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Workshop “Stato dell’arte e prospettive nella prevedibilità degli eventi naturali”

Aula Marconi, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma
26-27 novembre 2019
La Commissione nazionale CNR-IUGG (Consiglio Nazionale delle Ricerche – International Union of Geodesy and Geophysics), presieduta dal direttore del CNR-IRPI Fausto Guzzetti, organizza in Aula Marconi, al CNR, a Roma, il 26 e 27 novembre 2019, il workshop “Stato dell’arte e prospettive nella prevedibilità degli eventi naturali”.
Il workshop ha l’obiettivo di far discutere esperti che si occupano a vario titolo di previsione di eventi e rischi naturali, per capire le differenze negli approcci, per parlare di terminologia, e per valutare se e quanto gli sforzi che ciascuno fa nei propri settori siano confrontabili con quanto viene fatto da altri in altri settori. Il confronto potrà essere particolarmente utile in un contesto di “multi-pericolo/multi-rischio”, di cui si parla molto e che è spesso poco fondato dal punto di vista del rigore scientifico, o poco utile dal punto di vista applicativo.
L’evento si articola in due giornate con 16 presentazioni mirate a esporre lo “stato dell’arte” delle capacità previsionali in vari settori, intervallate da periodi di discussione e confronto collegiale. I 16 relatori sono stati scelti dai rappresentanti del CNR presso le 8 associazioni internazionali che costituiscono la IUGG.
Le presentazioni, ciascuna di 25 minuti, incluse le domande e risposte, saranno intervallate da periodi di discussione collegiale sulle attuali capacità e le prospettive nella prevedibilità degli eventi naturali considerati. Questi momenti collegiali sono lo scopo principale del workshop: gli esperti invitati – insieme ai relatori – discuteranno individuando problemi, somiglianze e differenze con quanto viene comunemente fatto nei vari campi di interesse, proponendo soluzioni, percorsi e visioni alternative rispetto a quelle proposte dai relatori.
Comitato Scientifico
Fausto Guzzetti – rappresentante del CNR presso IUGG e presidente Commissione CNR-IUGG (coordinatore)
Mattia Crespi – rappresentante del CNR presso IAG/IUGG
Giuseppe De Natale – rappresentante del CNR presso IAVCEI/IUGG
Warner Marzocchi – rappresentante del CNR presso IASPEI/IUGG
Marcello Miglietta – rappresentante del CNR presso IAMAS/IUGG
Alberto Montanari – rappresentante del CNR presso IAHS/IUGG
Katrin Schroeder – rappresentante del CNR presso IAPSO/IUGG
Barbara Stenni – rappresentante del CNR presso IACS/IUGG
Umberto Villante – rappresentante del CNR presso IAGA/IUGG
Comitato Organizzativo
Fausto Guzzetti (CNR IRPI)
Frida Clerissi (CNR IRPI)
Stefano Luigi Gariano (CNR IRPI)
Cecilia Lalle (CNR REI)
Maria Elena Martinotti (CNR DSSTTA)
Luigi Mazari Villanova (CNR DSSTTA)
Pubblicata su Journal of Maps una nuova carta geo-litologica dell’Europa Centrale (Geo-LiM)

Pubblicata su Journal of Maps una nuova carta geo-litologica dell’Europa Centrale (Geo-LiM). La carta, prodotta dal CNR-IRPI di Perugia e dal Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia, è stata elaborata tenendo conto della composizione chimica e mineralogica delle rocce affioranti. In particolare, le rocce metamorfiche sono state classificate secondo la composizione chimica dei protoliti. La mappa è stata poi utilizzata per stimare la CO2 atmosferica consumata dalla dissoluzione chimica delle rocce carbonatiche e silicatiche. Geo-LiM è disponibile in formato vettoriale insieme alle mappe originali e ai codici di calcolo utilizzati per classificare le diverse litologie (https://zenodo.org/record/3530257). In questo modo, seguendo il concetto di Open Science, il prodotto può essere replicato o modificato dagli utenti. L’articolo completo è scaricabile al seguente link: https://doi.org/10.1080/17445647.2019.1692082.
Luca Brocca, nominato Highly Cited Researcher 2019

Siamo lieti di annunciare che Luca Brocca, Dirigente di Ricerca del CNR IRPI di Perugia, è stato uno dei cinque ricercatori del CNR nominati Highly Cited Researcher nel 2019 da Web of Science.
Highly Cited Researchers sono i ricercatori più influenti al mondo dell’ultimo decennio, come dimostra la produzione di molteplici lavori altamente citati che si collocano nella top 1% di citazioni per campo e anno in Web of Science.
Vedi l’elenco completo qui https://t.co/D2N2A5QK4a
CNR IRPI at Photonic Sensors and Instrumentation 2 Workshop

Luca Schenato of the Padova branch, attended the first workshop of Photonic Sensors and Instrumentation SINFOTON 2 in Alcalá de Henares (Spain) on Oct. 24, 2019, with an invited talk ” Distributed Optical Fiber Sensing for Geo- Hazards monitoring” where he illustrated the activity of the Geo-Risks Management group about fiber optic sensing.
Progetto Università di Bari, CNR-IRPI e Università Milano-Bicocca si aggiudica finanziamento del Ministero dell’Ambiente

Il finanziamento, bandito dalla Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, è stato assegnato al progetto di ricerca ‘Progetto integrato di mitigazione del rischio da sprofondamento di cavità’.
Il progetto presentato dalla cordata formata da Università di Bari, CNR-IRPI e Università Milano-Bicocca, nell’ambito dell’area strategica ‘Tecniche e metodologie per l’individuazione, il dimensionamento, l’analisi di stabilità e la messa in sicurezza di cavità sotterranee in aree urbane’, si propone di avanzare le conoscenze scientifiche e di sviluppare una serie di tecniche e metodologie per l’individuazione, l’analisi tipologica e la modellazione dei meccanismi evolutivi delle cavità sotterranee, orientate all’analisi di stabilità e la messa in sicurezza delle stesse.
L’Unità Operativa è composta da ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Bari (Resp: prof. Mario Parise), dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (Resp: dr. Piernicola Lollino) e del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra – Università Milano Bicocca (Resp: prof. Riccardo Castellanza).
Il progetto propone un approccio innovativo multi-disciplinare, finalizzato alla corretta valutazione dei rischi connessi all’instabilità di vuoti sotterranei in diversi contesti urbani, che tenga conto delle peculiarità intrinseche delle cavità, ma anche delle interazioni delle stesse con l’ambiente urbanizzato nel quadro delle variazioni delle condizioni al contorno indotte dalle attività antropiche.
Lo scopo finale è predisporre una metodologia articolata su due diverse scale, analisi alla MACROSCALA (intero ambito urbano) e alla MESOSCALA (singole cavità), che consenta di individuare le situazioni di maggiore criticità connesse alla presenza di cavità nei centri urbani, di definire le analisi più idonee alla valutazione della stabilità, di procedere con indicazioni riguardanti la messa in sicurezza delle cavità e di definire possibili percorsi di valorizzazione delle stesse.
Per informazioni:
Piernicola Lollino
CNR – Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica
piernicola.lollino@irpi.cnr.it
Sprofondamento di una cavità sotterranea
La ricerca incontra gli studenti: il rischio geo-idrologico nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro, occasione di conoscenza e sensibilizzazione rivolta ai giovani

L’evento, organizzato dall’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRPI) e dall’Istituto Tecnico Tecnologico Statale (ITTS) “Alessandro Volta” di Perugia, si terrà giovedì 17 ottobre, a Perugia presso la Sala dei Notari.
All’iniziativa saranno presenti rappresentanti del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, del Centro funzionale di protezione civile della Regione dell’Umbria, e del Comune di Perugia che illustreranno i ruoli, le funzioni e le attività sul territorio messe in atto dalle varie componenti del sistema di protezione civile. L’evento si inquadra nel programma della “Settimana nazionale della Protezione Civile”, istituita con la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2019. Diversi gli eventi in programma di carattere sia nazionale sia locale per questa prima edizione. “Quello che organizziamo a Perugia è rivolto ai giovani, agli studenti delle scuole superiori”, spiega il dott. Fausto Guzzetti, direttore del CNR-IRPI. “Il tema portante della mattinata sarà proprio il rischio geo-idrologico, dalle attività di previsione degli eventi alla mitigazione degli effetti, argomenti che trattiamo da anni nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro con gli studenti”.
Oltre alle istituzioni di protezione civile, interverranno i dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale e la dott.ssa Rita Coccia, dirigente dell’ITTS, che daranno la loro testimonianza dell’importanza delle attività di coinvolgimento dei ragazzi per una migliore conoscenza dei rischi naturali, e per la sensibilizzazione al tema della protezione civile.
In programma, oltre a brevi presentazioni dei ricercatori del CNR-IRPI, che illustreranno le attività scientifiche a supporto del Servizio Nazionale della Protezione Civile, sono previste dimostrazioni delle attività svolte dagli studenti impegnati nell’alternanza scuola lavoro presso la sede di Perugia del CNR-IRPI.
La Scienza per la Protezione Civile: ricerca, formazione, internazionalizzazione, innovazione tecnologica in Calabria
La scienza per la Protezione Civile, le attività e l’importanza dei centri di competenza

Il tema “La scienza per la Protezione Civile” è stato l’argomento del dibattito che si è svolto ieri, 14 ottobre 2019, presso l’Auditorium Elio Di Chicco della sede operativa del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile a Roma. L’evento si inquadra nell’ampio programma della “Settimana nazionale della Protezione Civile”, istituita con la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2019. Si svolgerà il 13 ottobre di ogni anno, data della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali dichiarata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Diversi gli eventi in programma, sia di carattere nazionale che locale.
Durante il dibattito di ieri, dedicato alle numerose e importanti attività che la comunità scientifica svolge nell’ambito del Servizio Nazionale della Protezione Civile, si è stata tenuta una tavola rotonda sul tema “Supporto dei diversi Centri di Competenza alle attività di Protezione Civile relative all’intero ciclo del rischio”. Alla tavola rotonda hanno partecipato i Presidenti/Direttori dei centri di competenza scientifici rappresentati nella Commissione Grandi Rischi (Camilab, CIMA, CNR, CPC-UniFi, EUCENTRE, INGV, ISPRA, PLINIUS, PoliMI-LABMOT, ReLUIS). Per il CNR ha partecipato il Dott. Fausto Guzzetti, direttore dell’Istituto. Durante la tavola rotonda è stato sottolineato il valore del contributo scientifico per la realizzazione delle attività fondamentali nell ciclo del rischio: prevenzione, preparazione, gestione e superamento delle emergenze. Al termine è stata letta dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, dott. Angelo Borrelli, una dichiarazione conclusiva condivisa tra i partecipanti ai lavori, e disponibile al link della Dichiarazione Conclusiva della giornata.
Progetto Cnr Irpi, Igag e Irea si aggiudica finanziamento del Ministero dell’ambiente

Il finanziamento, bandito dalla Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, è stato assegnato al progetto di ricerca ‘Metodologie integrate multi-scala per la zonazione della pericolosità da frana sismo-indotta in Italia’.
Il progetto presentato dalla cordata Cnr nell’ambito dell’area strategica ‘Proposte metodologiche per la mappatura della pericolosità da frana connessa a eventi sismici (frane sismo-indotte), sviluppate anche sulla base di verifiche geomorfologiche dirette e di processi di back analysis’, si propone di avanzare le conoscenze scientifiche e le capacità di prevedere le frane sismo-indotte.
L’Unità Operativa composta dai ricercatori dei tre istituti del Cnr – Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi), Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag), e Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea) – è coordinata dal dott. Fausto Guzzetti, direttore del Cnr-Irpi.
Frana in roccia sismo indotta
Alla base del progetto c’è l’idea che la franosità sismo-indotta sia un fenomeno complesso che debba essere investigato a scale spaziali e temporali diverse. Il progetto implementa l’idea sviluppando e verificando un quadro metodologico unico e un insieme coerente di strumenti modellistici, interpretativi e previsionali per la valutazione e la zonazione della pericolosità da frana sismo-indotta.
Il problema della franosità sismo-indotta è affrontato a tre scale geografiche – la scala sinottica nazionale, la mesoscala regionale e la scala locale – e a due scale temporali – la scala della pianificazione territoriale e della difesa del suolo (pre-evento) e la scala dell’emergenza sismica e della risposta rapida di protezione civile (post-evento), considerando le caratteristiche della franosità sismo-indotta nei principali contesti geologici, geomorfologici e sismo-tettonici italiani.
“Ci aspettiamo – afferma il dott. Guzzetti – che le conoscenze scientifiche acquisite e le metodologie sperimentate nel territorio italiano possano essere applicate ad altre aree geografiche e in contesti geologici e sismo-tettonici simili”.
Per informazioni:
Fausto Guzzetti
CNR – Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica
fausto.guzzetti@irpi.cnr.it
ll CNR di Padova partecipa a Veneto Night 2019

In occasione della Notte Europea dei Ricercatori, il CNR di Padova partecipa a Veneto Night 2019 presso Palazzo del Bo, via VIII Febbraio 35135 Padova. Venerdì 27 settembre 2019 dalle ore 17.00 alle ore 23.00 il CNR di Padova ed i ricercatori dell’IRPI incontreranno il pubblico, portando nel centro di Padova i loro esperimenti e parlando di come si riescano ad osservare impercettibili deformazioni della crosta terrestre dallo spazio, di cosa si cela nel sottosuolo e dello studio dei rischi naturali.
IRPI ha aderito al Consorzio Nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni (CNIT)

IRPI ha aderito al CNIT (Consorzio Nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni) costituendo una unità di ricerca. Il CNIT è un ente non-profit fondato nel 1995 e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), che svolge attività di ricerca, innovazione e formazione avanzata nell’ampio settore dell’ICT.
Il CNIT consorzia 37 sedi universitarie, a cui si aggiungono cinque Laboratori Nazionali gestiti in proprio e 7 unità di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Al CNIT afferiscono oltre 1300 docenti e ricercatori appartenenti alle università consorziate e per esso lavorano come dipendenti circa 100 ricercatori e tecnici. L’insieme delle attività economiche che il CNIT gestisce deriva solo da programmi di finanziamento competitivi e da commesse di privati. La reputazione nazionale e internazionale di cui il CNIT gode è di assoluto rilievo. L’attività di trasferimento dell’innovazione generata dal sistema universitario verso le aziende costituisce una missione prioritaria del CNIT.
IRPI è nel portale INNOVENETO

IRPI è nel portale INNOVENETO come fornitore di servizi di ricerca di base, applicata e sperimentale.
Innoveneto è il portale ideato dalla Regione del Veneto per promuovere gli ecosistemi relativi ai processi di innovazione, trasferimento tecnologico e internazionalizzazione presso le proprie imprese e fornisce, per ognuno di questi campi, una mappatura dei soggetti operanti sul lato dell’ “offerta” di innovazione.
Un nuovo accordo di collaborazione fra l’OGS e il CNR IRPI per lo studio delle frane

Il primo agosto, la presidente dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, OGS, prof.ssa Cristina Pedicchio, e il direttore dell’Istituto, dott. Fausto Guzzetti, hanno firmato un accordo triennale di collaborazione tecnico-scientifica per svolgere attività di ricerca e sviluppo tecnologico di interesse comune. I temi di ricerca ricoperti dall’accordo riguardano il monitoraggio di fenomeni franosi, la valutazione del rischio da frana per la popolazione, i dissesti e la geomorfologia marina, la suscettibilità da frana in aree sottomarine, la valutazione della vulnerabilità da frana lungo infrastrutture lineari, e l’utilizzo di tecniche di telerilevamento, ottico e radar.
L’ IRPI all’ International Symposium on Gully Erosion

Si sta tenendo a Townsville (21 – 27 luglio 2019), nei pressi della Grande barriera corallina, l’ottavo International Symposium on Gully Erosion, il primo dell’emisfero australe. Il precedente ISGE si è tenuto a maggio 2016 alla Purdue University nell’Indiana, negli Stati Uniti e prima ancora gli eventi sono stati in Belgio (2000), Cina (2002), Stati Uniti (2004), Spagna (2007), Polonia (2010) e Romania (2013).
La tematica principale affrontata riguarda la Gully Erosion, riconosciuta in tutto il mondo scientifico come causa significativa dei rischi naturali connessi ai fenomeni erosivi. In particolare i punti salienti discussi, relativi a tale erosione, riguardano: l’influenza delle condizioni climatiche e l’uso del suolo; le tecniche sperimentali di misura; la modellistica, la valutazione e la previsione; la gestione e la prevenzione, inclusi aspetti sociali ed economici.
In tale contesto, Mauro Rossi – ricercatore presso l’IRPI CNR di Perugia, Italia – esporrà due contributi dal titolo “Dynamic distributed gully erosion modelling and validation” e “Gully head modelling in Mediterranean badland areas”.
IPROMO 2019 Summer School: Landscape approach for enhancing mountain resilience

The 12th edition of the IPROMO (International Programme on Research and Training on Sustainable Management of Mountain Areas) Summer School was completed successfully. It was organized by Mountain Partnership Secretariat of the Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO-MP), Università degli Studi di Torino and Università degli Studi della Tuscia. The whole Summer School was chaired, and organized, by Dr. Danilo Godone (National Research Council – Research Institute for Hydrogeological Prevention and Protection; CNR-IRPI).
The 2019 Summer School took place, from 2 to 18 July in Pieve Tesino (Trento Province) and Ormea (Cuneo province) where class and field lectures were held.
In cooperation with Institut Agricole Régional (Aosta), two field trips were organized in Aosta Valley, too. This year course hosted several lecturers from Universities and research bodies, FAO and government/private agencies.
The Summer School was attended by 31 participants from 23 different countries all over the World.
Link: http://www.fao.org//forestry/news/96023/en/
Photo credits: Michele Freppaz
Commemorazione per il 10° anniversario della scomparsa del dott. Mario Govi

Il dott. Mario Govi è stato direttore del CNR IRPI di Torino per 22 anni, poi successivamente per brevi periodi anche dell’IRPI di Padova e di Cosenza. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo gli ha sempre riconosciuto un altissimo profilo scientifico e grandi doti umane. È stato incolmabile il vuoto lasciato nella comunità scientifica, soprattutto nel campo degli studi sulla prevenzione dei rischi naturali per eventi alluvionali e frane.
A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 12 luglio 2009, i colleghi di Torino hanno pensato di onorarlo con un ricordo scritto.
Nel PDF scaricabile è condensata la sua lunga e produttiva carriera di ricercatore. Dopo il Curriculum Vitae ed alcune testimonianze di persone che a lui furono molto vicine, sono elencati tutti i lavori di cui si ha traccia nell’archivio del CNR IRPI di Torino. Successivamente, i lavori ritenuti più interessanti, sono stati scanditi e riprodotti integralmente.
Scarica qui il PDF tramite sito ftp »
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Tutto l’IRPI si stringe alla famiglia Frigerio e alla sede secondaria di Padova

Nei giorni scorsi è prematuramente scomparso Simone Frigerio, ricercatore presso l’IRPI CNR, valido collega e caro amico per tanti che lo hanno conosciuto e apprezzato. Il direttore Fausto Guzzetti e tutto il personale dell’Istituto si stringono intorno alla famiglia Frigerio e ai colleghi della sede secondaria di Padova, dove Simone ha operato per molti anni. Mercoledì i funerali.
Corso di formazione sul monitoraggio fluviale con tecnonologia avanzata no-contact

Nell’ambito del Memomorandum of Understanding (MoU) tra l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (CNR IRPI) e l’Indian Institute of Technology di Roorkee (IIT Roorkee), sono stati organizzati dal 3 al 14 giugno presso il Department of Hydrology di Roorkee, tre corsi di formazione sul monitoraggio fluviale utilizzando tecnologie avanzate al suolo. I corsi sono stati finanziati dal Ministry of Water Resources and Ganga Rejuvenation dell’India mediante i due più importanti progetti nazionali sostenuti dalla Banca Mondiale, i.e. il National Hydrology Project (NHP) e il progetto Dam Rehabilitation and Improvement (DRIP). I corsi sono stati tenuti da Tommaso Moramarco, Dirigente di Ricerca del CNR IRPI, e da docenti dell’IIT Roorkee. Ai corsi hanno partecipato funzionari e tecnici dei principali Hydrology Services Indiani, tra cui il Central Water Commission. Questo è il primo passo per uno sviluppo sinergico di attività di ricerca Italo-Indiane sui Rischi Naturali che il Governo Indiano e Italiano stanno promuovendo e che riguardano principalmente il monitoraggio idrometeorologico (al suolo e da satellite), piene improvvise e fenomeni alluvionali, siccità, frane, acque sotterranee, fusione dei ghiacciai, gestione della risorsa, cambiamenti climatici, ricerca e innovazione tecnologica. Per questo ultimo aspetto, il CNR IRPI collaborerà con IIT Roorkee nell’ambito di un progetto sul monitoraggio dei deflussi con tecnologia radar no-contact per l’individuazione di siti pilota nei sistemi fluviali del Godavari e Khrisha.
Rischio sociale da frana: Italia a macchia di leopardo

Uno studio dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, pubblicato da Earth-Science Reviews, utilizzando i dati di 1.017 frane fatali avvenute tra il 1861 e il 2015, propone un approccio innovativo per quantificare in termini probabilistici distribuzione spazio-temporale, tempo di ritorno e impatto atteso sulla popolazione di questi eventi calamitosi. Lo studio stima valori di rischio sociale elevato con tempi di ritorno bassi nelle Alpi centrali, del nord-est, occidentali e in Campania; intermedi nelle Alpi Nord-Occidentali, in Liguria, nella zona di transizione Alpi-Appennini, in Calabria e nella Sicilia Nord-Occidentale
Un nuovo studio dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpi), pubblicato sulla rivista Earth-Science Reviews, propone un approccio innovativo per quantificare il rischio sociale da frana in Italia, ossia il rischio che questi eventi calamitosi pongono alla popolazione e alla società. L’approccio proposto permette di valutare in termini probabilistici la distribuzione spaziale e temporale del rischio utilizzando i dati di intensità e frequenza di oltre mille frane con vittime, avvenute dall’unità d’Italia a oggi. I risultati dello studio, oltre a migliorare la zonazione del rischio a scala sinottica, per la prima volta permettono una valutazione del tempo di ritorno delle frane fatali e dell’impatto atteso sulla popolazione.
“L’approccio innovativo proposto utilizza dati storici relativi a un dettagliato catalogo per eventi dei quali sono disponibili informazioni accurate, sulla localizzazione e sul numero delle vittime, in base al quale si è quantificata la magnitudo dell’evento franoso”, spiega Mauro Rossi del Cnr-Irpi e ideatore dello studio. “Utilizzando i dati di 1.017 frane fatali, avvenute tra il 1861 e il 2015, è stata applicata una distribuzione di probabilità per modellare il rischio sociale e stimare, per la prima volta, il tempo di ritorno delle frane in funzione dell’impatto atteso sulla popolazione”.
I risultati confermano che il rischio sociale da frana in Italia varia largamente ed è funzione della combinazione di tre parametri: “L’evento con il più alto numero di vittime registrato (F), il numero totale di frane con vittime (E) e l’esponente della distribuzione di probabilità adottata (s), cioè la proporzione tra frane con bassa e alta magnitudo”, prosegue Rossi. “Le tre variabili sono state calcolate su una griglia con celle di 10 km di lato per consentire una valutazione regolare ed uniforme del rischio sociale sull’intero territorio nazionale”.
“Lo studio ha permesso di stimare valori di rischio sociale elevato con tempi di ritorno bassi (inferiore ai 30 anni) per diverse porzioni delle Alpi centrali e del nord-est, delle Alpi occidentali e della Campania. Valori intermedi sono osservabili nel settore nord-occidentale delle Alpi e in Liguria, e in aree limitate della zona di transizione Alpi-Appennini, in Calabria e nel settore nord-occidentale della Sicilia”, sostiene Fausto Guzzetti, direttore del Cnr-Irpi. “I risultati di questa ricerca forniscono nuove informazioni sulle variazioni spazio-temporali del rischio sociale da frana in Italia, contribuendo a migliorare le zonazioni esistenti, a promuovere l’efficacia dei sistemi di allertamento nazionale e regionali, a progettare e implementare efficaci strategie di comunicazione, mitigazione e adattamento”.
L’approccio fornisce una rappresentazione coerente e realistica e può essere applicato anche in contesti geografici al di fuori del territorio nazionale, dove le frane rappresentano un pericolo esteso e talvolta sottovalutato. “Il catalogo dal quale sono state ottenute queste analisi rappresenta un’unicità italiana, sia per l’estensione temporale sia per il contenuto informativo”, conclude Paola Salvati del Cnr-Irpi e coautrice del lavoro, “ma il nostro approccio può essere applicato ad altre tipologie di rischi naturali e non, per i quali siano noti i dati di frequenza e di magnitudo”. Il modello proposto conferma la difficoltà nella modellazione di set di dati di tipo sparso, quanto sia complesso definire in modo univoco il rischio e come non sia sufficiente un solo parametro per definirlo correttamente. Il lavoro ribadisce l’importanza delle attività di raccolta e gestione di banche dati relative a eventi naturali, fondamentali per una corretta valutazione dei rischi anche se finora non riconosciute a sufficienza.
Rappresentazione della variabilità geografica dei tre parametri E, F, s, singola (a-b-c) e combinata in falso colore (d), usati per la stima del rischio sociale da frana
Rappresentazione della variabilità geografica dei tempi di ritorno delle frane in funzione dell’impatto atteso sulla popolazione, espresso dal numero di morti (fatalities)
Secondo Meeting nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione Scientifica CNR/UoM (Malta)

Dal 5 al 9 giugno 2019 si è svolto a Msida (Malta) il secondo meeting del Progetto di Ricerca finanziato nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione Scientifica tra CNR e Università di Malta (UoM) per il biennio 2018-2019. A tale incontro hanno partecipato per il CNR-IRPI i ricercatori Loredana Antronico e Roberto Coscarelli e per l’ente straniero il Prof. Anton Micaleff e il Dr. Sebastiano D’Amico rispettivamente dell’Institute of Earth Systems e del Department of Geosciences dell’University of Malta.
Nuovo libro sulla previsione e il monitoraggio di fenomeni estremi legati al cambiamento climatico mediante l’uso di tecniche di telerilevamento

Il libro Extreme “Hydroclimatic Events and Multivariate Hazards in a Changing Environment: A Remote Sensing Approach” edito da Elsevier e curato dal Dott. Christian Massari dell’IRPI-CNR e dalla Dott.ssa Viviana Maggioni della George Mason University è disponibile on line. Il libro fornisce una panoramica dettagliata delle osservazioni e delle missioni satellitari attuali e future utili per la previsione degli fenomeni estremi come piene, alluvioni, siccità e frane. E’ destinato a idrologi, agronomi, geologi e scienziati delle risorse idriche che si occupano dello studio su cambiamenti climatici, sostenibilità, valutazione e riduzione del rischio.
Atelier di formazione alla ricerca in alta quota

Nell’ambito del progetto RiST2, cofinanziato dalla Fondazione CRT, dal 2 al 6 settembre 2019 nel bacino glaciale della Bessanese (Balme, TO) si svolgerà un “Atelier di formazione alla ricerca in alta quota”. L’iniziativa è finalizzata all’introduzione di studenti universitari di atenei piemontesi ai metodi della ricerca scientifica ed alle loro dirette applicazioni in campo. Gli studenti saranno i veri protagonisti dell’Atelier: definiranno obiettivi e metodi del proprio progetto ricerca, raccoglieranno ed analizzeranno dati, e presenteranno infine i risultati del loro lavoro. Ricercatori del CNR-IRPI e dell’INRiM seguiranno tutto il percorso formativo degli studenti, stimolandoli e coinvolgendoli mediante l’applicazione di un approccio collaborativo e condiviso. La base logistica per le attività in campo sarà il Rifugio Gastaldi.
Per informazioni:
marta.chiarle@irpi.cnr.it
Allegati:
locandina
L’IRPI ha partecipato al ‘Mistral Hackathon’

Il 30 maggio 2019 Paola Reichenbach (ricercatrice presso il CNR IRPI di Perugia) ha partecipato, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano, all’evento ”Mistral Hackathon”. Si tratta di una giornata di confronto per raccogliere le esigenze di potenziali fruitori del nascente portale della meteorologia italiana Mistral, al fine di progettare e implementare le modalità di visualizzazione ed esposizione dei dataset e dei metadati, adattati ai bisogni dell’utente. La giornata si è svolta con discussioni (per esempio, dati misurati da stazione, dati radar e satellite, modellistica e servizi meteorologici personalizzati) in tavoli settoriali (trasporti, media, energia, sport/eventi, istituzioni, agricoltura, assicurazioni, provider di servizi meteo, ricerca). I risultati delle discussioni tra i componenti dei tavoli tematici saranno utilizzati per definire i requisiti del portale meteo nazionale in via di costruzione.
I canali social dedicati all’evento sono:
Twitter
https://twitter.com/Mistral_hack19
Nickname: @Mistral_hack19
Nome: Mistral Hackathon 2019
Linkedin
Link: https://www.linkedin.com/in/mistral-hackathon-6a5927187/
Nome: Mistral Hackathon
YouTube
Canale dedicato all’evento
Hashtag
#mistralhackathon #mistralhackathon2019
Workshop su clima e turismo nell’ambito del progetto INDECIS

E’ stato organizzato per giovedì 30 maggio presso il “Centro Visita Cupone” dell’Ente Parco Nazionale della Sila, il Workshop “Realizzazione e Comunicazione di Servizi Climatici per il Settore Turistico del Parco Nazionale della Sila nell’ambito del Progetto INDECIS, organizzato dal CNR-IRPI di Cosenza, l’Ente Parco Nazionale della Sila e l’Università Rovira i Virgili di Tarragona (Spagna). Il Workshop si inserisce nel Progetto di Ricerca Europeo INDECIS (Integrated approach for the development across Europe of user oriented climate indicators for GFCS high-priority sectors: agriculture, disaster risk reduction, energy, health, water and tourism), che vede un partenariato di esperti nel settore del clima provenienti da Centri di Ricerca e Università di 12 Paesi Europei. Il progetto è coordinato da Enric Aguillar dell’Università Rovira i Virgili/Center for Climate Change (C3) di Tarragona – Spain. Roberto Coscarelli dell’IRPI – sede secondaria di Cosenza – è fra i Principal Investigator del Progetto.
Nell’ambito del progetto il territorio del Parco della Sila è stato scelto fra le Aree di studio per l’ambito turistico. Il Workshop è diviso in due sessioni: una plenaria (mattutina) con interventi di esperti dei settori meteo-climatico e turistico, partecipanti al progetto e del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL, ed una sessione pomeridiana che sarà svolta con la tecnica dei focus group. Ogni focus group sarà costituito dagli stakeholders del territorio (Parco, gruppi alberghieri, associazioni del territorio, agenzie turistiche, ecc.) e dagli esperti del settore climatico. In tal modo, gli stakeholders potranno evidenziare, in modo attivo, sulla base dei loro bisogni e delle loro conoscenze, le loro esigenze relativamente ai servizi climatici, che il Progetto intende offrire.
Per informazioni: roberto.coscarelli@irpi.cnr.it
Allegato: programma
Sistema SANF: laboratorio tra IRPI e DPC

Nella giornata di oggi 22 maggio 2019 sì è svolto, presso il Dipartimento della Protezione Civile a Roma, una giornata di incontro e formazione tecnica per i Centri Funzionali Decentrati regionali sul sistema di allertamento per frane pluvioindotte SANF.
Un laboratorio in cui i ricercatori dell’IRPI CNR della sede di Perugia hanno messo a disposizione le loro competenze per discutere di alcuni strumenti a supporto delle valutazioni del rischio idrogeologico.
Per approfondimenti sul sistema innovativo SANF si veda:
https://www.irpi.cnr.it/product-service/sanf/
https://www.irpi.cnr.it/project/sanf-rfi/
https://www.irpi.cnr.it/project/sanf-liguria/
Alcuni scatti della giornata
Geosciences for disaster risk reduction: problems solutions and perspective

Invitiamo tutti gli interessati a presentare contributi alla sessione Geosciences for disaster risk reduction: problems solutions and perspective organizzata nell’ambito del prossimo Congresso Nazionale SGI che si terrà Parma, dal 16 al 19 settembre 2019.
Per sottomettere gli abstract è necessario registrarsi nel sito del convegno: http://parma2019.socminpet.it/index.php
Per informazioni: Fausto.Guzzetti@irpi.cnr.it
Giulia Bossi alla Ruhr-Universität

Giulia Bossi, assegnista all’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica nella sede di Padova, terrà oggi un seminario alla Ruhr-Universität a Bochum, in Germania.
La ricercatrice IRPI è stata invitata dal prof. Tobias Backers a tenere una lezione per studenti e ricercatori del dipartimento dal titolo: “Methods for the calibration of geotechnical models”. Nel talk verranno affrontate tematiche riguardanti l’incertezza nella definizione di modelli geotecnici e la loro calibrazione automatica su dati di monitoraggio.
Il CNR IRPI ha ottenuto il riconoscimento ENAC in qualità di OPERATORE SAPR e COSTRUTTORE

Il nostro istituto, dopo un lungo lavoro condotto in collaborazione tra personale ENAC (www.enac.gov.it) e il Gruppo di Lavoro CNR costituito dal Direttore Generale, ha ottenuto il riconoscimento in qualità di operatore SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) con conseguente autorizzazione a svolgere operazioni specializzate non critiche e critiche standard.
Il GdL, composto da Andrea Berton (CNR IFC); Marco Baldo (CNR IRPI); Sabrina Ponzio (CNR – Ufficio Affari Istituzionali e Giuridici); Gianluca Sotis (Coordinatore del gruppo e responsabile SPR – SPP) e Maurizio Vitale (responsabile SPR – DG) si pone i seguenti obiettivi:
- Censimento e mappatura attività SAPR CNR;
- Definizione con Enti di controllo delle procedure amministrative univoche per la registrazione come operatori;
- Definizione delle linee guida per la gestione della flotta SAPR CNR compresi relativi aspetti in materia di sicurezza operatori, popolazione, gestione dati e security.
Tale riconoscimento implica l’adempimento di tutti gli obblighi di legge previsti dalla normativa e riguardante in particolare il censimento dei piloti; della flotta; delle operazioni di volo condotte; dei registri di volo e della manutenzione dei velivoli.
Flotta SAPR CNR IRPI:
Ad oggi la flotta registrata presso ENAC risulta composta da diversi velivoli commerciali ed autocostruiti distribuiti presso due sedi secondarie:
CNR IRPI s.s di TORINO (4 piloti abilitati):
- ENAC 36408: DJI PHANTOM 4 PRO – non critico e critico standard scenari S01/S04/S06
- ENAC 36406: SENSFLY EXOM – non critico e critico standard scenari S01/S04/S06
- ENAC 36405: DJI PHANTOM 4 – non critico e critico standard scenari S01/S04/S06
Autocostruiti (ali fisse):
- ENAC 36403: CNR-IRPI-GMG-T1 – non critico e critico standard scenari S01/S04/S06 – (https://www.irpi.cnr.it/nuovo-drone-ad-ala-fissa-per-il-rilevamento-del-territorio/) – (https://www.irpi.cnr.it/uav-fixed-wing-cnr-irpi-gmg-t1/)
- ENAC 36404: CNR-IRPI-GMG-M1 – non critico e critico standard scenari S01/S04/S06
CNR IRPI s.s di COSENZA (2 piloti abilitati):
- ENAC 36407: DJI PHANTOM 4 PLUS – non critico
Come conseguenza diretta verrà allestita un’apposita sezione sul sito dell’Istituto volta ad assistere e regolamentare la registrazione e la gestione di nuovi velivoli sulla base della normativa vigente.
Per informazioni: Marco Baldo (marco.baldo@irpi.cnr.it)
Premio Florisa Melone 2019

È stato bandito dalla Società Idrologica Italiana il Premio Florisa Melone 2019, un tributo alla memoria e alle numerose attività che la Dott.ssa Florisa Melone – già socia della SII – ha svolto nel corso della sua vita: dal monitoraggio dei bacini idrografici allo studio dei processi e alla gestione della risorsa idrica, dalla previsione delle piene al rischio alluvione in un contesto di cambiamenti globali.
Il premio intende assegnare un supporto economico di 5000 euro a progetti di ricerca svolti da GRUPPI di giovani ricercatori (tra cui dottorandi e postdoc), iscritti alla Società Idrologica Italiana, che hanno conseguito la laurea magistrale e che hanno un’età non superiore a 35 anni con la finalità di incoraggiare l’autonomia di ricerca di giovani soci e stimolare nuove idee nel campo idrologico.
Maggiori informazioni ed iscrizione »
Studenti relatori all’EGU 2019: successo dell’alternanza scuola-lavoro al Cnr-Irpi

La collaborazione tra mondo della ricerca e scuola ha permesso di raggiungere un importante obiettivo. La sinergia sviluppata nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro fra i ricercatori dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (Irpi) del Cnr e gli studenti e i professori dell’Itts Volta di Perugia ha prodotto risultati di elevata qualità tecnologica presentati al convegno internazionale European Geoscience Union (EGU) General Assembly 2019 che si è svolto a Vienna negli scorsi giorni.
Sei studenti dell’indirizzo informatico dell’Istituto Volta, il 12 aprile 2019, hanno tenuto una presentazione in lingua inglese con quale sono stati illustrati i prodotti delle attività portate avanti durante il periodo di permanenza presso la sede Irpi di Perugia. Il lavoro, svolto in modo indipendente dai ragazzi con la supervisione dei ricercatori, è sfociato nello sviluppo di diverse applicazioni software a cui è possibile accedere da computer, tablet e smartphone. Più precisamente si tratta di due prodotti innovativi utili per la validazione dei software sviluppati in house da Irpi per la previsione temporale dell’innesco di movimenti franosi (SANF). Il primo è un sistema automatico che, mediante l’uso di librerie di deep learning semantico, permette il rilevamento, il filtraggio, la classificazione e la geolocalizzazione su mappe web dei tweet contenenti informazioni riconducibili alla parola ‘frana’. Il secondo prodotto è un servizio web che realizza lo streaming temporale delle mappe di previsione di innesco di movimenti franosi (SANF) combinato con la localizzazione delle frane ricavate dai tweet.
Oltre agli aspetti puramente tecnologici, la continua collaborazione tra i ricercatori Irpi, gli studenti e il corpo docente ha permesso di accrescere in loro la conoscenza delle caratteristiche di frane e inondazioni, del loro impatto sulla popolazione e sull’ambiente e di acquisire nozioni di autoprotezione da seguire prima, durante e dopo gli eventi geo-idrologici.
Sotto i giovani relatori con docenti e ricercatori Cnr-Irpi.
Accordo di cooperazione per la previsione delle frane con il Servizio geologico britannico

Il Servizio Geologico Britannico (British Geological Survey, BGS) e l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi), del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) finalizzato a condurre ricerche di comune interesse nel campo della geomorfologia, della geologia applicata e della geo-ingegneria, con particolare riferimento:
- alla cartografia e modellazione geomorfologica e geologica multi-scala,
- allo sviluppo di sistemi per la previsione operativa di fenomeni franosi,
- alla valutazione dei rischi geo-idrologici in un contesto “multi-rischio”, e
- allo studio degli impatti dei cambiamenti globali, climatici a ambientali, sui fenomeni di dissesto geo-idrologico.
Lo scambio dei documenti fra Helen Reeves, direttore scientifico per la geologia applicata e la geo-ingegneria del BGS, e Fausto Guzzetti, direttore del Cnr-Irpi, è avvenuto all’Assemblea Generale della European Geoscience Union (EGU) in corso a Vienna, Austria.
La Scienza al Voto – Comunicato stampa

Si riporta di seguito il comunicato stampa emesso nella giornata di ieri 27 marzo 2019 dal comitato ‘La Scienza al Voto’.
E’ stata pubblicata oggi sul sito de ‘La Stampa’ la lettera aperta degli scienziati dei cambiamenti climatici agli studenti che stanno scioperando per il clima (questo il link).
Gli scienziati, raccolti nel Comitato scientifico “La Scienza al Voto”, che unisce 19 tra i maggiori studiosi italiani di cambiamenti climatici e ambiente, sono coordinati dal climatologo del CNR Antonello Pasini.
“Abbiamo sentito il bisogno di rivolgerci agli studenti che ogni venerdì scendono in piazza per il clima per gratitudine”, spiega Pasini: “il movimento Fridays For Future, cominciato da Greta Thunberg in Svezia ma che oggi coinvolge più di 125 paesi nel mondo e che vede in Italia mobilitate più di 200 città, nasce perché i politici – e l’opinione pubblica – ascoltino finalmente l’allarme lanciato dalla scienza, il rischio concreto che il nostro mondo diventi non più ospitale, che le risorse a nostra disposizione diminuiscano grandemente; e perché ascoltino le soluzioni che la scienza mostra come corrette, con tecnologie già a nostra disposizione e per adottare le quali serve solo la volontà politica”.
“Abbiamo allora scritto questa lettera aperta”, aggiunge Pasini, “per offrire il nostro sostegno ai ragazzi, che dopo il grande successo del loro ‘sciopero globale per il futuro’ del 15 marzo sono stati oggetto di attacchi ingiusti e inaccettabili tentativi di negare l’origine umana dei cambiamenti climatici e la loro enorme pericolosità; e per proporre loro di affiancarci, se lo credono, nella nostra ricerca di un lavoro comune con la classe politica, che deve essere all’altezza della sfida e portare a risultati urgenti e adeguati alla gravità della crisi climatica”.
“Infine, con questa lettera abbiamo voluto sottolineare”, conclude Pasini, “che un ruolo decisivo lo hanno gli insegnanti e i giornalisti, in quanto formatori di coscienze e di opinioni, cui spetta un dovere speciale di raggiungere una consapevolezza in materia di manomissione del clima e possibili soluzioni alla crisi – così, nel ringraziare ‘La Stampa’ per la pubblicazione della nostra lettera, speriamo che il suo contenuto sia ripreso e divulgato anche da altri media”.
Comunicato Stampa con lettera aperta »
XIV Convegno Nazionale GIT – Geosciences and Information Technologies

Il XIV Convegno Nazionale della Sezione “GIT-Geosciences and Information Technologies” della Società Geologica Italiana si svolgerà nei giorni 17-19 giugno 2019, presso il Castello normanno-svevo di Melfi (Pz).
Il Convegno, che si avvale del supporto scientifico dell’IRPI, ha ottenuto il Patrocinio da “Fondazione Matera Basilicata 2019 – Capitale Europea della Cultura”.
I giorni 17-18 giugno saranno dedicati alle sessioni scientifiche (orali e poster) e ai workshop (se verranno promossi dalle aziende partecipanti) mentre il giorno 19 giugno sarà dedicato ai corsi formativi e al field trip a Matera.
Alcune novità in corso di finalizzazione:
- un pre-field trip nella giornata di domenica pomeriggio, 16 giugno 2019, nel Complesso Vulcanico del Vulture;
- un momento di incontro, durante il Wine Poster di lunedì, con gli studenti delle Scuole Medie Superiori sul tema della conoscenza/consapevolezza dei rischi dal titolo: “La Scienza incontra il Cittadino del Futuro: gli studenti tra tecnologia e consapevolezza dei rischi”. Gli studenti presenteranno i loro lavori/idee circa la comunicazione dei rischi mediante le moderne tecnologie ICT. L’incontro proseguirà anche nel pomeriggio di martedì 18 giugno, al termine dei lavori congressuali. Chiunque sia interessato a far partecipare una o più classi all’incontro è pregato di contattare la Segreteria del Convegno.
La Call for abstract è disponibile al seguente link »
La deadline per l’invio degli abstract è fissata per martedì 30 Aprile 2019. Gli abstract dovranno essere inviati esclusivamente a segreteria@gitonline.eu secondo le modalità e le preferenze indicate nella Scheda di Iscrizione.
Maggiori informazioni al link »
La nuova versione del dataset globale di pioggia SM2RAIN-ASCAT è online!

12 anni (2007-2018) di precipitazioni giornaliere globali (risoluzione di 12 km) disponibili gratuitamente su: https://zenodo.org/record/2591215
Il dataset SM2RAIN-ASCAT è particolarmente accurato nelle regioni in cui mancano osservazioni a terra (es. pluviometri), cioè in Africa e Sud America. In queste aree ci aspettiamo i maggiori benefici derivanti dall’uso di SM2RAIN-ASCAT per applicazioni idrologiche, meteorologiche e agricole.
Ecco un’animazione che mostra 12 anni di precipitazioni a scala globale »
Riunione generale del progetto POR e formazione del CNR IRPI al DPC Regione Puglia

Si svolge oggi, presso la sede del CNR IRPI di Bari, la riunione generale del progetto “Valutazione integrata di dissesti geo-ideologici nel territorio della Regione Puglia, modelli interpretativi dei fenomeni e definizione di soglie di pioggia per il possibile innesco di frane superficiali” finanziato dal P.O.R. Puglia 2014-2020.
L’incontro vede coinvolto il personale di tutte le sedi dell’Istituto che contribuiscono alle attività di progetto: la sede di Bari, quella di Perugia e la sede di Torino.
Il progetto, che è stato avviato nel Dicembre 2016 e terminerà le proprie attività nel Dicembre 2020, nasce dall’interazione tra la Protezione Civile della Regione Puglia e il CNR IRPI e intende offrire avanzamenti nel processo di mappatura dei fenomeni di instabilità, nelle procedure di valutazione del rischio associato, nella definizione delle relative condizioni di innesco e nella interpretazione dei meccanismi di generazione delle fenomenologie di dissesto nel territorio regionale.
Nella giornata di ieri, 5 Febbraio, si è svolta una giornata di formazione rivolta al personale della Protezione Civile della Regione Puglia dal tema “Previsione operativa delle frane”.
La sessione di formazione continuerà nella giornata di domani, 7 Febbraio, affrontando il tema “Carte inventario delle frane e Valutazione geomorfologica del rischio da frana. Esempi nel Sub-Appennino Dauno”.
Online il nuovo volume “Natural Hazards and Disaster Risk Reduction Policies”

Natural Hazards and Disaster Risk Reduction Policies (a cura di Loredana Antronico (CNR-IRPI) e Fausto Marincioni (UNIVPM)) è un volume della collana editoriale scientifica (Open Access and peer-reviewed) “Geographies of the Anthropocene” (ISSN 2611-3171).
Il volume Natural Hazards and Disaster Risk Reduction Policies raccoglie 14 lavori originali, di autori di tutto il mondo, che esplorano le strategie e la capacità delle comunità locali di adattarsi ai rischi naturali e ai conseguenti disastri attraverso la preparazione, la mitigazione, la risposta alle emergenze e l’attività di recupero post-emergenza. I capitoli del libro contribuiscono all’attuale dibattito scientifico sull’ecologia dei disastri, esplorando le strategie e la capacità delle comunità locali di adattarsi ai rischi e ai disastri. Il filo conduttore tra i diversi casi di studio è la necessità che l’Homo sapiens definisca le proprie responsabilità nelle dinamiche ambientali, inclusi gli eventi naturali estremi e i disastri ad essi collegati.
Il volume è disponibile al seguente link »
Anche l’IRPI CNR parteciperà al convegno “Strategie resilienti di contrasto al dissesto idrogeologico”

La Regione Puglia, l’Ufficio del Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico ed ASSET, in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, l’Ordine dei Geologi della Puglia e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari, organizzano il convegno dal titolo “Strategie resilienti di contrasto al dissesto idrogeologico” che si terrà il giorno 18 gennaio 2019, ore 9:00 – 18:00, presso l’Aula Magna “Attilio Alto” del Politecnico di Bari – Via Orabona 4.
Nella sessione pomeridiana Piernicola Lollino ricercatore presso l’IRPI CNR di Bari farà un intervento dal titolo ‘‘Analisi della suscettibilità al collasso di falesie costiere in roccia e cavità sotterranee.’’
L’iniziativa nasce per promuovere la conoscenza e la diffusione dei criteri e degli indirizzi alla base della programmazione e progettazione degli interventi di difesa del suolo, attraverso l’analisi dei risultati ottenuti negli ultimi anni e il confronto tra le varie esperienze presentate.
La partecipazione è gratuita. L’evento è accreditato dagli Ordini professionali degli Architetti PPC (6 CFP), Geologi (7 CFP) e Ingegneri (3 CFP).
Con il Patrocinio di: Ministero dell’Ambiente, ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, OIBA – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari.
Rosa Mateos and Oded Katz, Short-Term Mobility presso l’IRPI

Rosa María Mateos Ruiz del Servizio geologico di Spagna (IGME – Instituto Geológico y Minero de España), trascorrerà presso l’IRPI un periodo di mobilità di tre mesi nell’ambito della borsa di studio spagnola Salvador de Madariaga. Il suo soggiorno a Perugia, a partire dal 1 ° gennaio 2019, sarà incentrato sul tema “Geohazards on urban settlements: landslides and rockfalls. New methodologies and applications”. Le attività di ricerca comuni e condivise daranno continuità alla collaborazione tra le nostre due istituzioni.
Oded Katz del Servizio geologico israeliano, trascorrerà a partire dal 9 gennaio 2019, 10 giorni nel nostro Istituto nell’ambito del Programma 2018 “Short Term Mobility”, finanziato dal CNR. L’obiettivo della sua permanenza sarà quello di valutare e mappare la pericolosità da caduta massi indotte da terremoto lungo la costa occidentale del Mar Morto, individuando siti ad alto rischio. Per la stima della pericolosità verranno utilizzati modelli statistici e dove possibile, dati satellitari.
Tredicesima stabilizzazione all’IRPI, la prima ‘comma 2’

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Seminario del prof. Daniele Penna all’IRPI di Perugia

Il Prof. Daniele Penna dell’Università di Firenze – lunedì 17 dicembre – ha tenuto, presso la sede centrale dell’IRPI CNR, un seminario dal titolo “Tracing water in the critical zone: new applications of stable isotopes in hydrology and ecohydrology” sull’eco-idrologia e sull’uso degli isotopi. Tali tecniche permettono di sviluppare nuove ipotesi sul funzionamento dei processi idrologici e delle piante a diverse scale spaziali. Il seminario ha fornito diversi spunti di riflessione che saranno oggetto di collaborazione futura tra il Prof. Penna e i ricercatori dell’IRPI.
Si riporta di seguito l’abstract del seminario.
The increasing worldwide concern about water scarcity deriving from global warming stresses the necessity to adopt more sustainable strategies of water consumption for irrigation in agriculture, water supply in forestry, clean drinking water and water for domestic and industrial use. Achieving a more detailed description of processes controlling the amount and availability of water volumes cycling through different compartments of the environment is therefore of paramount importance for an effective management of water resources. Stable isotopes of oxygen and hydrogen as tracers have proved to be a robust and ubiquitous tool for the quantification of different components of the water cycle and the partitioning of water sources in the soil-plant-lower atmosphere continuum. In this talk, I will present new experimental cases leading to the advancement in understanding the spatio-temporal controls on the transport of water fluxes within and among different compartments of the water cycle. I will report examples of case studies spanning different spatial scales, from plots and catchments in Italy to analyses as the global scale.
(Foto del seminario)
36° Congresso Internazionale di Geologia – Seconda circolare

E’ stata pubblicata la seconda circolare del 36° Congresso Internazionale di Geologia. Fra le altre cose, la 2a circolare contiene una bozza del programma del congresso. Nel programma, di particolare interesse è il Tema 31 | Geohazards, coordinato da O.P. Mishra (India), Saibal Ghosh (India) e Fausto Guzzetti (Italia).
Firmati 12 contratti per le assunzioni nel CNR

Martedì 18 dicembre 2018, il direttore dell’Istituto ha firmato i contratti per l’assunzione a tempo indeterminato nel CNR di undici fra ricercatori e tecnici. Un dodicesimo contratto sarà firmato nella giornata di domani, giovedì 20 dicembre. Si tratta di assunzioni a tempo indeterminato di dipendenti in possesso dei requisiti per la stabilizzazione di cui all’articolo 20, comma 1, del D.Lgs. 75/2017.
Per i neoassunti si tratta di un traguardo raggiunto al termine di un lungo – per alcuni lunghissimo – percorso di precariato. A tutti loro vanno le congratulazioni e le felicitazioni dell’Istituto, e del Direttore.
L’opuscolo “Che fare? Cosa fare (e non fare) prima durante e dopo un’alluvione” è da oggi disponibile per la consultazione e il download.

Presentato in occasione dell’evento “Le vie dell’acqua”, che si è tenuto dal 5 al 9 dicembre 2018 presso il ‘Convention Center La Nuvola’ di Roma nell’ambito di “Più libri più liberi”, l’opuscolo è stato realizzato allo scopo di sensibilizzare la popolazione sulle tematiche del rischio geo-idrologico del nostro paese e offre validi suggerimenti, utili per affrontare e superare le varie situazioni e criticità che possono presentarsi prima, durante e dopo gli eventi alluvionali.
Nella sezione ‘cosa facciamo’/’promozione’/’informazioni’ del nostro sito è possibile consultare tutto il materiale divulgativo rivolto alla popolazione a scopo anche ‘didattico’. A questo link è possibile effettuare il download dell’opuscolo, che riportiamo anche di seguito.
IRPI al 2018 ICL-IPL Conference in Kyoto, Japan

Dal 1 al 4 dicembre 2018, Fausto Guzzetti ha partecipato alla 2018 ICL-IPL Conference, tenutasi a Kyoto, in Giappone. Durante la conferenza è stato lanciato il network regionale italiano dell’International Consortium of Landslides (ICL). Della rete nazionale fanno parte, oltre al nostro Istituto, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e le Università di Firenze, Roma la Sapienza e della Calabria. Altre Università hanno avviato il percorso di adesione alla rete nazionale.
I partecipanti italiani alla 2018 ICL-IPL Conference, a Kyoto, in Giappone.
Il gruppo di Idrologia dell’IRPI-CNR ha vinto il “BayWa Smart Farming Challenge” alla competizione internazionale “Copernicus Master”

Il 3 Dicembre 2018, in occasione della competizione internazionale “Copernicus Master”, il gruppo di Idrologia dell’IRPI-CNR è stato premiato nel “BayWa Smart Farming Challenge” con un lavoro riguardante la stima dell’irrigazione dallo spazio. Alla cerimonia hanno preso parte Luca Brocca e Paolo Filippucci in rappresentanza del gruppo. Con questo lavoro il gruppo di Idrologia potrà sviluppare il metodo su aree vaste per aiutare quindi le persone a risparmiare e ottimizzare l’uso dell’acqua per l’agricoltura e altri settori. Nel prossimo futuro, ma nache oggi, è assolutamento necessario utilizzare in modo sostenibile le risorse idriche del nostro pianeta.
Collaborazione ETH Zurich – CNR IRPI Bari

Considerato l’interessante potenziale del lavoro svolto durante la Short Term Mobility CNR 2018 avente come oggetto lo sviluppo di modelli numerici per l’analisi della fase di run-out delle frane sottomarine, Nunzio Luciano Fazio (Assegnista di ricerca del CNR-IRPI di Bari) è stato invitato come Visiting Scientist all’ ETH di Zurigo per un ulteriore periodo di un mese per continuare questa collaborazione. L’obiettivo è stato quello di studiare gli effetti delle condizioni di innesco sul run-out delle frane sottomarine. Questo tema di ricerca nasce dall’esigenza di definire tecniche numeriche adeguate per valutare le condizioni di stabilità dei versanti sottomarini e valutarne il rischio associato.
L’IRPI al ’13th US-Italy Joint Commission Meeting’

Si è svolto ieri, giovedì 6 dicembre, presso l’ambasciata di Washington, il 13th US-Italy Joint Commission Meeting in Science and Technology Cooperation. L’IRPI CNR è stato presente grazie alla partecipazione dei suoi ricercatori Massimiliano Alvioli e Paola Reichenbach. Per maggiori dettagli sulla giornata è possibile consultare il seguente link.
Foto di gruppo dei partecipanti al meeting.
Il LIDAR aerotrasportato CNR IRPI ha ottenuto la certificazione EASA MINOR

Il nostro Istituto ha recentemente ottenuto la LoA (Letter of Autorization and Arrangement) per l’installazione certificata, secondo la normativa EASA (European Aviation Safety Agency), della propria strumentazione di rilevamento laser e aerofotogrammetrico su 15 elicotteri EUROCOPTER AS350 B1, B2 e B3.
L’iter di certificazione, definito secondo lo standard MINOR CHANGE, ha comportato l’esecuzione di svariati test EMI (ElectroMagnetic Interference) sull’avionica di bordo; la definizione / redazione di un Flight Manual Supplement, di un Installation Service Bulletin e della procedura di gestione della strumentazione durante le fasi di rilevamento.
Figura 1: Display FMS (Flight Management System) e LMS (Lidar Management System) installati su AS350 B2.
Figura 2: POD certificato installato su EUROCOPTER AS350B2
Per informazioni: Marco Baldo (marco.baldo@irpi.cnr.it)
L’IRPI CNR a “Le vie dell’acqua”

Durante l’evento – che si terrà a Roma dal 5 al 9 dicembre presso il ‘Convention Center La Nuvola’ – ideato e promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, vari ricercatori del CNR stesso si alterneranno nella presentazione di varie tematiche inerenti l’argomento ‘acqua’. Incontri e laboratori ai quali alcuni dipendenti dell’IRPI CNR di Perugia hanno preso parte da questa mattina: la dott.ssa Paola Salvati (in foto) ha aperto alle ore 11 la sessione divulgativa con un incontro dal titolo “Il fiume: opportunità o minaccia?” che sarà ripetuto nella giornata odierna. L’esperienza dell’IRPI nell’affrontare argomenti connessi alla prevenzione del rischio idrogeologico, permetterà ai partecipanti di acquisire maggiore consapevolezza su come comportarsi in caso di pericoli connessi a frane e inondazioni. Maggiori informazioni sull’evento possono essere reperite a questo link.
UAV FIXED WING CNR-IRPI-GMG-T1: ora equipaggiato con FPV (First Person View) 4G e autonomia superiore a 70 minuti di volo

Il drone ad ala fissa interamente progettato e realizzato dal gruppo GMG (http://gmg.irpi.cnr.it) del CNR IRPI, identificativo ENAC CNR-IRPI-GMG-T1, è stato recentemente equipaggiato con videocamera HD e trasmissione video / telemetrica di tempo reale via protocollo TCP/IP.
L’obiettivo del progetto è quello di trasmettere FPV e telemetria in tempo reale durante le varie fasi di volo.
Poichè lo spazio percorso può essere pari a svariati chilometri, si è reso necessario installare a bordo del drone uno smart device low cost dotato di una SIM dati 3G/4G che permetta l’invio delle informazioni tramite connessione Internet.
La configurazione scelta, totalmente free e open source, prestando particolare attenzione all’impatto di peso e assorbimenti, è basata su Raspberry Pi che invia informazioni ad uno o più endpoint che possono essere contattati da applicazioni di gestione e monitoraggio del volo (Ground Control Station).
Il volo è quindi gestibile e monitorabile sia in modo tradizionale (mediante Ground Control Station), sia in streaming video con telemetria in sovraimpressione (come accade per i classici HUD – Head-Up Display – utilizzati in aviazione).
In aggiunta, è possibile accedere al Raspberry Pi tramite un tunnel SSH per modificare i settaggi di acquisizione mentre il drone è in volo.
Lo streaming video risulta quindi visionabile da qualsiasi postazione remota dotata di connessione internet.
Alcuni dati tecnici relativi al SAPR CNR-IRPI-GMG-T1:
Body: V-tail high wing
Wingspan: 2000mm
TOW (Takeoff Weight): from 2500g to 4700g
Takeoff: hand launch
Landing: autoland
Motor: brushless 700 – 1200KV
Flight autonomy: 30 – 74 minutes (payload depending)
Payload: RGB Camera, FPV LTE realtime streaming; Multispectral Camera; actionCAM camera
Figura 1: Schema architettura hadrware/software di streaming video / telemetrico.
Figura 2: Postazione di controllo e particolare drone.
Per maggiori informazioni:
marco.baldo@irpi.cnr.it
diego.guenzi@irpi.cnr.it