SISMA 2016 – Relazione sulla suscettibilità geo-idrologica e l’esposizione ai pericoli geo-idrologici nel territorio del Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC)

Cinzia Bianchi Francesco Bucci Mauro Cardinali Marco Cavalli Stefano Crema Fausto Guzzetti Ivan Marchesini Lorenzo Marchi Mauro Rossi Paola Salvati Michele Santangelo, 2017, SISMA 2016 – Relazione sulla suscettibilità geo-idrologica e l’esposizione ai pericoli geo-idrologici nel territorio del Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC), 19 maggio 2017 versione 1.5 CSsN, 2017,
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Su richiesta della Funzione Tecnica della Direzione di Comando e Controllo di Rieti, si è provveduto a valutare le condizioni di suscettibilità geo-idrologica e di esposizione a pericoli geo-idrologici di aree nel territorio del Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC). Nell'area oggetto di studio sono presenti diverse tipologie di fenomeni geo-idrologici potenzialmente pericolosi, fra i quali frane di scivolamento superficiali e profonde, crolli e cadute massi, colate di detrito, piene e piene improvvise, e valanghe. La presente relazione considera esclusivamente le tre tipologie di fenomeni ritenute di maggiore interesse, ed in particolare_ (i) le frane di scivolamento, (ii) i crolli e le cadute massi, e (iii) le colate di detrito. La relazione non considera le piene e le piene improvvise, le valanghe, e le amplificazioni sismiche locali. Per definire in modo per quanto possibile oggettivo e riproducibile le condizioni di suscettibilità e il conseguente livello di esposizione ai pericoli geo-idrologici considerati cui sono soggette le aree di studio, si è provveduto a definire una specifica procedura d'analisi. La procedura utilizza dati disponibili od acquisiti ad hoc per la zonazione, e restituisce una valutazione semi-quantitativa del grado di esposizione ai pericoli geo-idrologici a cui sono soggette le aree oggetto d'indagine, o parti di esse. L'applicazione della procedura ha richiesto l'utilizzo di dati territoriali e di modelli di simulazione dei fenomeni geo-idrologici. I dati territoriali comprendono un modello digitale del terreno con una risoluzione al suolo di 10 m ? 10 m, due voli di fotografie aeree stereoscopiche riprese rispettivamente nel 1955 a scala 1_55.000 e nel 1997 a scala 1_20.000, una carta inventario dei fenomeni franosi realizzata ad hoc, la carta geologica della Regione Marche, a scala 1_10.000, le cartografie del Piano di Assetto Idrogeologico disponibili per l'area di studio, oltre che la Carta Tecniche Regionale. I modelli utilizzati per la definizione dei livelli di suscettibilità sono stati il modello STONE, per la simulazione del processo di caduta massi, i modelli concettuali "Modified Single Flow Direction" e "r.randomwalk" per la simulazione dei fenomeni di colata di detrito, e un modello euristico per la definizione di possibili scenari evolutivi di frane di scivolamento, superficiali e profonde, già sperimentato in Umbria. La procedura è stata applicata sia ad aree già edificate, sia ad aree non ancora edificate nel territorio del Comune di Castelsantangelo sul Nera. I risultati dell'applicazione della procedura sono descritti in dettaglio per sei centri abitati esistenti, fra i quali il capoluogo di Castelsantangelo sul Nera e le frazioni di Gualdo, Nocelleto, Nocria, Macchie e Vallinfante, e per l'intero territorio oggetto di studio. Nel primo caso, l'analisi ha definito le condizioni di esposizione ai pericoli considerati delle aree già edificate, ancorché danneggiate più o meno severamente dai sismi. Nel secondo caso, l'analisi ha permesso di individuare aree non edificate potenzialmente urbanizzabili, sulla base di criteri predefiniti.

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