VALUTAZIONI DI CONDIZIONI DI SICCITÀ IN CALABRIA

Roberto Coscarelli, Tommaso Caloiero, Giulio Nils Caroletti, 2019, VALUTAZIONI DI CONDIZIONI DI SICCITÀ IN CALABRIA, Technologies for Integrated River Basin Management, edited by Giuseppe Frega, Francesco Macchione, pp. 777–790. Cosenza_ Edibios, 2019,
URL: http://www.cnr.it/prodotto/i/404940

Negli ultimi decenni, le osservazioni da satellite e le reanalisi climatiche vengono sempre più utilizzate per avere, a complemento delle osservazioni a terra, griglie regolari di dati e, quindi, risolvere anche il problema dei dati mancanti. Nella presente memoria, i dati delle serie Climate Hazards group InfraRed Precipitation with Station data (CHIRPS), con una risoluzione spaziale di circa 5 km, e quelli della reanalisi dell'European Climate Assessment Dataset's E-OBS, con una risoluzione spaziale di 25 km, sono stati confrontati per la Calabria con i dati registrati a terra dalla rete del Centro Regionale Funzionale Multirischi (ARPACAL) per il periodo 1981-2010. I risultati ottenuti dai test di confronto hanno evidenziato una migliore performance della banca dati CHIRPS, anche per l'elevata risoluzione spaziale. Tale banca dati è stata quindi utilizzata per l'analisi della siccità meteorologica in Calabria nel periodo 1981-2018, tramite l'indice SPI valutato per due aggregazioni temporali_ 3 e 12 mesi. I dati ottenuti hanno mostrato una frequenza degli eventi di siccità severa e estrema maggiore per i decenni passati rispetto a quelli più recenti, confermando risultati già ottenuti con i dati registrati a terra in precedenti valutazioni. L'elevata risoluzione spaziale della banca dati CHIRPS ha permesso, inoltre, di ottenere valutazioni su tutto il territorio calabrese, evidenziando maggiori frequenze delle siccità severe e estreme, specie in inverno, in alcune specifiche aree della regione, quali, fra gli altri, i territori a più elevata altitudine. Dato che queste aree sono normalmente interessate maggiormente dalle piogge e rappresentano, quindi, le zone più idonee per la "naturale ricarica" dei corpi idrici (superficiali e sotterranei), i risultati ottenuti possono avere concrete applicazioni nella gestione delle risorse idriche.

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