Extreme Events Causes and Consequences

(E2-C2)

E2C2 Project - Map of historical landslides in the Emilia-Romagna Region, Italy

Background

Sia nel mondo naturale che in quello antropico, gli eventi estremi sono una manifestazione di sistemi complessi. Le conseguenze economiche e sociali degli eventi estremi sono un tema di grande preoccupazione. Fino a poco tempo fa, gran parte della ricerca si è concentrata sulla comprensione del comportamento medio dei sistemi fisici, biologici e sociali,  e della loro variabilità “normale”. Gli eventi estremi, a causa della loro rarità, si sono dimostrati difficili da studiare e ancora più difficili da prevedere. Il progetto Europeo E2-C2 ha sviluppato metodi per la descrizione, la comprensione e la previsione di eventi estremi di fenomeni naturali e socio- economici.

E2C2 ha sviluppato strumenti generali per definire le distribuzioni statistiche degli eventi estremi da insiemi di dati disponibili. I modelli sviluppati sono ancorati in concetti tipici dei sistemi complessi, e sono stati costruiti per incorporare la conoscenza a priori relative ai fenomeni studiati, e per riprodurre la distribuzione dei dati empirici disponibili. I modelli sono stati utilizzati per prevedere la probabilità di eventi estremi per diversi intervalli temporali.

La metodologia sviluppata in E2C2 è stata applicata a tre tipologie di problemi: (1) eventi naturali catastrofici in idrologia, sismologia, e geomorfologia; (2) eventi socio-economici, compresi quelli connessi alla criminalità, alla violenza di massa, e al terrorismo; e  (3) l’evoluzione rapida e potenzialmente catastrofica delle interazioni tra attività economiche e la variabilità cliamatica.

Il nostro Istituto è stato coinvolto prevalentemente nelle attività del WP5, “Temporal Scaling and Extremes in Hydrology, Wind, Fires, and Landslides” (Scaling temporale e estremi in idrologia, vento, incendi e frane) coordinato dal Dr. Bruce D. Malamud (Kings College London).

E2-C2 è stato un progetto STREP (Specific Targeted Research Project) nell’ambito di una iniziativa a “Pathfinder” per  “Tackling Complexity in Science” dello New and Emerging Science and Technology (NEST) Programme della Commissione Europa,nell’ambito del Sesto Programma Quadro (FP6).