La risorsa idrica. Sfruttamento, depauperamento dei serbatoi sotterranei e utilizzo razionale nel caso della Calabria

Polemio, M. Dragone, V. Romanazzi, A., 2013, La risorsa idrica. Sfruttamento, depauperamento dei serbatoi sotterranei e utilizzo razionale nel caso della Calabria, L'acqua in Calabria_ risorsa o problema?, edited by Dramis, F. Mottana, A., pp. 2–29. Roma_ Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, 2013,
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L'utilizzo delle risorse idriche sotterranee è iniziato in Calabria con la progressiva captazione delle numerose sorgenti ed è via via aumentato, a partire dai primi decenni del secolo scorso, mediante la perforazione di numerosi pozzi, oramai diverse decine di migliaia. Oggi la quasi totalità delle acque potabili utilizzate in Calabria, più di quanto accade nel resto della nazione, proviene dalle acque sotterranee. La Calabria è una regione le cui peculiarità geologiche, idrogeologiche e climatiche la hanno resa ricca di risorse idriche. Tali caratteristiche naturali non sono state però sufficienti a impedire ricorrenti eventi siccitosi, anche nei più recenti decenni. Tali risorse, evidentemente di interesse strategico per la regione, sono soggette a prelievi crescenti, per effetto di una domanda in costante aumento, e a uno stressante e tendenziale calo della ricarica, dovuto alle variazioni climatiche. L'effetto complessivo è che i principali acquiferi risultano, con delle differenze di caso in caso, soggetti agli effetti preoccupanti dell'inquinamento e del sovrasfruttamento. Ciò premesso, il contributo si pone l'obiettivo, a partire dalla disamina delle condizioni naturali, con particolare riferimento agli aspetti idrogeologici, di descrivere la rilevanza delle risorse idriche sotterranee regionali, di individuare i punti di forza del loro utilizzo e, allo stesso tempo, di focalizzare su i rischi di degrado qualitativo e quantitativo delle risorse stesse. Descritti i caratteri idrogeologici dei principali complessi idrogeologici e dei principali acquiferi presenti nella regione, si individuano i principali fattori del rischio di degrado delle risorse idriche sotterranee. Gli acquiferi presenti in Calabria sono soggetti a rischi di degrado qualitativo, per l'intrinseca vulnerabilità degli acquiferi e per la rilevanza del carico inquinante antropico, potenzialmente fonte di pericolo, e a rischi di degrado quantitativo, in relazione alla crescente e spesso insoddisfatta domanda idrica, che determina condizioni di sovrasfruttamento delle risorse idriche sotterranee. Nel caso della Calabria, visto che la gran parte degli acquiferi principali sono costieri, il rischio derivante dagli effetti dell'intrusione marina lega in modo duale i rischi di degrado quantitativo a quelli di natura quantitativa. Lo studio delle acque sotterranee della Calabria deve quindi essere contestualizzato in quello più ampio, a scala globale, che affronta la gestione degli acquiferi costieri, il caso più complesso di gestione di risorse idriche sotterranee.

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