Possibile effetto di amplificazione sismica causato dalla Formazione di Galatone.

Orlando M., Orlanducci L., Quarta E., Delle Rose M., 2009, Possibile effetto di amplificazione sismica causato dalla Formazione di Galatone., Penisola salentina_ geologia e pericolosità geologiche, Lecce, 2009,
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In vari centri della penisola salentina il culto dei santi patroni è legato a miracolose protezioni offerte in occasione di eventi sismici, circostanza senz'altro singolare per un'area non classificata dalla vecchia normativa nazionale. Così a Nardò un numero di vittime considerato "basso" (benché probabilmente ammontante a un centinaio) conseguente al violento terremoto del 23 febbraio 1743, è attribuito all'intercessione di San Gregorio Armeno. Sant'Oronzo è raffigurato in uno dei principali affreschi della basilica di Santa Croce a Lecce nell'atto di proteggere la città e i suoi abitanti dal medesimo evento tellurico (vedi figura). Fu lo scienziato leccese Cosimo De Giorgi a dare il primo impulso alla sismologia del Salento con la realizzazione di un sismografo "artigianale" presso l'Osservatorio di Lecce, con cui per oltre un ventennio "avrebbe registrato i non rari eventi sismici che interessarono, per fortuna senza danni, la città e la provincia, dandone puntuale descrizione alla stampa locale" (Ruggiero, 2003). Ed è ancora il De Giorgi (1898) a informarci che "la causa di questa immunità relativa è da cercarsi nella natura del sottosuolo sul quale è fondata la città [allora ancora racchiusa entro la cinta muraria]. E' un banco profondo dai 50 ai 70 metri di pietra leccese a strati orizzontali o lievemente ondulati [...] ha una struttura pesante ed omogenea in tutto lo spessore del banco, ed è quindi atta a concepire e a trasmettere in modo regolare e ritmico le vibrazioni della roccia sottostante. Perciò nel terremoto del 1886 io notai che le onde erano basse e gli edifizii oscillarono asincronamente e non soffrirono punto". Indagini sismiche eseguite nel 2009 in prossimità dell'Ospedale Civile di Lecce, condotte unitamente a rilevamenti geologici di terreno e sondaggi meccanici, forniscono indicazioni sulle caratteristiche della propagazione delle onde di taglio (Vs) e, in particolare, sul possibile effetto di amplificazione sismica indotta dalla presenza della Formazione di Galatone affiorante o subaffiorante. Questa unità, già individuata dal De Giorgi in quanto rinvenuta nello scavo manuale di profondi pozzi tra i calcari cretacei e la pietra leccese, poi descritta come depositi oligoalini (Del Prete e Santagati, 1972), e infine validata dalla Commissione Italiana di Stratigrafia, affiora ed è estesamente presente nel primo sottosuolo della periferia sud dell'abitato di Lecce, area urbanizzata a partire dal secondo dopoguerra. Si specifica che per amplificazione sismica si intende l'incremento nell'ampiezza del segnale sismico rispetto alla roccia di base (bedrock), all'interno di alcuni intervalli di frequenza, al propagarsi delle onde attraverso differenti terreni. In ogni caso, in funzione della banda di frequenze, il segnale potrebbe venire anche deamplificato. Il grado di amplificazione è comunque una complessa funzione del livello di scuotimento così che, al crescere dello scuotimento, l'amplificazione complessiva può decrescere. L'indagine eseguita con i microtremori (indagine Re.Mi.) consente la definizione del profilo delle Vs, ed è indicata dal Technical Committee for Earthquake Geotechnical Engineering (1993) come idonea per l'acquisizione dei dati necessari alla zonizzazione di livello 2. L'Ordinanza P.C.M. n. 3274 del 20 marzo 2003 che ha aggiornato la normativa sismica, propone l'adozione di un sistema di caratterizzazione geofisica e geotecnica del profilo stratigrafico del suolo, mediante cinque tipologie di suoli (A - B - C - D - E, più altre due speciali_ S1 e S2), da individuare in relazione ai parametri di velocità delle onde di taglio mediate sui primi 30 metri di terreno (Vs30). La tecnica utilizzata ha consentito una stima accurata dell'andamento delle velocità di propagazione delle onde S (profilo "Vs30" definito con approssimazione del 5-15 %). In particolare, per la zona oggetto di interesse la categoria di suolo di fondazione, così come nelle definizioni della nuova normativa sismica, è risulta la "B" con un valore di Vs30 di circa 600 m/s, che l'Ordinanza 3274/2003 indica nella gamma di valori caratteristici di sabbie e ghiaie molto addensate o di argille molto consistenti. Il dato geofisico e i caratteri stratigrafici e allo stato fessurativo e di carsificazione della Formazione di Galatone nell'area considerata, costituiscono significativi indizi di un possibile effetto di amplificazione sismica benché ulteriori studi sono necessari per verificarne la reale problematicità. Occorre infatti considerare che solo dal confronto tra VS30 con la registrazioni di terremoti e la frequenza di risonanza si possono ottenere prove concrete dell'esistenza di amplificazioni al sito (Mucciarelli e Gallipoli, 2006). Bibliografia De Giorgi C. (1898) - Ricerche sui terremoti avvenuti in Terra d'Otranto dall'XI al XIX secolo. Del Prete M. Santagati G. (1972) - Depositi oligoalini interposti tra calcari cretacici e pietra leccese. Geol. Appl. Idrogeol., 7. Mucciarelli M., Gallipoli M.R. (2006) - Comparison between VS30 and other estimates of site amplification in Italy. 1st ECEES. Ruggiero L. (2003) - Cosimo De Giorgi sismologo. In AA.VV. Scienza e Humanitas in Cosimo De Giorgi. Technical Committee for Earthquake Geotechnical Engineering (1993). Manual for zonation on seismic geotechnical hazards.

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