I processi di alterazione delle rocce e suscettibilità all’erosione e trasporto

S. Critelli, D. Biondino, L. Borrelli, G. Cofone, S. Coniglio, G. Gullà, F. Muto, F. Perri, F. Scarciglia, 2015, I processi di alterazione delle rocce e suscettibilità all’erosione e trasporto, Tecniche per la difesa dall'inquinamento, pp. 355–382, Guardia Piemontese, 17-20 giugno 2015,
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È da tempo nota l'incidenza che l'alterazione delle rocce ha sulla stabilità dei versanti, e quindi sulla franosità, che risulta essere il predominante meccanismo di evoluzione morfologica in aree caratterizzate da notevoli spessori di rocce cristalline alterate. I processi di weathering che si mettono in atto dipendono da numerosi fattori quali la chimica e mineralogia delle rocce, il rilievo, le caratteristiche chimiche delle acque interagenti, l'attività biologica e il clima. Il grado di sviluppo dei caratteri dell'alterazione è funzione del tempo e del clima, che controlla anche la tipologia dei processi dominanti. Tali processi inducono nelle rocce cristalline variazioni nelle caratteristiche chimicofisiche, con conseguente formazione di spessori di roccia alterata, più o meno consistenti. Le caratteristiche del materiale roccia e le condizioni di fratturazione dell'ammasso roccioso determinano, in termini generali, i profili di alterazione. La Calabria, in particolare, è una regione con una storia geologica complessa ed estremamente attiva, in cui gli ammassi rocciosi cristallino-metamorfici sono caratterizzati da una condizione di intensa e profonda alterazione, la quale rappresenta uno dei principali fattori di predisposizione agli eventi di dissesto idrogeologico. L'esempio di studio del Massiccio della Sila, i cui studi sul weathering sono stati particolarmente significativi, offre l'opportunità di stimare quantitativamente il grado di alterazione delle rocce cristalline e la loro suscettibilità a movimenti gravitativi, all'erosione e al rapido trasporto, nonché consente di stimare i tassi di erosione del suolo medi annui.

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