’Alta Scuola nel Comune di Orvieto durante: Giornate sul sottosuolo: studio e monitoraggio – orvieto 16-17 ottobre 2017. Lo strumento consente di eseguire in modo robotizzato misure inclinometriche nel sottosuolo in alternativa alle misure manuali e alle tradizionali colonne inclinometriche fisse. Durante la manifestazione è stata inoltre effettuata una dimostrazione in prossimità di un settore della famosa Rupe di Orvieto.
https://www.irpi.cnr.it/focus/ais/
http://www.altascuola.org/news.php?id=news2
Dimostrazione di funzionamento del sistema sul campo (Rupe di Orvieto)
Il CNR IRPI partecipa al primo Rock Mechanics and Engineering Geology Forum all’Università di Shaoxing – Cina. The Rock Mechanical and Engineering Geological Problems for the Silk Road Economic Belt and 21st-Century Maritime Silk Road

Paolo Allasia e Giorgio Lollino della Sezione di Torino del CNR IRPI, sono stati invitati tenere una lecture presso l’Università di Shaoxing durante il primo Rock Mechanics and Engineering Geology forum. Il simposio ha illustrato le principali problematiche da un punto di vista geologico ed ingegneristico di uno dei progetti più ambiziosi del XXI secolo: the Belt and Road (B&R). Il CNR IRPI ha illustrato come le innovative tecniche di monitoraggio possano contribuire a mitigare le problematiche geo-idrologiche connesse all’opera.
Paolo Allasia e Giorgio Lollino durante il simposio
Visita alla centrale idroelettica di Tianhuangping
Sistema di monitoraggio in fibra ottica su ‘Scientific Reports’

Luca Schenato e Alessandro Pasuto, della sezione di Padova dell’IRPI, sono tra i coautori di un articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports (della casa editrice di Nature) intitolato “Distributed optical fibre sensing for early detection of shallow landslides triggering”. La pubblicazione descrive la sperimentazione effettuata su un modello fisico di frana superficiale, innescata da precipitazioni, strumentata con un sistema distribuito di monitoraggio in fibra ottica per la misura ad alta risoluzione del campo di tensioni alla superficie di scivolamento. Fonte: www.nature.com/articles/s41598-017-12610-1
Nuovo articolo pubblicato dai ricercatori IRPI sulla tematica ‘Geo-hydrological risk perception’

Un nuovo lavoro, che vede tra i coautori i ricercatori dell’IRPI, Loredana Antronico e Roberto Coscarelli, è stato pubblicato sulla rivista International Journal of Disaster Risk Reduction: “Geo-hydrological risk perception: A case study in Calabria (Southern Italy)”.
La pubblicazione presenta i risultati di una indagine sulla percezione dei rischi naturali in un’area della Calabria interessata in un recente passato da eventi di dissesto geo-idrologico. Dall’indagine emerge che la popolazione, anche se con un elevato senso civico, non giudica positivamente l’operato degli Enti Locali, sia nell’ambito della gestione del territorio sia nell’ambito della formazione e dell’informazione della comunità. Inoltre, la popolazione, specie quella con un livello di formazione elevato, attribuisce, fra le cause dei fenomeni di dissesto idro-geologico, un ruolo rilevante all’azione antropica, fra cui l’abusivismo edilizio.
Comitato editoriale della rivista PeerJ: entrano due ricercatori IRPI

Due ricercatori del CNR IRPI, Mauro Rossi e Marco Cavalli, sono entrati a far parte del comitato editoriale della rivista PeerJ (https://peerj.com/), un giornale peer-review open access indicizzato in tutti i principali cataloghi internazionali. PeerJ si è recentemente espanso per includere esplicitamente le Scienze Ambientali e nei prossimi tre mesi coprirà l’intero costo di sottomissione degli articoli relativi a questa tematica.
ASI TV: riprese all’IRPI-CNR

Oggi, 24 ottobre 2017, una troupe di ASI TV, è stata ospite presso la sede di Perugia del nostro Istituto per effettuare delle riprese sull’attività svolta nell’ambito del progetto Moon Mapping.
Il video sarà mostrato durante la cerimonia iniziale dell’Innovation Forum in programma il 14 novembre prossimo a Pechino (Cina), alla presenza della ministra dell’istruzione italiana Valeria Fedeli e del suo omologo cinese Gang.
“Earthquake induced landslides” given by Hakan Tanyas

Questa mattina Hakan Tanyas (PhD @ ITC – The Netherlands) ospite presso la sede IRPI di Peurgia, ha tenuto una breve presentazione del suo lavoro inerente le frane sismo-indotte e loro modellazione basata sulle mappe di scuotimento, al fine di produrre un modello che possa contenere informazioni su diverse variabili geografiche, geologiche e sismologiche.
Un limite alla modellazione – che potrà basarsi su diverse unità cartografiche di riferimento – come ha spiegato Hakan, è posto dalla eterogeneità e qualità dei dati disponibili (inventari di frane e mappe di scuotimento).
Lo scopo della ricerca è fornire in tempi rapidi una valutazione dell’estensione dell’area potenzialmente interessata da frane indotte da eventi sismici, con conseguenze positive sulle operazioni di protezione civile.
IGU Commission on Hazard and Risk

Alessandro Mondini, Ricercatore IRPI, è membro della commissione IGU su Hazard and RISK. Il sito sui lavori della commissione è ora disponibile al seguente indirizzo,
http://oguchaylab.csis.u-tokyo.ac.jp/IGU_Hazard/index.html
Nuovo articolo pubblicato da ricercatore IRPI sulla rivista “Landslides”

Mauro Rossi, ricercatore IRPI, è coautore di un nuovo lavoro pubblicato sulla rivista Landslides (Impact Factor 3.6): “Reliability of water content estimation by profile probe and its effect on slope stability”.
La pubblicazione esamina la procedura di calibrazione di una sonda (i.e. sensore dielettrico) per la misura del contenuto d’acqua del suolo ed analizza i relativi effetti nell’analisi della stabilità di un versante. In terreni superficiali parzialmente saturi, l’utilizzo di equazioni di calibrazione inappropriate può risultare in differenze di stima del contenuto d’acqua del suolo fino a 10 punti percentuali, influenzando la corretta valutazione della forza di suzione e del Fattore di Sicurezza.
Partecipazione del CNR IRPI alla Notte dei Ricercatori

La sede di Padova del CNR IRPI ha partecipato il 29 settembre scorso alla Notte dei Ricercatori, evento organizzato a scala europea con lo scopo avvicinare la cittadinanza al mondo della ricerca.
In occasione della Notte dei Ricercatori, l’Area della Ricerca del CNR di Padova è stata aperta al pubblico per delle visite guidate ai laboratori, che hanno visto la partecipazione di circa 100 persone.
I ricercatori del CNR IRPI hanno sottolineato il contributo dei loro studi alla riduzione dei rischi geo-idrologici. Fra le attività presentate si segnalano la definizione di scenari di rischio per le grandi frane, il coinvolgimento della popolazione mediante iniziative di crowdsourcing in occasione di disastri naturali e l’interferometria da satellite.
I tirocinanti dell’ITTS Alessandro Volta di Perugia, hanno presentato i risultati del lavoro svolto all’IRPI

Ormai è consolidato il gemellaggio tra l’IRPI e l’ITTS Alessandro Volta di Perugia: anche in questo avvio di anno scolastico gli studenti delle quarte e quinte hanno svolto un periodo di Alternanza Scuola Lavoro di quattro settimane presso la sede dell’IRPI di Perugia. I vari gruppi di lavoro coordinati dai ricercatori dell’Istituto, Ivan Marchesini e Mauro Rossi, hanno esposto oggi i risultati raggiunti in questo tirocinio.
I temi scelti, per il workshop mensile dei ragazzi, hanno riguardato ambiti IT di grande attualità per i settori di ricerca del Gruppo di Geomorfologia di Perugia: Analisi di dati meteo-climatici e geografici con restituzione di risultati aggregati e non in forma grafica anche 3D o 4D; Realtà virtuale aumentata per la visualizzazione della geologia del territorio; Utilizzo delle API di twitter per prelevare e geolocalizzare tweet che riguardano eventi connessi a dissesto idrogeologico al fine di creare un database ed analizzarne e mapparne i risultati; Rilevazione di dati sul territorio per mezzo di device mobili; Applicazione web per ottenere un elenco di punti sulla mappa in base alla ricerca di luoghi geologici; Utilizzo di servizi meteo nazionali o globali per interrogazione di reti meteo volontarie.
L’Istituto si appresta inoltre ad ospitare altri gruppi di studenti di altre scuole a partire dagli inizi del 2018.
(Alcuni scatti della giornata odierna: ragazzi al centro con insegnati e ricercatori ai lati)
Il terremoto del Messico visto dallo spazio: le immagini radar acquisite dai satelliti Sentinel-1 mostrano come il terremoto in Messico ha deformato la terra

L’interferometria differenziale SAR (DInSAR), è una tecnica che permette di individuare e misurare le deformazioni della crosta terreste attraverso l’analisi di interferogrammi. Gli interferogrammi vengono generati a partire da due immagini acquisite da radar trasportati a bordo di satelliti artificiali. A differenza di altri dispositivi impiegati nel campo del telerilevamento, come ad esempio i sensori ottici, i radar permettono di registrare la fase dell’onda elettromagnetica retro-riflessa dalla superficie terrestre. Attraverso la misura di tale fase è possibile ricostruire la distanza sensore-bersaglio. Le variazioni di fase tra riprese successive, causate da mutazioni avvenute sulla superficie terrestre, vengono registrate negli interferogrammi e rappresentate attraverso una serie frange. Queste ci permettono di localizzare e quantificare la deformazione occorsa. La tecnica DInSAR è stata applicata con successo per rilevare gli effetti prodotti sulla superficie terrestre da fenomeni quali subsidenza, frane, bradisismo, risalita di magma nella camere vulcaniche ed effetti tellurici. Utilizzando due immagini radar acquisite dai satelliti dall’Agenzia Spaziale Europea Sentinel-1A/B siamo stati in grado di quantificare le deformazioni prodotte dal terremoto di magnitudo 7.1 che il 19 settembre 2017 ha colpito il Messico.
L’interferogramma, generato a partire da una ripresa Sentinel-1A del 17 settembre, 2 giorni prima del sisma, e da un’immagine acquisita dalla missione gemella Sentinel-1B, 6 giorni più tardi, ad evento concluso, mostra delle evidenti frange concentriche nell’area circostante l’epicentro (Figura 1).
(Figura 1: Frange interferometriche provocate dal terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito il Messico il 19 settembre 2017)
L’informazione di fase è stata tradotta in termini di spostamento in Figura 2, che riproduce l’effetto del sisma sulla superficie terrestre. Le prime stime indicano un abbassamento della crosta (in rosso) di circa 5 cm su una superficie di più di 1,000 kmq. A margine di quest’area, si distinguono zone (in blu) in sollevamento, una particolarmente evidente a sud della città di Cuernavaca ad ovest dell’epicentro.
(Figura 2: Mappa di spostamento ricostruita a partire dall’interferogramma. Le aree tendenti al rosso rappresentano le regioni in cui si è registrato un abbassamento della crosta, viceversa quelle blu testimoniano un sollevamento della superficie. Le aree verde non hanno subito variazioni.)
Il lavoro è stato effettuato da Matteo Mantovani ricercatore presso l’IRPI CNR sede di Padova
2017 SMART RIVER AWARD assegnato al lavoro ‘Levee body vulnerability to seepage and impact of animal burrows’

Nell’ambito della Conferenza Internazionale REMTECH ESONDA EXPO (20-22 Settembre 2017, Ferrara, http://www.remtechexpo.com/it/esonda/smart-rivers-awards) sono stati assegnati gli Smart Rivers UNESCO Alta Scuola Rem Tech Awards. Il premio come Best Paper – categoria A è stato attribuito al contributo ‘Levee body vulnerability to seepage and impact of animal burrows’ di Michela Rosa Palladino, Silvia Barbetta, Stefania Camici, Pierluigi Claps e Tommaso Moramarco. Il lavoro descrive in sintesi l’attività svolta da M. R. Palladino nell’ambito del lavoro di tesi di dottorato in Ingegneria Ambientale (Politecnico di Torino, CICLO XXIX) svolto in stretta collaborazione con l’IRPI-CNR di Perugia (Tutors: Pierluigi Claps e Silvia Barbetta).
Luca Schenato, della sezione secondaria di Padova, è uno dei 25 “2017 outstanding reviewers” per la Optical Society of America

“The Outstanding Reviewer program is one way that OSA is able to express its appreciation to those who have worked so conscientiously and tirelessly on behalf of our journals. OSA congratulates the 2017 class of Outstanding Reviewers for their well-deserved recognition and thanks the thousands of other volunteers worldwide who continuously participate in our rigorous peer-review process.” [Elizabeth Nolan, Deputy Executive Director of The Optical Society and Chief Publishing Officer].
L’IRPI è nel progetto INDECIS finanziato dalla EC

L’IRPI è fra i Principal Investigators del progetto “INDECIS – INtegrated approach for the DEvelopment across Europe of user oriented Climate Indicators for GFCS high-priority Sectors: agriculture, disaster risk reduction, energy, health, water and tourism”, finanziato dalla EC nell’ambito della “ERA4CS Joint Call – Topic B: Researching and Advancing Climate Service Development by Institutional Integration”.
Il progetto INDECIS intende sviluppare un approccio integrato per produrre una serie di indicatori climatici che mirano ai settori ad alta priorità del Global Framework for Climate Services del WMO (agricoltura, riduzione dei rischi, energia, salute, acqua) con l’aggiunta del turismo. Inoltre, il progetto si prefigge lo sviluppo di modelli e strumenti per l’acquisizione in tempo quasi reale dei dati e per l’interpolazione spaziale, la visualizzazione e la comunicazione del monitoraggio climatico.
Per raggiungere detti scopi, il progetto INDECIS produrrà un inventario e un catalogo dei dati esistenti di pioggia, temperatura, velocità del vento e durata dell’irraggiamento solare. Inoltre, è previsto lo sviluppo di nuovi metodi e strumenti per assicurare in modo operativo la qualità e l’omogeneità dei dati. Parallelamente, è prevista la catalogazione degli indicatori di clima, cercando di migliorare, d’intesa con gli stakeholders, le modalità di consultazione degli stessi.
Al progetto INDECIS, coordinato da Enric Aguillar della University Rovira I Virgili/Center for Climate Change (C3) – Spain nonché partecipano: University of Reading (UK), Finnish Meteorological Institute (FIN), BRGM/Water Division (F), CNR – IRPI (I), Universidad de Cantabria / Environmental Hydraulics Institute (E), Swedish Meteorological and Hydrological Institute (S), Department of the Environment, Community and Local Government (IRL), Agencia Estatal de Meteorología (E), Barcelona Supercomputer Center (BSC)/Earth Sciences Department (E), FCiencias.ID – Associacao para a Investigacao e Desenvolvimento de Ciencias (P), Global Change Research Institute – Czech Academy of Sciences (CZ), Royal Netherlands Meteorological Institute (NL), Royal Meteorological Institute of Belgium – Meteorological and Climatological Research (B), National Meteorological Administration (RO), Instituto Pirenaico de Ecología/Consejo Superior de Investigaciones Científicas (E).
L’Unità del CNR è coordinate da Roberto Coscarelli (IRPI – sede secondaria di Cosenza).
L’inizio del progetto, cha ha durata triennale, è previsto per il 15/09/2017.
Per informazioni: r.coscarelli@irpi.cnr.it
Firmato il Memorandum of Understanding tra l’IRPI e l’Indian Institute of Technology di Roorkee per collaborazioni sui rischi naturali

L’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica e l’Indian Institute of Technology di Roorkee hanno firmato un Protocollo di Intesa per promuovere una collaborazione scientifica nel campo dei Rischi Naturali. In particolare, oltre alla mobilità di ricercatori di ciascuna istituzione e l’organizzazione congiunta di corsi, workshop e conferenze, il Protocollo prevede lo sviluppo sinergico di attività di ricerca che mirano all’avanzamento delle conoscenze nei processi di base dei fenomeni dei rischi naturali in un contesto di cambiamenti globali. In tale ambito, è previsto lo scambio di informazioni, risorse e competenze riguardanti attività in materia di monitoraggio idrometeorologico (al suolo e da satellite), piene improvvise e fenomeni alluvionali, siccità, frane, acque sotterranee, fusione dei ghiacciai, cambiamenti climatici, ricerca e innovazione tecnologica.
Siccità: Irpi Cnr esamina l’umidità del suolo

Nelle ultime settimane, il territorio italiano sta vivendo drammatiche condizioni di siccità soprattutto a causa delle scarse precipitazioni (in alcune parti dell’Italia le precipitazioni sono inferiori ai valori normali dell’80%) aggravate da temperature elevate. Le conseguenze sono notevoli. All’inizio di luglio l’Italia meridionale è stata colpita da numerosi incendi che hanno causato danni economici e perdite di aree forestali. A partire dalla metà di luglio, sono emerse le problematiche riguardanti la scarsità dell’acqua e le perdite in agricoltura, tanto che la metà delle regioni italiane è in procinto di chiedere lo status di calamità naturale. Ad esempio, Roma è a rischio di una riduzione drastica dell’acqua e la Coldiretti ha stimato per 2 miliardi di euro il danno all’agricoltura italiana.
Un nuovo dataset di umidità del suolo satellitare, disponibile dal 1978 a livello mondiale, consente all’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr (Irpi-Cnr) di monitorare da vicino e prevedere l’impatto della siccità. Questo dataset, disponibile anche in tempo reale, fa parte del portafoglio Copernicus Classe Changes Service (C3S) della Commissione Europea. Irpi-Cnr è stato coinvolto nel suo sviluppo e nella sua valutazione in ambito idrologico.
Che cosa vediamo nelle figure?
Le due figure mostrano le anomalie di umidità del suolo e le aree in rosso indicano condizioni di siccità. Come si nota, i dati satellitari degli ultimi 10 giorni (Figura 1) mostrano che in Italia i suoli sono molto più asciutti del normale. In nessun altro luogo d’Europa le condizioni di umidità del suolo attuali sono così secche come in Italia centrale. Tuttavia, anche altre parti dell’Europa meridionale, come la Francia e i Balcani, soffrono di una forte siccità e, come in Italia, sono state gravemente colpite da incendi boschivi durante le ultime settimane. Allo stesso tempo, aree della Germania e della Polonia, e anche il Bosforo, hanno recentemente sofferto piogge torrenziali e inondazioni. Ciò si riflette dalle condizioni più umide del normale chiaramente visibili nell’immagine (aree blu).
Il nuovo set di dati satellitari permette anche di esaminare le condizioni di umidità del suolo nel passato (Figura 2). La serie temporale di dati di umidità del suolo per la parte meridionale della Toscana (provincia di Grosseto) mostra che il suolo è più secco rispetto alle condizioni normali dall’inizio dell’anno, e le condizioni di siccità hanno cominciato ad aggravarsi da aprile in poi. Anche se tali condizioni si verificano regolarmente (ad esempio, nel 2007 e nel 2012), la situazione attuale si distingue per la sua intensità e persistenza.
Maggiori informazioni sul prodotto satellitare di umidità del suolo
Il prodotto di umidità del suolo C3S è basato su misurazioni satellitari nella banda delle microonde che sono riflesse o emesse dalla superficie della Terra. L’intensità del segnale misurato dipende fortemente dalla quantità di acqua presente nel terreno. L’Università di Vienna (TU Wien) in Austria e VanderSat B.V. nei Paesi Bassi hanno sviluppato metodi per convertire tali misurazioni in stime dell’umidità del suolo grazie anche al sostegno di vari partner europei, tra cui IRPI-CNR. Il prodotto di umidità del suolo C3S è disponibile dal 1978 a oggi a livello globale ed è stato sviluppato nel contesto dell’iniziativa sui cambiamenti climatici dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Nell’ambito di C3S, l’“Earth Observation Data Center (EODC)” di Vienna aggiorna questo set di dati ogni 10 giorni con le osservazioni più recenti. Il dataset C3S sarà ufficialmente disponibile tramite l’”European Centre for Medium-range Weather Forecasts (ECMWF)” a partire da Gennaio 2018 (http://climate.copernicus.eu), ma può essere visualizzato oggi al link http://rs.geo.tuwien.ac.at/data_viewer/c3s.
Come Irpi-Cnr sta utilizzando l’umidità del suolo satellitari nei suoi studi?
Irpi-Cnr sta utilizzando il dataset C3S di umidità del suolo satellitare per diverse applicazioni idrologiche in diverse regioni del mondo. Ad esempio, Irpi-Cnr sta svolgendo un progetto in India per sviluppare un sistema di monitoraggio della siccità basato su tale dataset. Ma l’umidità del suolo da satellite non è solo utile per monitorare la siccità. Infatti, il dataset viene anche utilizzato per migliorare la previsione delle inondazioni e delle frane, e per la stima delle piogge su scala globale (https://www.irpi.cnr.it/it/focus/sm2rain/) con progetti finanziati dalle agenzie spaziali europee e dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. In particolare, la disponibilità in tempo reale del dataset C3S consentirà a Irpi-Cnr di migliorare le previsioni dei rischi naturali (piene, frane e siccità).
Conclusioni
Le condizioni di siccità in Italia potrebbero aggravarsi ulteriormente nelle prossime due settimane perché non sono previste piogge significative e le temperature sono destinate ad aumentare. Il dataset di umidità del suolo satellitare C3S sarà utilizzato per monitorare le condizioni della siccità in tutto il territorio italiano e queste informazioni saranno potenzialmente utili per le autorità locali e nazionali che devono affrontare l’importante problema della mancanza di acqua.
Per informazioni:
Luca Brocca
luca.brocca@irpi.cnr.it
Wouter Dorigo Research Group Climate and Environmental Remote Sensing, Vienna University of Technology (TU Wien)
wouter.dorigo@tuwien.ac.at Web: http://climers.geo.tuwien.ac.at
Immagini:
Un articolo del CNR IRPI fra i più citati

Come si evince dal sito internet della rivista Geomorphology, l’articolo “Cavalli, M., Trevisani, S., Comiti, F., Marchi, L., 2013. Geomorphometric assessment of spatial sediment connectivity in small Alpine catchments. Geomorphology, 188, 31-41, doi:10.1016/j.geomorph.2012.05.007” è, ad oggi, tra i 10 articoli pubblicati a partire dal 2012 che hanno ricevuto il maggior numero di citazioni. Due degli autori (Marco Cavalli e Lorenzo Marchi) sono ricercatori dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica.
https://www.journals.elsevier.com/geomorphology/most-cited-articles
Nuovo articolo pubblicato da ricercatore IRPI su rivista ad alto Impact Factor (12.3) Reviews on Geophysics

Luca Brocca, ricercatore IRPI, è coautore di un lavoro pubblicato sulla prestigiosa rivista Reviews on Geophysics (Impact Factor 12.3): “Validation practices for satellite based earth observation data across communities”.
La pubblicazione esamina i metodi più avanzati di validazione dei dati satellitari utilizzati in diversi settori scientifici (climatologia, idrologia, …) e documenta le loro analogie e le loro differenze. In primo luogo sono indicati gli obiettivi e le terminologie di validazione generali, seguiti da una formulazione matematica generica del problema. Viene fornita una prospettiva sull’applicabilità e sui requisiti degli attuali approcci di validazione dei dati satellitari.
La pubblicazione dovrà servire come riferimento per le tecniche da utilizzare per la validazione dei dati satellitari.
Link:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/2017RG000562/abstract
Tra le top 25 una pubblicazione firmata IRPI

L’articolo “Statistical approaches for the definition of landslide rainfall thresholds and their uncertainty using rain gauge and satellite data” – ( Rossi, M., Luciani, S., Valigi, D., Kirschbaum, D., Brunetti, M. T., Peruccacci, S., & Guzzetti, F. (2017). Statistical approaches for the definition of landslide rainfall thresholds and their uncertainty using rain gauge and satellite data. Geomorphology, 285, 16-27. https://doi.org/10.1016/j.geomorph.2017.02.001) – pubblicato dalla rivista Geomorphology è, ad oggi, tra i 25 più scaricati della rivista. La pubblicazione ha tra i vari autori alcuni ricercatori dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica: Mauro Rossi, Maria Teresa Brunetti, Silvia Peruccacci e Fausto Guzzetti (Direttore).
10° incontro Japan-Italy joint workshop on sediment disaster prevention

Si tiene a Tokyo, in Giappone, dal 12 al 16 giungo 2017, il 10° incontro “Japan-Italy joint workshop on sediment disaster prevention”, co-organizzato dal nostro Istituto e dal Ministry of Land, Infrastructure, Transport and Tourism and our Institute (MLITT), del Giappone. Al workshop partecipano ricercatori delle sedi di Padova e Perugia dell’Istituto, che presenteranno i risultati delle loro ricerche in incontri tecnici con colleghi giapponesi alla sede centrale del Ministry of Land, Infrastructure, Transport and Tourism and our Institute (MLITT), a Tokyo, e al National Institute for Land and Infrastructure Management (NILIM) a Tsukuba.
Nella foto sotto: momento conviviale al termine di una giornata di lavoro nell’area di Kumamoto coolpita lo scorso anno da un terremoto M. 7.3
Progetto MEDSCOPE: il contributo dell’IRPI

L’IRPI partecipa al progetto “MEDSCOPE – MEDiterranean Services Chain based On climate PrEdictions, finanziato tramite la call europea “ERA4CS Joint Call – Topic B: Researching and Advancing Climate Service Development by Institutional integration”.
Il progetto si propone di sviluppare le capacità previsionali in ambito climatico e i relativi servizi, ad una scala da stagionale a decennale. La strategia di ricerca si baserà sull’utilizzo dell’ampia gamma di dataset di osservazioni e previsioni climatiche già esistenti per migliorare la nostra comprensione delle fonti e dei meccanismi di prevedibilità.
Il valore aggiunto fornito da MEDSCOPE ai climate services sarà valutato per vari settori a forte impatto sociale (energie rinnovabili, idrologia, agricoltura e selvicoltura). Il contributo di IRPI riguarderà questo aspetto del progetto, con specifico riferimento alle condizioni ed evoluzione delle risorse della criosfera (Task 4.2).
Al progetto MEDSCOPE, coordinato da Silvio Gualdi della Fondazione CMCC, partecipano: CNR (P.I. Susanna Corti, ISAC), RMI, BSC, AEMET, Météo France, INRA.
Per l’IRPI partecipano Marta Chiarle, Guido Nigrelli e Giovanni Mortara, del Gruppo di Ricerca GeoClimAlp.
L’inizio del progetto è previsto per l’estate 2017 ed avrà durata triennale.
Per informazioni: marta.chiarle@irpi.cnr.it
Conclusione dello stage dei studenti dell’ITT di Catiglione del Lago

Dopo due settimane di stage, si è conclusa oggi, con una presentazione del lavoro svolto, l’esperienza di quattro studenti – del terzo anno dell’ITT di Castiglione del Lago (Perugia) – presso l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica di Perugia. I quattro ragazzi sollecitati dai loro professori e con il supporto dei ricercatori dell’IRPI hanno approfondito le loro conoscenze in materia di informatica ed elettronica mediante lo studio della famosa piattaforma hardware Arduino. Durante il loro stage hanno implementato dei prototipi di soluzioni di misurazione di grandezze fisiche ambientali di interesse idrogeologico – quali umidità, temperatura e distanza – e la loro archiviazione in database. Questo primo step fa parte di un programma più ampio che probabilmente vedrà i studenti coinvolti, con l’inizio del nuovo anno scolastico, in un progetto di realizzazione di una stazione meteo. Progetto che potrebbe avere una ricaduta pratica negli ambiti d’interesse dell’Istituto.
Foto dei studenti stagisti, da sinistra: Matteo Violi, Filippo Broccolini, Lorenzo Mencaroni, Lorenzo Bianciardi
Memex – Luoghi della scienza sbarca in Umbria

Tra i protagonisti del programma in onda su Rai Scuola anche i ricercatori del CNR-IRPI di Perugia.
La puntata “Umbria – Un viaggio alla scoperta dell’Italia della ricerca e della sperimentazione scientifica” verrà trasmessa martedì 6 giugno alle 21.30. Federica Fiorucci e Christian Massari spiegheranno al pubblico alcune fra le tematiche di ricerca affrontate dai ricercatori dell’Istituto.
In particolare verranno illustrate le attività per l’identificazione e la mappatura dei movimenti franosi svolte presso il laboratorio di foto interpretazione e le attività connesse al monitoraggio e previsione delle inondazioni.
Rai Scuola è visibile sul canale 146 del digitale terrestre, sul canale 33 di Tivùsat, sul canale 806 della piattaforma satellitare Sky e su www.raiscuola.rai.it
Riduzione del Rischio da Frana: CNR IRPI nominato Centro di Eccellenza Mondiale

Il CNR IRPI è stato nominato Centro di Eccellenza Mondiale per la Riduzione del Rischio da Frana da parte dell’International Consortium on Landslides (ICL), per il triennio 2017-2020, nell’ambito della tematica “Metodi e strumenti per la previsione delle frane, la mitigazione del rischio e le strategie di adattamento”. La nomina segue la proposta presentata dal CNR IRPI lo scorso anno, che, dopo la valutazione tecnica da parte di un Comitato dell’ICL, e la successiva verifica da parte di un pannello indipendente di esperti, ha ottenuto l’avallo del Direttore Generale per le Scienze Naturali dell’UNESCO. Nell’ambito delle attività della prima giornata del 4th World Landslide Forum, in corso di svolgimento a Ljubljana (Slovenia) è avvenuta ieri la cerimonia ufficiale di riconoscimento del CNR IRPI come Centro di Eccellenza Mondiale per la Riduzione del Rischio da Frana.
Fotografia: Consegna del certificato a Mario Parise, in rappresentanza del Direttore del CNR IRPI, Fausto Guzzetti, da parte di Qunli Han, Director of UNESCO Ecological and Earth Sciences.
Luca Schenato alla settima Adunanza del 418° Anno Accademico dell’Accademia Galileiana

presentando una memoria intitolata “Sensori in fibra ottica per la gestione del rischio idrogeologico”.
L’Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti, già Patavina, erede della “Accademia dei Ricovrati”, costituitasi in Padova il 25 novembre 1599, svolge un’attività interdisciplinare di ricerca e di promozione culturale esplicata dai 200 soci, eminenti studiosi di ogni branca del sapere. Promuove convegni scientifici, simposi, seminari di studio che, oltre alle tradizionali pubbliche adunanze, sono il frutto di ricerche originali ed inedite.
Il programma dell’adunanza è allegato ed ulteriori informazioni possono essere reperite all’indirizzo http://www.accademiagalileiana.it/.
Dal gruppo di idrologia di Perugia l’articolo premiato come EWRI Best Case Study

L’articolo “Assessment of the Drought Hazard in the Tiber River Basin in Central Italy and a Comparison of New and Commonly Used Meteorological Indicators”, pubblicato nel 2015 su Journal of Hydrologic Engineering (ASCE) 20(8) (doi:10.1061/(ASCE)HE.1943-5584.0001094), è stato premiato come EWRI Best Case Study. Tra gli autori della pubblicazione Pamela Maccioni, Luca Brocca e Tommaso Moramarco del gruppo di Idrologia presso l’IRPI CNR di Perugia. La premiazione avverrà durante il World Environmental & Water Resources Congress al Sacramento Convention Center il prossimo 21-25 maggio.
Maggiori informazioni presso il sito web dell’evento »
La Società Idrologica Italiana (SII) bandisce il “Premio Florisa Melone” per la ricerca nel campo delle scienze idrologiche sul tema della “Innovazione nel Monitoraggio Idrologico e Idraulico”

Il Premio vuole essere un tributo alla memoria della dottoressa Melone, ricercatrice dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica e già socia della Società Idrologica Italiana, prematuramente scomparsa nel 2012. Nel corso della sua attività, la dottoressa ha svolto importanti e innovative ricerche nell’ambito dell’idrologia, spaziando dal monitoraggio dei bacini idrografici allo studio dei processi, dalla previsione delle piene al rischio alluvioni in un contesto di cambiamenti climatici.
Il premio, oltre a ricordare le elevate qualità scientifiche e morali della dottoressa, nasce con la finalità di incoraggiare l’autonomia di ricerca dei giovani iscritti alla Società Idrologica Italiana e stimolare nuove idee nel campo idrologico. Il premio, finanziato della famiglia della dottoressa Melone, assegna un supporto economico di 5000 euro a progetti di ricerca svolti da ricercatori che abbiano un’età̀ inferiore a 35 anni e abbiano conseguito il Dottorato di Ricerca.
Dettagli sulle modalità di partecipazione alla Call 2017 del premio con scadenza 15 giugno sono disponibili al link: http://www.sii-ihs.it/news.php?open=49&pb=home
Il CNR IRPI partecipa al progetto SicuraMente

“SicuraMente” è un progetto sperimentale di educazione e orientamento alla cultura della protezione civile, della sicurezza e dell’autoprotezione dai rischi. Il Progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, patrocinato da enti di ricerca nazionali (tra i quali il CNR IRPI), e si inserisce tra le attività di interesse per la formazione dei cittadini. I destinatari del progetto SicuraMente sono proprio gli studenti universitari e delle Scuole secondarie di secondo grado ai quali si propone un percorso formativo che gli consenta, oltre che migliorare la propria conoscenza del territorio e dei suoi rischi, di accrescere in loro percezioni, motivazioni, conoscenze e competenze.
I ragazzi dell’ITTS hanno presentato i risultati della collaborazione con l’IRPI

Si è svolta nella mattinata di oggi 14 aprile 2017, nella sala convegni dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (sede di Perugia), la presentazione dei lavori svolti dai ragazzi dell’ITTS Alessandro Volta di Perugia. I ragazzi del quarto e quinto superiore ad indirizzo informatico, coordinati dai loro professori ed alcuni ricercatori dell’IRPI, hanno portato avanti una collaborazione con l’Istituto in vari momenti dell’anno scolastico. Una collaborazione che per la verità è ormai consolidata già da anni. I lavori hanno riguardato lo sviluppo di piattaforme web per la geolocalizzazione di fenomeni franosi e di archivi di pubblicazioni scientifiche e l’implementazione di realtà 3D per la simulazione di frane.
Alcuni scatti della mattinata.
Premiata Giulia Bossi dal Consiglio Direttivo della IAEG

Il Consiglio Direttivo della Sezione italiana dell’International Association of Engineering Geology, presediuto dal prof. G.B. Crosta, ha premiato Giulia Bossi, assegnista della sede di Padova, per la tesi di dottorato “Statistical analysis of the error associated with the simplification of the stratigraphy in geotechnical models“. La tesi, sviluppata in collaborazione tra CNR-IRPI e Università degli Studi di Bologna, Alma Mater Studiorum, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e dei Materiali, ha come oggetto l’influenza delle eterogeneità del terreno nella dinamica di versanti instabili. E’ stato sviluppato un algoritmo che permette di valutare la variabilità dei risultati per modelli bidimensionali e tridimensionali, l’algoritmo consente inoltre di calibrare automaticamente modelli di frane in back-analysis e identificare le aree in cui procedere per una seconda fase d’indagine per ridurre maggiormente l’incertezza globale del modello di stabilità del pendio.
I due vincitori del premio usufruiranno di un rimborso delle spese di iscrizione relative al prossimo convegno internazionale della IAEG.
L’IRPI è in uno degli 8 Progetti di Ricerca finanziati tramite la call “European ERA4CS for Transnational Collaborative”

L’IRPI è in uno degli 8 Progetti di Ricerca finanziati tramite la call “European ERA4CS for Transnational Collaborative – Topic B: Researching and Advancing Climate Service Development by Institutional integration”. Il progetto finanziato ha come titolo “Integrated approach for the development across Europe of user oriented climate indicators for GFCS high-priority sectors: agriculture, disaster risk reduction, energy, health, water and tourism” – acronimo: INDECIS. Il Coordinatore del progetto è lo spagnolo Enric Aguillar della University Rovira I Virgili (Center for Climate Change, C3) e membro dell’Executive Council Panel of Experts on Education and Training del WMO (World Meteorological Organization).
Uno degli scopi del progetto è la produzione di un set di dati riguardanti importanti indici climatici che mirano ai settori prioritari del Global Framework for Climate Services del WMO. Nell’ambito del progetto sarà effettuato un inventario e una catalogazione dei database esistenti riguardanti piogge, temperature, velocità del vento e durata dell’irraggiamento solare. Inoltre sarà verificata la presenza di nuovi dati e saranno sviluppati nuovi strumenti e metodologie per assicurare, a livello operativo, la qualità e l’omogeneità dei dati stessi. Infine, tramite l’utilizzo di strumenti statistici e degli indici di teleconnessione, si valuteranno le possibilità previsionali e le risposte alla variabilità e ai cambiamenti climatici.
Roberto Coscarelli della sede secondaria di Cosenza dell’IRPI (coscarelli@irpi.cnr.it) è uno dei Principal Investigator del Progetto INDECIS, provenienti da 12 Paesi Europei.
Link al sito ERA4CS: http://www.jpi-climate.eu/ERA4CS
Seminari sul tema ‘modelli a rete neurale’ all’IRPI di Perugia

Oggi 30 marzo 2017 l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica – sede di Perugia – ospita due ricercatori Antonello Pasini e Stefano Amendola rispettivamente afferenti all’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico di Roma e al Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università di Roma Tre.
I due studiosi, tratteranno due interessanti argomenti dal titolo “Modelli a rete neurale per applicazioni climatiche e di impatto” e “Un modello a rete neurale per il downscaling statistico delle previsioni stagionali”. Considerando il notevole interesse dell’IRPI alla ricerca in ambito di clima e previsioni climatiche, questo incontro potrebbe aprire nuovi ambiti di studio e di collaborazione.
IRPI Idrologia sbarca in rete

Il gruppo di Idrologia dell’IRPI-CNR pubblica in rete il nuovo sitoweb, con grafica migliorata e ricchi contenuti informativi. Il sito contiene presentazioni e descrizioni delle ricerche più recenti e avanzate in ambito idrologico che il gruppo porta avanti da anni. I link interni consentono ai più curiosi di approfondire gli argomenti di ricerca e di trovare spiegazioni esaustive alle loro domande. Infine, codici e datasets sono gratuitamente accessibili e in continuo aggiornamento.
Terremoto e altri rischi naturali: la scienza per un futuro migliore

La ricerca al servizio di cittadini e istituzioni. Venerdì 10 marzo 2017 a Foligno
I ricercatori del CNR incontrano oggi i cittadini e le istituzioni della città di Foligno in un incontro dibattito sul tema dei rischi naturali. Terremoti, ma anche frane e inondazioni, sono fenomeni naturali frequenti in Umbria, comprendere le dinamiche e come queste interferiscano con la vita quotidiana di tutti noi è diventata una necessità inderogabile. La conoscenza dei possibili rischi a cui siamo soggetti è di estrema importanza per affrontarli con maggiore efficacia e consapevolezza. Questo il tema dell’incontro. I ricercatori del CNR parleranno delle conoscenze acquisite e delle ricerche in corso e illustreranno le attività che gli istituti stanno conducendo in supporto all’attuale emergenza terremoto.
Interverrà il presidente del CNR Massimo Inguscio, il direttore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica Fausto Guzzetti, il direttore dell’istituto di geologia ambientale e di geoingegneria Paola Messina, il direttore dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione Antonio Occhiuzzi, e il direttore dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali Paolo Mauriello.
Giulia Bossi alla presentazione del libro “100 Donne contro gli stereotipi”

L’8 Marzo si è tenuto a Milano, alla Fondazione Bracco, la presentazione del libro “100 Donne contro gli stereotipi”. All’evento hanno partecipato 100 scienziate italiane, ricercatrici in materie Science, Technology, Engineering and Mathematics (STEM), selezionate per confluire in un database a disposizione dei giornalisti per essere interpellate in qualità di esperte. Il database è accessibile online all’indirizzo 100esperte.it.
Tra le 100 esperte c’è Giulia Bossi, assegnista presso l’IRPI CNR della sede secondaria di Padova, che ha partecipato all’incontro.
Maggiori informazioni dal comunicato stampa »
Foto from Twitter by “Fondazione Bracco”
Stima dell’irrigazione su scala globale con SM2RAIN

Dall’ Febbraio 2017, IRPI-CNR ha iniziato un nuovo progetto finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dal titolo “WACMOS-Irrigation”. Il progetto ha lo scopo di investigare il potenziale dei dati satellitari di umidità del suolo per la stima dell’irrigazione su scala globale, sfruttando l’algoritmo SM2RAIN sviluppato dall’IRPI-CNR.
Piernicola Lollino nuovo responsabile della sede IRPI CNR di Bari

Da oggi il nuovo responsabile della Sede secondaria IRPI CNR di Bari è l’Ing. Piernicola Lollino, che prende il posto del Dott. Mario Parise il quale, dopo anni di servizio come ricercatore presso il CNR, lascerà l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica per dedicarsi a tempo pieno all’insegnamento universitario.
Ricercatori italiani dell’IRPI nel team internazionale di ricerca per la riduzione del rischio da frana in India

Al via i lavori del progetto LANDSLIP – LANDSLIde multi-hazard assessment, Preparedness and early warning in south Asia. La cerimonia di apertura si terrà oggi 20 gennaio presso il Vivekananda International Foundation di Nuova Delhi. Il team internazionale collaborerà per migliorare i sistemi di previsione e monitoraggio dei movimenti franosi con l’obiettivo comune di ridurne l’impatto sulla popolazione, sostenere l’economia e migliorare la resilienza delle comunità in India.
Le frane in India sono causa di un alto numero di vittime, producono cospicue perdite a proprietà e consistenti danni a infrastrutture e servizi. I movimenti franosi sono infatti molto frequenti nelle aree montuose di questo paese e hanno un forte impatto sulle città, densamente popolate, lungo le principali arterie di collegamento e coinvolgono spesso siti Unesco patrimonio dell’umanità.
A causa della complessità delle condizioni ambientali, geologiche e geomorfologiche che controllano i movimenti franosi e la loro variabilità spaziale e temporale, le frane sono fenomeni intrinsecamente difficili da prevedere e gestire. I ricercatori inglesi, italiani e indiani lavoreranno insieme per sviluppare adeguati e innovativi sistemi di gestione del rischio e previsione dei movimenti franosi testando le loro ricerche in due aree di studio: nel Darjeeling, ai bordi della catena Himalaiana, e nel distretto del Nilgiris, nella parte meridionale dell’India nella catena dei monti Ghats.
Il consorzio del progetto LANDSLIP è composto da 36 ricercatori di differenti istituzioni inglesi, italiane e indiane. Per l’Italia sono coinvolti ricercatori dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (IRPI) del Cnr che collaboreranno al progetto quadriennale con i colleghi inglesi del British Geological Survey (BGS), del King’s College London (KCL), della Newcastle University, e del UK Met Office. Per l’India sono coinvolti i geologi del Geological Survey of India (GSI). Il progetto rientra nell’ambito del programma internazionale SHEAR – Science for Humanitarian Emergencies And Resilience – finanziato dal governo inglese, dal NERC (Natural Environment Research Council) e dall’ESRC (Economic & Social Research Council), con l’obiettivo di sostenere e migliorare la resilienza ai disastri naturali, la risposta umanitaria tramite avanzati sistemi di monitoraggio, previsione e gestione dei rischi naturali nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana e in quelli dell’Asia meridionale.
Fausto Guzzetti nella Struttura per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma di agosto 2016

Il direttore dell’IRPI, dottor Fausto Guzzetti, è stato nominato membro del Comitato Tecnico-Scientifico della Struttura del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016.
Il Comitato, istituito dal Commissario Vasco Errani con l’Ordinanza n. 11 del 9 gennaio 2017, ha il compito di definire i criteri di indirizzo per la pianificazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione con adeguamento sismico degli edifici distrutti e di ripristino con miglioramento sismico degli edifici danneggiati. Tali criteri dovranno garantire la compatibilità degli interventi con la tutela degli aspetti architettonici, storici e ambientali, anche mediante specifiche indicazioni dirette ad assicurare una architettura ecosostenibile e l’efficientamento energetico.
(Foto di Federica Fiorucci)
Tommaso Moramarco nuovo presidente della Società Idrologica Italiana

Dal 1 gennaio 2017 e per i prossimi tre anni, fino al 31 dicembre 2019, Tommaso Moramarco, primo ricercatore dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Cnr è il neo-eletto presidente della Società Idrologica Italiana (SII). La SII (http://www.sii-ihs.it/) ha lo scopo di favorire il progresso, la valorizzazione e la diffusione delle Scienze Idrologiche promuovendo il coordinamento e la collaborazione multidisciplinare nelle ricerche finalizzate alla descrizione qualitativa e quantitativa di tutte le componenti del ciclo idrologico. In particolare, sono temi rilevanti il preannuncio e la mitigazione degli effetti di eventi idro-meteorologici eccezionali e la pianificazione e gestione sostenibile delle risorse idriche anche in un contesto di cambiamenti globali. A tal fine la SII si propone di mettere a contatto tre realtà importanti: enti di ricerca (Università, CNR,..), operatori istituzionali (Enti pubblici territoriali, Autorità di Bacino, Protezione Civile) e operatori privati (Società di Ingegneria, Ingegneri).
Rapporto Periodico sul Rischio posto alla Popolazione italiana da Frane e Inondazioni – Anno 2016

È disponibile nel sito Polaris il Rapporto Periodico sul Rischio posto alla Popolazione italiana da Frane e Inondazioni – Anno 2016.
Fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2016 in Italia le frane e le inondazioni hanno causato 4 morti, 3 dispersi e 12 feriti. Più in particolare, a causa delle frane una persona ha perso la vita e 12 sono rimaste ferite, mentre le inondazioni hanno causato 3 morti e 3 dispersi. Le persone che hanno dovuto abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni a causa di tali eventi sono state oltre 8.900, di cui la maggior parte dovute alle inondazioni del novembre 2016 che hanno interessato il Piemonte e la Liguria. Nei dodici mesi considerati dal rapporto, frane e inondazioni hanno prodotto danni alla popolazione (morti, dispesi, feriti sfollati e senzatetto) in 69 comuni di 19 regioni. Il Rapporto Periodico contiene informazioni di sintesi sugli eventi meteoclimatici più intensi, in termini di danni diretti alla popolazione, occorsi in Italia fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2016, e fornisce mappe e statistiche sugli eventi di frana e di inondazione con danni alla popolazione verificatisi nel quinquennio 2011-2015, e nel cinquantennio 1966-2015.
Progetto r.avaflow: quinto incontro tenutosi a Innsbruck

Un ricercatore del CNR IRPI ha partecipato al quinto incontro del progetto r.avaflow, tenutosi a Innsbruck il 16 dicembre scorso. r.avaflow è un progetto transnazionale finanziato dalla German Research Foundation (DFG) (agenzia leader) e dalla Austrian Research Fund (FWF) per il periodo 2014 – 2017. Obiettivo di r.avaflow è lo sviluppo di un software libero utilizzabile per la gestione dei pericoli derivanti da flussi di massa quali valanghe di neve e di roccia o colate di detrito e di fango. Il CNR IRPI collabora al progetto r.avaflow d’intesa con la Provincia Autonoma di Bolzano – Autonome Provinz Bozen – Südtirol, che gestisce la stazione di monitoraggio delle colate detritiche del torrente Gadria.
Nuovo drone ad ala fissa per il rilevamento del territorio

Il gruppo di Geomonitoraggio del CNR-IRPI (GMG), dopo un anno di sviluppo, ha messo a punto un aeromobile a pilotaggio remoto (APR-UAV) interamente autocostruito e basato su frame commerciale ad ala fissa V-TAIL ed in grado di trasportare/gestire , anche in simultanea, sistemi multinsensore per il rilevamento del territorio (fotocamere RGB mirrorless per il rilevamento fotogrammetrico; sensori di posizionamento GNSS di alta precisione e tempo reale; apparati multispettrali e videocamere ad alta risoluzione).
Il sistema, dotato di un’autonomia superiore all’ora di volo operativo (in funzione del payload), può decollare mediante lancio manuale da operatore (senza catapulta) e atterrare in modalità automatica con paracadute o con landing convenzionale. Il volo può essere gestito automaticamente dal pilota automatico integrato (piattaforma interamente open source) ed ai sensi nella normativa, è costantemente monitorato da un operatore e da un sistema telemetrico multipoint long range.
Per ulteriori informazioni:
marco.baldo@irpi.cnr.it
paolo.allasia@irpi.cnr.it