Il monitoraggio microsismico dello sperone roccioso di Capanna J.A. Carrel

Arattano M. (1), Chiarle M. (1), Coviello V. (1), Morra di Cella U. (2), Pogliotti P. (2), 2021, Il monitoraggio microsismico dello sperone roccioso di Capanna J.A. Carrel, Il Monte Cervino, pp. 138–139. Bard_ Forte di Bard, 2021,
URL: http://www.cnr.it/prodotto/i/457771

I cambiamenti climatici stanno determinando un aumento dell'instabilità dei versanti rocciosi di alta quota. Questo fenomeno è divenuto particolarmente evidente a partire dalla torrida estate 2003, quando numerosi massicci alpini hanno manifestato un'attività di crolli senza precedenti, mettendo a rischio escursionisti, alpinisti e infrastrutture di alta quota. Nell'ambito dei progetti Interreg Alcotra PERMAdataROC e MASSA, il CNR-IRPI e ARPA Valle d'Aosta, con il supporto finanziario e logistico della Regione Valle d'Aosta, hanno realizzato presso la Capanna J.A. Carrel un sistema sperimentale di monitoraggio microsismico delle deformazioni dell'ammasso roccioso, in relazione all'andamento della temperatura. La formazione e l'apertura di fratture nella roccia, così come il distacco di blocchi rocciosi, sono infatti fenomeni che producono vibrazioni che possono essere percepite e registrate da geofoni_ l'installazione di una rete di sensori adeguatamente posizionati può consentire di individuare non solo quando, ma anche dove avvengono i fenomeni di interesse. Lo studio ha evidenziato una correlazione tra i "rumori" sismici prodotti dallo sviluppo di stati tensionali della roccia e/o da crolli, da un lato, e le variazioni di temperatura, dall'altro. La brevità dello studio non ha tuttavia consentito di verificare il possibile utilizzo applicativo dei segnali registrati dai geofoni quali precursori di eventi di crollo.

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