Proposta di una metodologia per la rappresentazione cartografica dei dati CARG

Ardizzone F., Sironi S. & Sterlacchini S., 2003, Proposta di una metodologia per la rappresentazione cartografica dei dati CARG, GEOITALIA 2003 ? 4° Forum Italiano di Scienze della Terra, pp. 661–662, Bellaria, Italia, 16-18 Settembre 2003,
URL: http://www.cnr.it/prodotto/i/107171

Alla fine degli anni ottanta, il Servizio Geologico Nazionale ha dato concretamente avvio al progetto di realizzazione della Nuova Carta Geologica d'Italia alla scala 1_50.000 nell'ambito del quale il "valore aggiunto" consisteva nella creazione di banche dati alla scala 1_25.000 relativamente a ciascun foglio geologico contemplato nel progetto. Gli strumenti normativi e le linee guida appositamente redatte hanno garantito una certa omogeneità sia a livello di contenuti sia a livello della loro rappresentazione (AA.VV, 1996; AA.VV., 1997). Lo studio in oggetto presenta una procedura informatizzata che, partendo dalla fase di acquisizione ed archiviazione dei dati geologici giunge sino alla rappresentazione cartografica degli stessi, passando attraverso numerose fasi di gestione ed analisi dei dati georeferenziati. Il processo di informatizzazione che è stato sviluppato e testato a livello di numerosi fogli geologici del progetto CARG (Ardizzone et al., 2000; Ardizzone & Sterlacchini, 2001) deve essere considerato alla stregua di un flusso di lavoro unitario o, meglio, di un insieme concatenato e vincolato di sotto-processi tra loro dipendenti. Tale processo deve condurre "naturalmente" alla rappresentazione cartografica alla scala 1_50.000 dei contenuti della banca dati. A tal fine, è stata messa a punto una metodologia che, partendo proprio dai contenuti della banca dati, è in grado di giungere all'allestimento cartografico del foglio geologico in tutte le sue componenti, dal campo carta agli elementi a corredo del foglio stesso (sezioni geologiche, legenda, schemi strutturali, ecc.). L'allestimento dei file per la stampa del foglio geologico avviene mediante una procedura, quasi completamente automatizzata, costituita da una serie di fasi lavorative ognuna basata su un software specifico, caratterizzato da un proprio linguaggio interno di programmazione. Infatti, volendo sfruttare appieno le potenzialità insite in una banca dati, tutti i software utilizzati devono necessariamente rientrare nell'ampia categoria dei GIS, certamente ottimi per la gestione di dati territoriali spazialmente distribuiti ma ancora con qualche limitazione nel campo dell'editing grafico. Questa "automazione" dei processi di rappresentazione cartografica ha richiesto sostanziali aggiornamenti nella struttura della banca dati del SGN (AA.VV., 1997) aggiungendo nuovi strati informativi e tabelle descrittive. Il tempo necessario al caricamento dei dati nelle nuove tabelle e nei nuovi strati viene ampiamente giustificato dalla velocità con cui è poi possibile eseguire l'allestimento cartografico del foglio oppure apportare modifiche allo stesso senza l'obbligo di dover ripetere l'allestimento da principio. La metodologia applicata prevede varie fasi di lavoro, tutte integrate nell'ambiente GIS, ognuna delle quali garantisce il controllo dell'integrità dei dati_ 1.caricamento dei dati nel database aggiornato qui proposto; 2.verifica dei vincoli imposti dal SGN per controllare la completezza della banca dati. I vincoli sono catalogati nelle seguenti tipologie_ vincoli logici, vincoli spaziali, controllo dei domini, controllo di inclusione e controllo delle schede dei campioni geologici; 3.preparazione dei dati. Questa fase preliminare gioca un ruolo di primaria importanza controllando il risultato delle successive fasi di lavoro. Consta sostanzialmente di tre fasi_ l'applicazione dell'algoritmo di Douglas-Peucker di "lisciaggio" (spline) degli archi; la creazione di un certo numero di coverages, una per ciascun gruppo omogeneo di oggetti geologici; la cancellazione automatica dei pseudo-nodi che interrompono la continuità degli archi presenti in una certa coverages e caratterizzati dal medesimo valore dell'attributo archiviato; 4.realizzazione della simbologia (a partire dalla libreria simboli fornita dal SGN e sfruttando le potenzialità dei True Type Fonts); 5.caricamento e attribuzione della simbologia e dell'impianto colori agli elementi puntuali, lineari e poligonali presenti nelle differenti coverages realizzate; 6.allestimento del foglio geologico composto dal campo carta e da tutti gli elementi a corredo (anch'essi archiviati in banca dati e, come tali, georeferenziati); 7.fase di editing utile al fine di correggere qualsiasi imperfezione si presenti all'interno dell'intero foglio; 8.produzione dei file *.eps e *.pdf relativi al foglio geologico già impaginato e pronto, previo apporto di piccoli aggiustamenti da parte della tipografia, per la produzione delle pellicole utili per la stampa in quadricromia e colori Pantone. Alla luce dei risultati ottenuti riteniamo positiva l'operazione di aggiornamento della struttura della banca dati finalizzata alla rappresentazione cartografica alla scala 1_50.000 dei contenuti della banca dati stessa. Sebbene la fase di sperimentazione abbia richiesto un intervallo di tempo non certo trascurabile, la velocità con cui ora è possibile allestire un foglio geologico oppure apportare modifiche allo stesso senza l'obbligo di dover ripetere l'allestimento da principio, giustificano ampiamente il tempo utilizzato durante la fase di sperimentazione.

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