Valutazione della connettività dei sedimenti attraverso un approccio geomorfometrico

Cavalli M., Crema S., Cucchiaro S., Macchi G., Trevisani S., Marchi L., 2021, Valutazione della connettività dei sedimenti attraverso un approccio geomorfometrico, 15 Convegno GIT - Geoscience and Information technology, Ripatransone (Ap), 20-21/12/2021,
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La connettività dei sedimenti, definita come il grado in cui un sistema favorisce il trasferimento di sedimenti attraverso i suoi diversi settori, è emersa recentemente come una proprietà fondamentale dei sistemi geomorfici. Il crescente interesse della comunità delle scienze della terra per la connettività ha portato questa proprietà a diventare un concetto chiave per quanto riguarda l'analisi dei processi di trasferimento dei sedimenti e uno degli elementi costitutivi della moderna geomorfologia. La crescente disponibilità di modelli digitali delle elevazioni (DEM) ad alta risoluzione derivati da diverse tecniche quali LiDAR e Structure from Motion (SfM) ha aperto la strada ad approcci quantitativi e semiquantitativi per valutare la connettività dei sedimenti. Nel corso degli ultimi anni è stato sviluppato e affinato un indice geomorfometrico di connettività dei sedimenti (Borselli et al., 2008; Cavalli et al., 2013), basato su parametri derivabili dal DEM come area drenata, pendenza, lunghezza dei percorsi di deflusso e scabrezza superficiale, insieme ad uno specifico strumento software stand alone, freeware e open source (SedInConnect, Crema & Cavalli, 2018). L'indice mira a rappresentare la connettività a scala di bacino per valutare il contributo di una data parte del bacino come sorgente di sedimenti e definire i relativi percorsi di trasferimento. Il crescente interesse per la caratterizzazione quantitativa dei legami tra le diverse unità del paesaggio e la semplice applicabilità di questo indice hanno portato a numerose applicazioni in diversi contesti (Cavalli et al., 2020). Il presente lavoro presenta e discute le principali applicazioni di questo indice che essendo basato sulla topografia, si concentra sugli aspetti strutturali della connettività tenendo in considerazione che qualità e risoluzione dei DEM possono avere un impatto significativo sui risultati. Lo sviluppo futuro dell'indice dovrebbe considerare un approccio più basato sui processi e incorporare la variabilità temporale direttamente nello schema di calcolo. Inoltre, questo lavoro dimostra che, se applicato con attenzione considerando i limiti intrinseci dell'approccio prevalentemente topografico, l'indice può fornire rapidamente una caratterizzazione spaziale della dinamica dei sedimenti, migliorando così la comprensione del comportamento del sistema geomorfologico e, di conseguenza, la valutazione della pericolosità e del rischio.

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