CC-DPC – Rapporto su “Aggiornamento del software per la previsione dei dissesti. Individuazione e revisione dei livelli di criticità. Sviluppo di software e integrazione con sistema informativo DPC”

Ivan Marchesini, Mauro Rossi, Fausto Guzzetti, Gabriele Tonelli, 2011, CC-DPC – Rapporto su “Aggiornamento del software per la previsione dei dissesti. Individuazione e revisione dei livelli di criticità. Sviluppo di software e integrazione con sistema informativo DPC”, 2011,
URL: http://www.cnr.it/prodotto/i/299746

Nell'ambito dell'Intesa Operativa tra Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e l'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è stato realizzato il Sistema d'Allertamento Nazionale per il possibile innesco di Fenomeni franosi indotti da piogge (SANF). Tale sistema è basato sul confronto tra soglie empiriche Intensità-Durata di pioggia (ID) per il possibile innesco di fenomeni franosi e dati di pioggia misurata (dalla rete pluviometrica nazionale) e prevista (dal modello LAMI) messi a disposizione dal DPC attraverso la piattaforma. Nel corso del periodo di funzionamento è stato possibile individuare diverse aree di miglioramento del sistema. In particolare è stato possibile (a) correggere alcuni malfunzionamenti del sistema, (b) inserire nuove funzionalità utili alla corretta interpretazione delle previsioni del sistema; e (c) identificare nuove informazioni utili alla corretta individuazione della possibile occorrenza di fenomeni franosi sul territorio nazionale. Il documento descrive le nuove funzionalità e i nuovi dati implementati nel sistema di allertamento. In particolare l'attività svolta ha riguardato_ (i) la stima della qualità/affidabilità dei pluviometri della rete nazionale (Capitolo 2); (ii) la generazione di livelli criticità/suscettibilità combinati (Capitolo 3); (iii) le modifiche apportate all'interfaccia WebGIS concernenti la generazione di avvisi di malfunzionamento del sistema e l'integrazione di nuove mappe e strumenti per l'interrogazione dei dati sia a livello geografico che di database (Capitolo 4), e (iv) l'aggiunta di nuovi layer ai servizi standard OGC, generati dalla Spatial Data Infrastructure IRPI ai fini dell'integrazione con il Sistema Informativo del Dipartimento di Protezione Civile (SI-DPC).

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