L. Antronico, E. Ferrari, G. Gullà, M. Sorriso-Valvo, C. Tansi, O. Terranova, L. Aceto, D. Niceforo, 2003, Linee guida per interventi di stabilizzazione di pendii in aree urbane da riqualificare-LINEE GUIDA,
Soveria Mannelli_ Rubbettino, 2003,
Giovanni Gullà, Leonardo Cascini, 2003, Saprolitic, residual and colluvial soils from genissic rocks in the Sila Grande Massif (Calabria-Southern Italy),
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Ardizzone F., Sironi S., Sterlacchini S., 2003, GIS Data Processing and Cartographic Representation of the New Geological Map of Italy_ the CNR Approach,
4th European Congress on Regional Geoscientific Cartography and Information Systems, pp. 504–506, Bologna, 17-20 June 2003,
Abstract
At the end of the eighties the National Geological Survey of Italy (SGN) started to ...
At the end of the eighties the National Geological Survey of Italy (SGN) started to carry out the new geological and thematic cartography to a scale of 1_50.000 (CARG Project). Together with the field surveys and mapping the project aimed at the building of a related data base . The SGN proposed some guide lines in order to obtain a homogenous products in terms of contents and cartographic representation (AA.VV, 1996 e AA.VV., 1997). The paper shows the adopted procedure in order to get the cartographic representation from digital georeferenced data.
MORTARA G., CHIARLE M., GODONE F., AUDISIO C., AMBROGIO S., LUINO C., 2003, Descrizione ed interpretazione dei fenomeni di piena, sedimentari, di dissesto morfologico e di alterazione delle condizioni naturali e artificiali dell’ambiente di conoide e del bacino di alimentazione e valutazione dei rischi per gli abitati, le infrastrutture e le attività economiche nelle aree che sono sede di sviluppo dei fenomeni,
2003,
Antronico L. (1), Ferrari E. (2), Gullà G. (1), Sorriso-Valvo M. (1), Tansi C. (1), Terranova O. (1), Aceto L (1)., Niceforo D. (1), 2003, Linee guida per interventi di stabilizzazione di pendii in aree urbane da riqualificare (Linee Guida, Monografie casi di studio).,
pp.1–195, 2003,
Responsabile: Polemio M. Collaboratore_ Dragone V., 2003, Caratteri termopluviometrici dell’Italia Meridionale,
2003,
Abstract
La banca nasce per raccogliere sistematicamente tutti i dati termopluviometrici inerenti le regioni dell'Italia meridionale ...
La banca nasce per raccogliere sistematicamente tutti i dati termopluviometrici inerenti le regioni dell'Italia meridionale (esclusa quella insulare) esclusivamente per finalità scientifiche interne. Ai dati a cadenza mensile si sono aggiunti nel tempo quelli a cadenza giornaliera e subgiornaliera oltre a quelli inerenti le acque sotterranee.
PETRUCCI O., 2003, Analisi degli eventi alluvionali calabresi di dicembre 2002-gennaio 2003,
La cartografia per il controllo e la gestione del territorio, Regione Calabria, Dip. 2 Obiettivi Strategici, Prog. Speciale Multiassiale "Villa Margherita, Lamezia Terme, 12-13 giugno 2003,
Polemio M., Dragone V., Limoni P.P., Mitolo D., Santaloia F, 2003, HYDROGEOLOGICAL CHARACTERISATION OF THE METAPONTO PLAIN, QUALITY AND POLLUTION HAZARD OF GROUNDWATER,
IV Meeting Crystallisation Technologies for Prevention of Salt Water Intrusion, pp. 49–64, 2003,
Abstract
The study area falls within the Ionian coastal plain (Southern Italy), bounded on the West ...
The study area falls within the Ionian coastal plain (Southern Italy), bounded on the West by the Sinni River and on the East by Bradano River. It covers 40 km along the coast and 6 km inland. The geological and hydrogeological features of the study area and the chemical-physical groundwater characterisation have been inferred from the data analysis of 1130 boreholes. Some aquifers, connected among them, constituted by soils of different geological origin, exist in the area also if the coastal plain aquifer is the most interesting for practical utilisation. Groundwater flow is mainly unconfined inland, where the aquifer is constituted by terraced deposits and confined in the alluvial coastal plain. An upper clayey layer overlies the sandy coastal aquifer characterised by a mean hydraulic conductivity value equal to 2.3 10-4 m/s. Being the direct natural recharge extremely low, the recharge of this coastal aquifer is mainly guaranteed by the discharge from upward aquifers and from the river leakage. The bottom of the aquifer is a silty-clayey bed which lies under the sea level permitting so the seawater intrusion. This phenomenon involves the studied coastal plain for a width of 1-1.5 km on average and it is less evident moving inwards where the altitude of the clayey bottom of the aquifer becomes progressively higher than the sea level. Other chemical-physical data, studied to determine the quality of the waters, showed that the pollution of the groundwater is considered a grave environmental problem for the studied area.
Polemio M., 2003, Introduzione,
IV Meeting Crystallisation Technologies for Prevention of Salt Water Intrusion, pp. 1–2, 2003,
Abstract
Nel corso dell'anno 2001 ha avuto inizio l'attività di ricerca denominata CRYSTECHSALIN CRYStallisation TECHnologies for ...
Nel corso dell'anno 2001 ha avuto inizio l'attività di ricerca denominata CRYSTECHSALIN CRYStallisation TECHnologies for prevention of SALt water INtrusion (Tecnologie di cristallizzazione per la prevenzione dell'intrusione marina). Trattasi di un progetto di ricerca finanziato dall'Unione Europea della durata di tre anni, che rientra nell'ambito del V Programma Quadro (1998-2002), finalizzato a definire nuove tecnologie per la riduzione del rischio di degrado qualitativo delle acque sotterranee a seguito dell'inquinamento salino, dovuto al fenomeno dell'intrusione marina.
Al suddetto progetto partecipano unità di ricerca di sette nazioni (Germania, Regno Unito, Israele, Grecia, Olanda, Belgio nonché Italia). Il progetto di ricerca prevede la sperimentazione di una tecnica per realizzare barriere fisiche all'intrusione marina mediante la riduzione della permeabilità dei terreni per cristallizzazione. In sintesi, i vuoti presenti nel terreno, in cui penetra l'acqua di origine marina, vengono "intasati" mediante la precipitazione controllata di cristalli. La tecnica si prevede economica ed assolutamente eco-compatibile.
La sperimentazione in corso si svolge sia in laboratorio sia in sito. Sono previsti diversi siti sperimentali, tra cui uno in Italia. La sperimentazione in Italia vede protagonisti la Facoltà di Scienze della Terra dell'Università di Utrecht (Olanda), l'Istituto di Chimica Tecnica dell'Università Bergakademie di Freiberg (Germania), il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, l'impresa RODIO e la sezione di Bari dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del CNR.
L'attività finora svolta in Italia ha previsto la caratterizzazione dell'acquifero costiero ionico lucano ed il monitoraggio delle relative risorse idriche sotterranee. Negli acquiferi costieri il degrado qualitativo è un fenomeno complesso particolarmente temibile in quanto spesso si manifesta con un lento ma progressivo deterioramento, difficilmente apprezzabile in quanto manifesta le sue conseguenze nel corso di alcuni decenni. Gli effetti negativi sono reversibili solo in tempi molto lunghi e con interventi costosi o che limitino fortemente l'utilizzo delle risorse idriche sotterranee.
Sulla base delle conoscenze del territorio, noto come piana di Metaponto, conoscenze tra l'altro ampiamente descritte in questo voume, è stata individuata l'area idonea ad "ospitare" la sperimentazione della proposta tecnologica in territorio italiano. In tale area, posta nel territorio comunale di Scanzano Jonico, a circa 500 m dal mare, è iniziato l'allestimento del campo sperimentale. All'iniziativa scientifica ha altresì aderito il Comune di Scanzano Jonico, in virtù della particolare valenza per il territorio delle problematiche connesse all'approvvigionamento idrico.
In attesa che le ricerche sperimentali in corso abbiano modo di maturare, questo volume riassume e raccoglie i risultati emersi nei primi diciotto mesi di attività del Progetto CRYSTECHSALIN, tesaurizzando il dibattito svoltosi nell'ambito del convegno "La ricerca europea per la riduzione dell'inquinamento salino delle acque sotterranee. Il caso della piana di Metaponto" tenutosi nella Sala Consiliare dei Comune di Scanzano Jonico il 27 settembre 2002.
Petrucci O., De Matteis V., 2003, Ricostruzione spazio-temporale degli effetti degli eventi alluvionali calabresi di dicembre 2002 – gennaio 2003,
Gli eventi alluvionali calabresi di dicembre 2002-gennaio 2003, edited by D'Andrea E., Petrucci O., pp. 109–121, 2003,
Petrucci O., De Matteis V., Longo M.A., 2003, Eventi alluvionali calabresi di dicembre 2002-gennaio 2003_ schede dei sopralluoghi,
Gli eventi alluvionali calabresi di dicembre 2002-gennaio 2003, edited by D'Andrea E., Petrucci O., pp. 43–108, 2003,
Polemio M., Dragone V., Mitolo D., 2003, Database for the degradation risk assessment of groundwater resources (southern Italy),
Geophysical research abstracts 5 (2003): 4326–4326.,
Abstract
The risk characterisation of quality degradation and availability lowering of groundwater resources has been pursued ...
The risk characterisation of quality degradation and availability lowering of groundwater resources has been pursued for a wide coastal plain (Basilicata region, Southern Italy), an area covering 40 km along the Ionian Sea and 10 km inland.
The quality degradation is due two phenomena_ pollution due to discharge of waste water (coming from urban areas) and due to salt pollution, related to seawater intrusion but not only.
The availability lowering is due to overexploitation but also due to drought effects.
To this purpose the historical data of 1,130 wells have been collected. Wells, homogenously distributed in the area, were the source of geological, stratigraphical, hydrogeological, geochemical data
In order to manage space-related information via a GIS, a database system has been devised to encompass all the surveyed wells and the body of information available per well. Geo-databases were designed to comprise the four types of data collected_ a database including geometrical, geological and hydrogeological data on wells (WDB), a database devoted to chemical and physical data on groundwater (CDB), a database including the geotechnical parameters (GDB), a database concering piezometric and hydrological (rainfall, air temperature, river discharge) data (HDB).
The record pertaining to each well is identified in these databases by the progressive number of the well itself. Every database is designed as follows_ a) the HDB contains 1,158 records, 28 of and 31 fields, mainly describing the geometry of the well and of the stratigraphy; b) the CDB encompasses data about 157 wells, based on which the chemical and physical analyses of groundwater have been carried out. More than one record has been associated with these 157 wells, due to periodic monitoring and analysis; c) the GDB covers 61 wells to which the geotechnical parameters obtained by soil samples taken at various depths; the HDB is designed to permit the analysis of long time series (from 1918) of piezometric data, monitored by more than 60 wells, temperature, rainfall and river discharge data.
Based on geo-databases, the geostatistical processing of data has permitted to characterise the degradation risk of groundwater resources of a wide coastal aquifer.
Petrucci O., De Matteis V., Longo M.A., 2003, Eventi alluvionali calabresi di dicembre 2002-gennaio 2003_ schede dei sopralluoghi,
edited by D'Andrea E., Petrucci O., pp. 43–108, 2003,
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Polemio M., Gallicchio G., 2003, IV Meeting Crystallisation Technologies for Prevention of Salt Water Intrusion,
2003,
Abstract
Saline water intrusion has been the subject of various investigations worldwide for many years. Numerous ...
Saline water intrusion has been the subject of various investigations worldwide for many years. Numerous research groups are dealing with the development of numerical models describing groundwater and/or seawater movement in porous or fractured aquifers. The progress in computer techniques has allowed the construction of huge models simulating the process of saline water intrusion in dependence on the given geological and hydraulic conditions as well as the fresh water pumping rate. Large projects to reduce saline water intrusion by the creation of hydraulic barriers were realised or are under planning.
Investigations concerning precipitation or crystallisation processes occurring during saline water intrusion have been, however, only in some cases the subject of investigations. This is highly surprising because it is well known that precipitation or crystallisation phenomena play an important role in permeability changes of porous formations. Nothing is known if similar processes artificially induced can be used for the direction of groundwater flow and thus for the prevention of saline water intrusion.
A systematic research concerning the use of artificially induced crystallisation processes for the direction of groundwater flow in coastal areas has been started with the European project "CRYSTECHSALIN" in 2001. The project combines 11 research groups from 7 countries. The research topics lead from fundamental subjects concerning crystallisation processes from oversaturated solutions to the description of geological and geochemical conditions in different costal areas as well as to the realisation of field tests in large scale. A new technology based on the in-situ formation of impermeable walls in costal areas shall be developed in order to reduce or stop saline water intrusion. This includes the development of numerical models describing groundwater flow in the areas in question as well as construction of monitoring systems allowing the detection of saline water intrusion. Mathematical models will be developed and used for the description of crystallisation processes from oversaturated solutions.
CRYSTECHSALIN is dated until March 2004. Three project meetings and many additional consultations between the partners took place since 2001. The book summarise main results obtained within the last 18 months and gives an outlook for the investigations that have to be realised within the next months. Many results have an "intermediate" status, however they are valuable for publication and public discussion.
Mortara G., 2003, Niente di nuovo sotto la pioggia,
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La carta dei suoli della Calabria_ uno strumento di conoscenza a supporto della pianificazione territoriale, S. Pietro Lametino, 2003,
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Polemio M., Rota R., 2003, L’acqua risorsa fondamentale_ e sufficiente?,
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Engineering geology 68 (2003): 31–51.,
Abstract
Differential Synthetic Aperture Radar (SAR) interferometry (DiffSAR) allows, in principle, to measure very small movements ...
Differential Synthetic Aperture Radar (SAR) interferometry (DiffSAR) allows, in principle, to measure very small movements of the ground and to cover in continuity large areas, so that it can be considered as a potentially ideal tool to investigate landslides and other slope instability. In this paper, we explore the use of this technique to improve our knowledge of the slope instability of a well-investigated area (the Maratea Valley), affected by continuous slow movements, producing an impressive Sackung-type phenomenon, which poses several unanswered questions.
In particular, by using this technique, we analyse the time evolution of ground movements from 1997 to 2000. The slope movements during this same time interval have also been monitored in the past by using other techniques, such as electronic distance-meter (EDM) and GPS measurements_ GPS and DiffSAR results are here compared.
In our implementation of the DiffSAR technique, the problem of decorrelation noise is faced by using a phase unwrapping approach that allows to process sparse data, and the impact of atmospheric artefacts is reduced by performing a temporal analysis of the deformations observed in successive interferograms. In this study, we also show that it is possible to perform a temporal analysis of continuous slow landslide movements by using a limited number of ERS SAR data sets and low-precision topographic information.
All the acquired data (EDM, GPS and DiffSAR) are consistent and allow a kinematic model of instability within the investigated time interval to be proposed. A map of slopes subject to different velocities of vertical displacements was delineated, modifying previous knowledge. Within the valley, progressive and almost linear displacements over time were confirmed.
Barbetta S., Berni N., Burnelli A., Melone F., Moramarco T., Bani B., 2003, Analisi, controllo ed elaborazione dei dati idrometeorologici acquisiti mediante la rete di monitoraggio regionale. Approfondimenti ed estensione del periodo di studio,
2003,
Barbetta S., Berni N., Burnelli A., Melone F., Moramarco T., Bani B., 2003, Analisi, controllo ed elaborazione dei dati idrometeorologici acquisiti mediante la rete di monitoraggio regionale, con particolare riguardo ai dati di temperatura, altezza di pioggia, livelli idrometrici e relativi valori di portata.,
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Responsabile: Polemio M., Altri autori_ Dragone V., Limoni P. P., Mitolo D., Santaloia F., 2003, Extended Report on deliverables_ second year of activity. European research project “Crystalisation technologies for prevention of salt water intrusion”, Unione Europea, V Programma Quadro, 2003,
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Antronico L. (1), Ferrari E. (2), Gullà G. (1), Sorriso-Valvo M. (1), Tansi C. (1), Terranova O. (1), Aceto L (1)., Niceforo D. (1), 2003, Linee guida per interventi di stabilizzazione di pendii in aree urbane da riqualificare (Linee Guida, Monografie casi di studio),
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